https://www.afdigitale.it/la-riscoss...l-caso-di-hmv/
Non è certamente un segnale di controtendenza, ma fa piacere leggerlo e induce ad una maggiore fiducia nel futuro dei supporti fisici.
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Non è certamente un segnale di controtendenza, ma fa piacere leggerlo e induce ad una maggiore fiducia nel futuro dei supporti fisici.
Meglio...secondo me se vogliamo sfruttare tv e ampli in maniera totale c'è bisogno del supporto fisico.
Tra l'altro i vari Netflix...Disney stanno alzando le tariffe in maniera esponenziale con il problema degli account collegato per cui forse meglio acquistare roba di valore ma su disco.
Poi c'è da dire che la qualità dello streaming non è che sia proprio il massimo...
Io personalmente è da un pò che vedo film ...serie ecc...poi le cose che mi piacciono particolarmente le acquisto anche su disco.
Io con JVC 4K eshift e dischi blu ray ho trovato la mia dimensione ideale. Mi godo una qualità audio al massimo (tracce lossless), con il video mi ci avvicino (4K simulato) e spendo il giusto nei tanti titoli che mi interessano, trovando anche parecchio usato.
Lo streaming lo uso per il materiale di serie b.
Io qualche settimana fa ho avuto una piccola rivincita sui miei familiari, che mi prendono in giro per la mia collezione di Bluray 4K, roba da anziani dicono. Per tutto il pomeriggio e sera internet era down nella zona dove vivo, e il giorno dopo loro si lamentavano di non aver potuto vedere niente d'interessante (sono fanatici di serie TVe contenuti streaming); e io mi sono vantato di essermi goduto senza problemi e con ottima qualità IL FUGGITIVO in 4K.;-)
Ormai la strada è tracciata, temo.
Il supporto fisico è destinato ad una nicchia molta ristretta di appassionati audio/video e/o collezionisti di edizioni particolari, con gadget e quant'altro.
La massa, cui non interessa nulla della qualità video e audio di un prodotto, è interessata quasi esclusivamente al livello di intrattenimento che può offrire un prodotto (film e soprattutto serie) e sarà sempre dalla parte dello streaming, che, nonostante i recenti aumenti di prezzo, può offrire cataloghi smisurati a qualche decina di euro al mese, forse il prezzo di un paio di film in Blu-Ray 4K.
Il tutto ad un click del telecomando.
C'è anche da dire, molto onestamente, che non tutti (pochi, per la verità) hanno impianto AV che possano far apprezzare davvero il vedere e sentire un film da supporto fisico piuttosto che su Netflix o Sky Cinema.
Non c'è partita, purtroppo.
Già è buono secondo me se il supporto fisico non morirà definitamente, un po' come il vinile per la musica, in modo che chi ricerca un livello qualitativo superiore possa soddisfare questa esigenza.
Per essere chiari: nemmeno mi sogno i numeri (in unità di vendita) dei dvd appena usciti qualche lustro fa. Fu un fenomeno particolare che era in qualche modo nato già dalla vendita di VHS, colse subito al volo i collezionisti, conquistò (e ancora si tiene stretti) i cinefili e -in breve- gli appassionati di audio video e di home cinema.
E in quel momento -a mio parere- segnò presto l'ora del suo stesso declino. Perché non seppe comprendere le richieste di un mercato che non era fatto (solo, almeno) di gonzi diventati all'improvviso un po' matti e spendaccioni. Non comprese che in tanti casi i suoi clienti coincidevano con quelli che continuavano ad andare al cinema a vedersi le prime visioni e/o il cinema anche vecchio ma ben restaurato e riproposto. Non comprese che il suo reale futuro poteva solo interpretare la voglia -anche tecnologica- del "buon" cinema, senza pubblicità in mezzo al film, senza perdita di qualità in streaming, senza la minima concorrenza delle serie che hanno tutt'altro pubblico.
Ne è venuto fuori -in numeri- un manipolo però "folto" e "agguerrito" che vuole vedersi in ottime condizioni (tecniche) i movies ai quali non si vuol rinunciare perché ognuno di loro racconta nel rivederlo (bene! assolutamente bene) qualcosa e/o qualcuno della loro vita emozionale e/o culturale che non si è disposti a riguardare di striscio su streaming.
Perché diverrebbe tutt'altro film, una sozzumaglia offensiva innanzitutto per la passione che si nutre per il cinema, grande o piccolo, purché bello.
E a mio avviso -mi si conceda almeno di sperarlo- quel manipolo resisterà; e nel suo più o meno lento assottigliarsi (o invece rinvigorirsi) sarà davvero decisiva la maniera di come sarà proposto quel certo film sul disco, a quale prezzo (e come no?), con quale più o meno reale restauro, eccetera eccetera al netto di gadget e card varie da collezione, perché se anche di collezione bisogna parlare, l'oggetto resta il film...
Per rispondere alla domanda del titolo
https://www.afdigitale.it/negli-usa-...inimo-storico/
Direi di no...
Mah...la cosa importante che vengano prodotti...che non si smetta di stamparli voglio dire...poi se sarò un dinosauro o meno non mi interessa...i film importanti e le serie che mi piacciono me le compro e stop...attualmente tutte in 4k.
Anche perchè è inutile spendere migliaia di euro in tv ed impianti audio e poi li mortifichiamo con supporti non all'altezza...ma forse questo interessa a veramente poche persone.
E' quello che speriamo un pò tutti, che continuino a stamparli e venderli, poi che interessino ormai a pochi a noi poco importa, il problema è che incassano sempre meno, 218 milioni in USA più il resto del mondo non sono proprio spiccioli, visto anche come sono messi con lo streaming, buchi miliardari ... bisogna capire fino a che cifra incassata gli conviene continuare con i supporti fisici.
Positivo potrebbe essere che la parte relativa ai supporti 4k tutto sommato vada in positivo...anche se sono mercati di nicchia sempre meglio che essere in negativo...nel panorama generale delle stampe su Blu-ray...