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Una misura non facile da pensare, da effettuare e da rendere automatica, stabile ed a prova di errore. Dopo più di un anno, sono arrivato ad una verifica strumentale, basata su MLSSA, che dura solo cinque minuti: una volta messa a punto la routine ho sostituito il rumore rosa con la musica. Con qualche sorpresa...
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Ci ho messo un po' a capire di che si parla anche perchè una definizione di cosa sia la "articolazione" viene data piuttosto avanti:
" ... definire l’articolazione ... Si tratta, in buona sostanza, della possibilità o meno del diffusore di riprodurre segnali di livello molto basso mentre si riproducono contemporaneamente informazioni di livello più elevato in altre porzioni dello spettro riprodotto."
(seguono esempi abbastanza chiarificatori come il suono delle spazzole sulla batteria ecc).
Pur non essendo nella posizione di esprimere un giudizio per miei ovvi limiti formativi e culturali devo dire che i concetti su cui si basa questa misura mi hanno incuriosito, d' altro canto ben venga qualsiasi implementazione del sistema strumentale di misure che riduca il gap oggi esistente tra i parametri tecnici oggettivamente definibili e rilevabili con misure di laboratorio e la valutazione "a orecchio", quindi con discreti margini di soggettività, dell' audiofilo.
Credo infatti che la situazione della valutazione delle qualità di un diffusore acustico sia più o meno quella del analoga valutazione vino: ne possiamo misurare molti parametri fisico-chimici che possono darci una idea della qualità ma solo l'assaggio ci può dire se è buono o cattivo e solo un esperto sommelier può descriverne il sapore e le qualità usando parole solo apparentemente semplici ma che in realtà assumono pieno significato solo per gli iniziati.