The Interpreter: il nuovo film di Polansky...
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Poi mi tolgo un sassolino dalla scarpa: telefonai in diretta alla trasmissione perché in quella puntata si parlava di "protezionismo" verso il Cinema Italiano e si montava la polemica nei riguardi della troppa esterofilia cinematografica italiana, dissi a chi mi rispose che forse sarebbe ora che si approvasse una legge che ricalchi le leggi francesi, leggi che difendono la francesità del cinema, della musica e della cultura!
Vietiamo o meglio istituiamo le quote minime di italianità nelle Sale, nelle Radio, nella Televisione!
Forse il Cinema Italiano potrebbe giovarsene!
Ma questa è solo una mia idea!
ciao
igor
Re: The Interpreter: il nuovo film di Polansky...
Citazione:
igor ha scritto:
Forse il Cinema Italiano potrebbe giovarsene!
Una legge c'è già,è il fondo per lo spettacolo che finanziaria dopo finanziaria viene eroso...pochi sanno però che di quel fondo quasi l'80% va al calcio,un dieci\quindici al cinema il resto sparso tra lirica,prosa etc etc.
Fa caso a sè la scala che -fortunatamente - gode di leggi speciali ed è un'isola moderatamente felice.
Detto ed a proposito di leggi leggine e decretucci ...due esempi esemplificativi:
qualcuno ricorda quel gran capolavoro di Mutande Pazze di D'agostino,prodotto con i fondi pubblici come opera di valore culturale (?!?!) dall'allora ministro ripa di meana - che ci fosse la moglie a "recitare" nel film,ovviamente è un caso.
Secondo esempio..lo scempio a cui assistiamo quotidianamente in RAI,anche grazie al canone - vi ricordo che sono quei 99.50 euri all'anno!! - di chi paga.
Senza buttarla troppo in politica..non servono più soldi,ma più idee,talenti ma soprattutto una distribuzione meglio organizzata.
Ormai il cinema italiano agonizza sull'exploit al botteghino annuale di quei due,tre titoli che fanno cassa tra una pozzanghera di produzioni che spesso nemmeno arrivano alle sale..e se ci arrivano durano poco,pochissimo.
Quest'anno ci è imho andata fatta già bene con romanzo criminale,dopo due anni di ultimi baci manuali d'amori benignate vanzinate eccetera.
Il cinema è la punta dell'Iceberg..è la Cultura italiana che sta facendo la fine del Titanic,nell'indifferenza generale.
I nuovi media sono ancora da venire come utilizzo di massa,la congiuntura non aiuta ma non è un problema di concorrenza semmai è disinteresse .