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Foto da Marte
Nell'archivio NASA sono classificate le foto riprese dal rover curiosity, una di queste, presa dalla camera principale mostra su un pavimento di pietra degli oggetti, a me paiono di origine non naturale, la foto formato .tif si trova NASA PIA 19066, l'ho scaricata e vista con Gimp.
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Camminando per boschi e montagne è facile trovare sassi di forme particolari, apparentemente dei manufatti, che in realtà ad un occhio più smaliziato non mostrano nulla di artificiale. Tanto affermo per sostenere che al di fuori di una osservazione specialistica di particolari ben definiti è facile cadere in inganno.
Il tema non sembra avere qui grande audience, qualche appassionato lo potresti trovare nel forum hwupgrade / discussioni off topic / scienza e tecnica.
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Chiedo solo una cortesia, sapere se hai scaricato la foto oppure no.
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Avrei dovuto? :confused:
(ho un monitor da 23" ed ho ingrandito un po').
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Se hai osservato gli oggetti sul pavimento sarei curioso di sapere se li consideri formazioni naturali, un si oppure un no.
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Ehm... ho visto solo sassi... ma non sono bravissimo nel riuscire a vedere forme nascoste...
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Ha stato il marziano!!1! :D
A parte gli scherzi e i ridicoli complottisti che "vedono cose" ovunque (nessun riferimento a chi ha aperto la discussione), e sempre che il post di apertura si riferisca a questo, di solito rocce di forma strana o che appaiono "innaturali" sono il più delle volte dei "ventifact", rocce che assumono una forma inusuale creata dall'erosione del vento, inoltre le immagini dei robottini su Marte sono nella maggior parte dei casi dei collage di foto scattate in momenti diversi e a volte capitano delle aberrazioni e/o anomalie nei punti di cucitura, per così dire. Qui trovi un .pdf della NASA sui "ventifact" e qui c'è un vecchio articolo di Attivissimo a proposito del famoso cucchiaio marziano.
Se poi non sei convinto della questione, puoi presentarti alla sede della NASA, convocare una conferenza stampa per chiedere conto della loro svista e in cui con dati alla mano e il tuo curriculum di geologo/archeologo/antropologo o vattelappesca dichiari che sei l'unico che vedendo una foto scattata da una sonda sei riuscito a capire che esistono dei manufatti alieni su Marte e che pretendi il nobel per la tua scoperta :D .
Spero che il forum non diventi una piattaforma per le cavolate dei terrapiattisti, dei complottisti lunari e roba così.
La foto in questione la trovate qui, stando al numero di catalogo pubblicato da hnjmkl. Non ci vedo nulla di anomalo.
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Neanche io sono riuscito a vedere niente di anomalo al punto da mettere in dubbio di aver scaricato la foto corretta...
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Neanche io ci vedo nulla di particolare, le parti scure sembrano un po' come quando si bagna della sabbia e l'acqua viene subito assorbita, formando dei disegni più scuri, però lì non ci dovrebbe essere acqua libera in tale quantità.
Per il resto solo pietre, molte arrotondate nella parte superiore per effetto di venti e tempeste di sabbia.
Quella foto è un esempio di collage, sono infatti 3 foto riprese ruotando la camera, per via della prospettiva e, credo, anche dell'ottica grandangolare, facendo combaciare perfettamente la parte centrale e superiore delle foto la parte inferiore viene distorta, come si vede nel nome del rover, dove la Y finale non è allineata con il resto dell parola.
Se avessero fatto coincidere questa tutto il resto della foto sarebbe risultato disallineato.
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@ TUTTI
Evitate polemiche.
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Lo shock è stato forte, mi è crollato un mito cinquantennale, la NASA; proseguo a documentarmi.
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Shock causato da...?
Se ti riferisci al fatto che la foto è il risultato della composizione di più scatti come illustrato da @Nordata non c'é motivo, scopo di queste composizioni è semplicemente quello di rappresentare una visuale più ampia.
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Una domanda su una tecnica fotografica. Scannerizzando tempo fa con un Epson 4990PHOTO vecchie invertibiuli Fuji ormai prive di colori originali,
utilizzando una funzione aggiuntiva dello scanner, i colori originali venivano ripristinati alla perfezione, chiedo quale algoritmo venga usato per aggiungere la tonalità di colore nella parte dove questo è assente quasi totalmente.
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Non posso dirti "quale algoritmo" posso dirti cosa immagino: le tracce di colore rimanenti pur non essendo sufficienti ad una fruizione diretta dell' immagine erano tuttavia sufficienti alla sua ricostruzione (magari con qualche interpolazioni).
Se immagino che la quantità di rosso in un punto sia misurabile con un numero da 0 a 10 ed i valori sono stati "schiacciati" in in range che va da 0 a 3, posso facilmente ricalcolare i valori esistenti (0 resta 0; 3 diventa 10, 1,5 diventa 5 ecc ecc) per ripristinarli (almeno in apparenza) in modo credibile.
Di algoritmi simili i nostri TV sono pieni non parliamo poi delle macchine fotografiche digitali...
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Mi è venuto in mente questa funzione "magica" del mio scanner curiosando nelle foto prese dalla camera master del rover, dipanare il falso dal vero non è affatto facile, ho Gimp installato da sempre ma mai usato per l'analisi approfondita di immagini digitali, tralaltro a meno di un grossolano uso di Fotoshop, credo servano programmi specifici per portare in evidenza manipolazioni digitali in una foto.