L' upsampling di windows non è poi così dannoso?
Scopo del ragionamento è determinare se un settaggio fisso, pari al valore massimo supportato dal device, del samplig rate di default dell' uscita audio del PC (USB DAC collegato all' amplificatore o uscita HDMI verso un sintoamplificatore) dia un risultato che nella pratica quotidiana sia indistinguibile da una impostazione "bitperfect", essendo questa eventualmente impossibile perché non supportata dal player in uso.
Ciò è rilevante appunto in casi (esempio: streaming youtube o raiplay ma anche Amazon Musica HD) in cui la qualità del materiale riprodotto varia dal "buono" all' "eccellente" ed il sampling rate non è conoscibile a priori.
La questione è stata rimessa in discussione sul forum audiosciencereview in questa discussione dai toni purtroppo decisamente tecnici tanto che spesso mi sfugge il senso degli argomenti portati dai partecipanti.
La premessa (post di apertura) è tuttavia illuminante: ripetendo un test che nel lontano 2015 dava risultati disastrosi, il risultato nel 2019 (con windows 10) sarebbe stato molto buono tanto che i difetti emersi sarebbero più imputabili al DAC utilizzato che non al resampling di per sé.
Cosa ne pensate?