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Cioè tipo perché i prati sono verdi, il cielo e blu, il sole splendente, le montagne alte, il mare bagnato ecc ecc?
Non è che negli anni '80 quando si passò in massa ai CD si fosse tutti completamente idioti.
Il digitale, quanto meno al primo impatto, rispetto ad una qualità dell' analogico che va da un minimo ad un massimo, non migliora necessariamente il massimo ma sicuramente alza il minimo.
L' effetto pratico dell' uscita dei CD fu che i primi ad abbandonare i vinili furono quindi quelli che dei dischi non ne avevano particolare cura, ben felici di avere finalmente un suoni privo di fruscii, scrocchi, scrosci ecc ecc senza dover stare lì a coccolare il disco, anzi maltrattandolo come con il vinile non si era mai potuto fare.
Il "minimo sindacale" della qualità era ormai accessibile a tutti, compresi poveracci e sciattoni (nel tenere i dischi, ovviamente); il top rimaneva fuori portata dei più ma in fondo era gente che al top non aveva mai minimamente aspirato.
Forse il vinile è tornato di moda proprio perché il digitale è democratico, mentre l' analogico è tendenzialmente elitario. ;)
mi sentirei anche di dire che col CD la musica di qualità diventava portatile (auto e lettori portatili) cosa che il vinile non ha mai permesso
Io devo ancora capire come mai il vinile sia tornato di moda.
Cioè... capisco la guerra alla musica liquida supercompressa ma non il preferire il vinile al cd.
Non dico che l'orecchio umano riesca a percepire la differenza tra vinile e cd... ma sicuramente non riesce a percepire (perchè non è cosi) la superiorità sonora del primo sul secondo.
Ok... è sicuramente piu romantico mettere un disco... sentire il fuscio della puntina sul disco. Ma da qui a farlo tornare di moda perchè "è migliore"... mah. Senza contare che la maggior parte della gente che conosco e che si è riavvicinata al vinile, lo fa con impianti che non permettono di sentire la differenza neanche con mp3 supercompressi.
c'è sicuramente una ragione economica. la musica liquida è facilmente piratabile, il vinile no.
a mio avviso c'è anche un'operazione nostalgica rivolta alla generazione dei quaranta sessantenni che sulla carta oggi è quella con più possibilità di spesa.
insomma il marketing la fa da padrone.
A parte le ovvie implicazioni sociologiche (la moda, il fatto che i dischi sono "collezionabili", la ritualità implicita nell' uso del girdischi, la nostalgia...) che, ovviamente, non sfiorano l'audiofilo, credo che per capire l' apprezzamento del vinile si debba abbandonare il giudizio meramente qualitativo.
Se ammettiamo che il suono del vinile è diverso da quello del digitale (in tutte le sue declinazioni) più o meno come il suono di una cassa può essere diverso dal suono di un' altra cassa, dobbiamo anche ammettere che chiunque sia in grado di percepire tale differenza possa anche esprimerela sua personale preferenza per l' uno o per l'altro.
p.s. non ascolto i vinile anche se - come molti - un giradischi funzionante sia pure da revisionare ce l' ho
La pirateria è esplosa quanto il passaggio al digitale era ormai irreversibile.
Credo che con l'avvento dello streaming il fenomeno si sia un po' ridimensionato, è ancora un fenomeno di massa ma confinato a certe categorie mentre per un periodo sembrava che a scaricare musica ci si mettessero anche liberi professionisti che sicuramente avevano modi più lucrosi di impegnare il proprio tempo.
Allora, anche se stiamo andando OT (cercavo pareri sull'articolo e il degrado del vinile, non altro :p).
Noi "ok boomer" in genere abbiamo una raccolta, più o meno importante, di vinili.
Io ho comprato un giradischi usato essenzialmente per quel motivo.
E, si, differenza tra il suono analogico e quello digitale c'è, anche bella macroscopica.
Non solo tra CD ed LP, ma pure tra questi e veicoli digitali superiori (SACD, liquida, eccetera).
Suonano veramente in maniera diversa.
Questo finché sono tratti da master analogici.
Le differenze si assottigliano quando il master è digitale.
The Nightfly in LP, CD, liquida HD (eccetera, ma non ho altri formati) hanno si differenze, ma non così evidenti.
Le differenze sono fornite, in ambito analogico, anche dalla qualità del giradischi, della testina, del pre fono, in pratica da tutta la catena analogica.
Esattamente come in ambito digitale c'è differenza tra riprodurre un CD da un buon/ottimo lettore e un lettore DVD da supermercato collegato all'ampli.
Sono differenze in dinamica, micro e macro dettagli, spazialità.
Ma, ripeto, contano anche i vari componenti della catena, la stanza, eccetera.
Io noto differenze in The Nightfly in versione analogica e in versione digitale, e tra le versioni digitali.
Ci sono, poi preferire un formato all'altro è soggettivo (a me piacciono tutti, in maniera diversa).
Ecco, non capisco, ora, l'attaccamento al CD, quando c'è la liquida che trovo (dettagli micro) più performante. Liquida normale (16/44) e, soprattutto, HD (24/xxx).
Nati col suono del vinile nelle orecchie e in fondo apprezzandone le distorsioni e le problematiche siamo nostalgicamente legati a quel tipo di suono magari poco corretto ma piacevole…anche tra rumore di fondo e crepitìi. Poi vuoi mettere tenere in mano e collezionare un LP? anche questo fa parte della stessa passione
Passatemi il paragone un po' forzato, ma è come tenere in mano una bella donna o la sua foto. Magari in foto viene pure meglio, ma non è la stessa cosa.
Lo dico da New entry del vinile, riscoperto a 50 anni suonati.
Perdonate la mia ignoranza ma se il master da cui si parte per realizzare vinili e cd è digitale, come puo' il vinile suonare meglio? Io immagino che il cd restituisca lo stesso segnale della sorgente... il vinile un segnale diverso (magari che piace di piu ma comunque non è piu' il segnale della sorgente ossia quello che chi ha creato la musica voleva).
Ripeto... lo dico da ingenuotto.
E i mangiadischi.............?.........:cool: :Perfido:
1. il master puo' non essere lo stesso. Per fare il cd si puo' spingere di piu' sulla compressione, rispetto al disco
2. Il lavoro manale dell'incisione del master analogico (quello inciso per primo) e' una variabile casuale nella riuscita dei dischi. Infatti capita spesso che stampe di paesi diversi siano molto diverse.
3. E' capitato che nel rifare il master per i cd abbiano fatto un brutto lavoro e il cd suoni peggio del disco.
Ogni caso è a sè, non c'è vinile/cd in generale, ci sono troppe variabili che non hanno a che fare col supporto.
C'è anche tutto un aspetto romantico di ritorno a momenti di maggior riflessione, non l'ascolto del digitale che può essere rapido e distratto. Il disco non ha lo skip, non puoi cambiare album in un secondo. E' un po' come la pipa, ci vuole tempo per ogni passaggio. Questo è un aspetto che può piacere a molti, per molti motivi differenti.