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Negli anni in cui tutto sembrava possibile, un ingegnere decide di fondare un suo stato indipendente. Il regista di Smetto quando voglio ci trasporta in una commedia briosa con l’estro di Elio Germano, la forza di Matilda De Angelis, le macchinazioni diaboliche di Fabrizio Bentivoglio e una qualità video strepitosa!
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Condivido in toto le ottime recensione di Fabrizio Guerrieri ed Emidio Frattaroli.
Si tratta di un film davvero gradevole, una commedia ben fatta sotto tutti gli aspetti (fotografia, regia, trama, sceneggiatura e recitazione) a ribadire che, nelle giuste condizioni, anche in Italia si possono sfornare bei prodotti vendibili ma di qualità. Peraltro la storia vera su cui si incentra il film è davvero suggestiva, e chissà quante altre storie ci sarebbero da cui prendere spunto invece di fossilizzarsi su materia trita e ritrita.
Veniamo quindi agli appunti. Ovviamente la storia, per quanto originalissima, è romanzata come ben spiegato da Guerrieri...ed in alcuni passaggi forse è anche un po' troppo romanzata, mi riferisco in particolare alla costruzione della piattaforma dove certo l'idea di Rosa (i tubi galleggianti) semplifica molto le operazioni ma dubito che in due con un barchino abbiano portato i piloni e li abbiano calati in acqua. Ciò detto il romanzare questa storia per renderla un film ci sta tutto, quello che mi ha un po' disturbato è stato vedere come nei vari making of (questo e questo) tutti dicano che i fatti siano andati come nel film. Addirittura nel secondo video arrivano a sostenere che la piattaforma costruita (mirabilmente) per il film fosse identica a quella realmente costruita da Rosa! In realtà era ovviamente diversa, più alta sul livello del mare e dotata di un parapetto lungo tutto il perimetro....particolari rilevanti ma giustamente omessi in fase di realizzazione del film perché credo che "funzionasse" molto meglio l'immagine di un'isola vera e propria continua rispetto al mare che la circonda.
Venendo invece alla parte tecnica se non ho capito male netflix pubblica una sorta di "capitolato" riguardante le camere che si possano utilizzare per le riprese delle loro produzioni (vedi qui). Leggendo la lista mi pare di capire che vogliano eliminare pellicola e digital intermediate ed avere invece un bel file 4k raw che esce direttamente dalla macchina, cosa che personalmente approvo con trasporto. Forse però anche i passaggi in postproduzione sono sottoposti ad alcuni diktat e in questo caso sarebbe un peccato perché, giustamente, ogni team creativo dovrebbe avere il controllo fino alla fine delle sorti del proprio girato.
Così come sarebbe bello se per le loro produzioni oltre allo stream facessero uscire una versione bluray. Ma ancora più bello sarebbe se si decidessero ad alzare il bitrate (per chi ha connessioni che possono permetterlo) dello stream!
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Segnalazione interessante, lo metto in whish list. Lo spunto è buono, ricorda "I Love Radio Rock" (2009), anche quello riferito ad un episodio storico vagamente simile che veramente cambiò il mondo, Italia compresa, con il successivo boom delle radio libere.
Speriamo che il film si mantenga leggero, ultimamente i film con un possibile bias politico sono un po' più pesanti (e numerosi) del solito, anche su Netflix. Così facendo però N. a lungo andare potrebbe perdere l'aura di alternativa alla Tv di stato.
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Visto e molto gradito. Video e audio molti belli. Solo alcune scene con la CGI sono sottotono ma immagino che il budget non permettesse di andare oltre