Ho trovato un modo interessante per ottenere una scala di grigi corretta con il mio proiettore.
Posseggo un panasonic pt-ae700 e da tempo, di tanto in tanto, ci smanetto per vedere di migliorarne la qualità di proiezione.
Ho aggiunto un filtro fl-d della cokin per poter utilizzare la modalità VIDEO del proiettore e così poter visuallizzare l'intero range di escursione full on-off di 2000:1.
Con un DVD test (quelli che uso li ho fatti io, ma è la stessa cosa usando quelli classici in commercio, sicuramente più completi) ho calibrato alla perfezione il livello del nero, quello del bianco e della saturazione.
E fin qui niente di particolarmente difficile.
Il problema che può rimanere dopo questo tipo di calibrazione è una disomogeneità della scala dei grigi. Mi spiego: dato un bianco X (che sia più o meno un bianco a 6500° Kelvin, un bianco convincente), la scala di grigi dovrebbe essere composta da cloni di quel bianco, con la sola differenza della luminosità. E invece, soprattutto dopo aver smanettato con filtri e modalità poco equilibrate (come la VIDEO nel panny700), non è così.
Il risultato è che ci sono delle dominanti (leggere), si avverte un senso di sporcatura nei mezzitoni, gli incarnati diventano poco convincenti, il bianco e nero appare sporcato di colore.
Rendere omogenea la scala di grigi è una delle cose più importanti per la calibrazione di un display. Indica un'equilibrio delle tre componenti RGB in tutto il range della luminosità.
Una scala di grigi non omogenea balza all'occhio soprattutto quando si vede un film in bianco e nero, ma rende falsi anche tutti gli altri toni, soprattutto nelle tinte più neutre.
Il problema è che se è abbastanza facile rendersi conto che una scala di grigi è sporca, non è per niente facile arrivare a correggerla agendo sulle componenti RGB del proiettore, senza l'ausilio di strumenti appropriati e costosi.
Tempo fa ho provato a correggere le curve RGB usando i consueti pattern a righe. Per chi interessasse, ci sono diversi siti su internet che trattano l'argomento. Il principio è che se visualizzo una serie di righe bianche e nere alternate e le vedo da lontano (magari sfocando con gli occhi), le percepisco come un grigio uniforme. E quel grigio (50% bianco e 50% nero), fatti i debiti calcoli, in un display con gamma 2.2, dovrebbe corrispondere ad un grigio 185-185-185. Accanto alle righe bianche e nere viene visualizzato quello che è realmente il grigio 185 come esce dal vpr e quindi si agisce su gamma, contrasti rgb vari per far corrispondere il grigio 185 alla sfumatura corretta generata dal motivo delle righe bianche e nere.
Il metodo è largamente usato, ma ha i suoi limiti, soprattutto nel caso di un LCD come il panny, pilotato da un lettore DVD.
Ma questa è un'altra questione.
Il metodo che invece ho sperimentato con successo è il seguente.
C'è bisogno di due strumenti: un dvd con segnali di test (bastano i soliti per le ombre, quelli per le alteluci, una schermata tutta bianca e una tutta nera con una scala di grigi nel mezzo, basta una piccola scala di 16 grigi) e... una macchina fotografica digitale!
Ecco come si fa. Posto che abbiate aggiustato contrasto e luminosità (e quindi il gamma) in modo da ottenere una visualizzazione corretta di tutti i grigi più scuri e quelli più chiari con le schermate delle ombre e delle alteluci e che abbiate già aggiustato anche la saturazione, rimane la cosa più difficile: correggere le dominanti.
Visualizzate la schermata tutta bianca. Tarate il bianco della vostra macchina fotografica puntando l'obiettivo al centro dello schermo (questo perché il panny 700 e altri lcd tendono a colorare l'immagine a destra e a sinistra dello schermo). Non so come sia sulle altre macchine fotografiche, ma con la mia si imposta da menù il fatto di volere una calibrazione del bianco manuale, si scatta una foto al bianco di riferimento e il gioco è fatto. Per sicurezza, usate tempo, iris e ASA in manuale e tenete un'esposizione sufficiente a restituire un bianco brillante, ma non sparato.
Una volta acquisito il bianco di riferimento con la macchina fotografica, fate delle controprove per verificare la corretta riuscita della calibrazione dello strumento. Cioè: fate diverse foto allo schermo con l'immagine bianca sottoesponendo progressivamente. Dovreste ottenere (guardate nello schermino della macchina) dei grigi sempre più scuri. Se questo non accade, se cioè l'immagine appare via via sempre più verso un colore, la cosa non ha funzionato e occorre ripetere il bilanciamento del bianco.
Un volta verificata la correttezza del funzionamento della macchina fotografica nel riconoscere come grigi le diverse quantità di quel bianco che usate come bianco di picco, passate alla visualizzazione della scala di grigi. Fotografate le varie zone della scala, le ombre, i mezzitoni, modificando l'esposizione in modo da evidenziare eventuali dominanti.
Spero che sia così con tutte le macchine fotografiche. Nel caso della mia, le leggere dominanti appena avvertibili nella scala di grigio, apparivano enormemente amplificate nel display. Nel mio caso mezzitoni e ombre tendevano decisamente al viola.
Correggete di conseguenza il colori RGB (nel caso del panny si può agire su contrasto e luminosità RGB separate - basta sapere come funziona la cosa), fino ad ottenere una scala di grigi senza dominanti.
La cosa funziona! la macchina fotografica (i) risulta molto sensibile a variazioni di bilanciamento del bianco rispetto alla taratura fatta all'inizio (ii) esalta le dominanti nel display lcd e le rende facilmente riconoscibili (iii) vi permette, usando lunghe esposizioni e diaframmi aperti, di leggere anche i grigi più scuri per correggere le dominanti nelle ombre.
Questo è quanto. In effetti c'è dell'altro, ma per adesso mi fermo qui.
Alessandro