TV 4K. Distanze di visione e grandezze ottimali.
Ho pensato di riunire in un unico post uno degli argomenti più ricercati nel forum da chi è in procinto di acquistare un televisore 4K, ovvero quale sia la distanza ideale a cui porsi per godersi appieno i 3840x2160p dell'UltraHD e quale dimensioni scegliere se la distanza di visione non si può cambiare.
In generale, per il 4K, sono consigliate distanze ravvicinate e pannelli dalle grosse dimensioni; non solo ciò influisce sul prezzo della TV ma ha anche un grande impatto sulla qualità percepita dell'immagine.
Ampiezza del campo visivo.
Le imperfezioni relative alla risoluzione, con l'UHD emergono solo da molto vicino; grazie a ciò, oggi si può apprezzare maggiormente il proprio TV da distanze ravvicinate, garantendosi un'esperienza maggiormente immersiva rispetto al passato. E' un po' come se fossimo al cinema: più il televisore riempie il nostro campo visivo e più lo spettacolo sarà coinvolgente.
Ciò non vuol dire che ci si debba mettere a mezzo metro dal televisore, non tutti preferiscono avere lo schermo più grande possibile. La vista nell'uomo ha un angolo di visione sul piano orizzontale di circa 135°, e anche se avrebbe senso per i film comprare il pannello più grande che ci si possa permettere, i contenuti non sono prodotti per riempire tutto l'intero campo visivo. La questione appare evidente quando si prova a vedere lo sport da molto vicino mentre si fissa una singola parte dello schermo: dà la nausea.
Le linee guida della Society of Motion Picture and Television Engineers (SMPTE) raccomandano una distanza di visione alla quale lo schermo riempie circa 30° di campo visivo, come il minimo indispensabile per una buona esperienza. Ciò generalmente fornisce una buona base da cui partire, ma chi usa il proprio TV per guardare soprattutto film, potrebbe sedersi più da vicino, per avere un'esperienza più simile a quella cinematografica. Le raccomandazioni di riferimento per il cinema, di SMPTE e THX, corrispondono ad un'ampiezza del campo visivo di circa 40°. Il campo visivo minimo funziona bene per molti contenuti e sedersi ad una distanza dove lo schermo riempie 30° di campo visivo orizzontale, dovrebbe andar bene per la maggior parte delle persone.
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Risoluzione angolare.
Un più ampio campo visivo, è stato reso possibile per la prima volta dalle risoluzioni Full HD, ma il 4K migliora ulteriormente questa possibilità. Se ci si siede davanti ad un televisore 1080p molto da vicino, spesso è come guardare lo schermo attraverso una zanzariera, anche in presenza di film 1080p ad alto bitrate (si nota la griglia dei pixel). Incrementando la distanza dal TV, la densità dei dettagli aumenterà, producendo un'immagine migliore. Si tratta della risoluzione angolare: il numero di pixel per angolo. Più si è lontani, più alta sarà la risoluzione angolare. Visto che i TV 4K hanno una grande densità di pixel, è molto più difficile che emerga questa criticità e bisognerebbe stare molto vicini allo schermo perché sia particolarmente fastidiosa.
L'acutezza visiva quindi non è più il modo migliore per trovare la giusta distanza, ma dovrebbe invece essere usata come un modo per trovare il punto più vicino al quale sedersi di fronte al TV senza superarne i limiti della sua risoluzione.
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Come interpretare le tabella?
Prendiamo come esempio un televisore 4K da 55 pollici. Partendo dalla parte bassa della tabella, la fascia viola scuro del 4K per i 55" comincia intorno a 1,2 metri, ciò significa che a questa distanza con contenuti a 4K, riusciremo a percepire tutti i singoli pixel che compongono l'immagine (con un'acutezza visiva di 10/10); cominciando a salire nella tabella si arriva alla fine della fascia viola scuro per i 55", ovvero circa 2,3 metri: se ci allontaniamo più di così non sarà possibile distinguere i contenuti 1080p da quelli 2160p, vanificando di fatto la maggior risoluzione a disposizione del pannello 4K. C'è quindi una forbice che va da 1,2 metri a 2,3 metri, per il suddetto 55 pollici. Visto che distanze troppo ravvicinate non sono comode e generano un campo visivo che va oltre il range ottimale 30° - 40°, c'è un'ulteriore fascia di colore viola chiaro, che ci indica le distanze ottimali in base al campo visivo, basta rientrare in quella fascia per sfruttare al meglio il nostro 4K.
Questa fascia è 33° - 40° e non 30° - 40°, per garantire un'immersività maggiore: i 33° di partenza sono stati scelti perché è una media tra il minimo indicato da SMPTE e quello indicato da THX.
Il budget.
Ora qualcuno penserà a qualcosa come "il mio divano è a tre metri, in base alla tabella dovrei prendere un 75", è assurdo!". Sì: se si vuole sfruttare il vantaggio della maggior risoluzione, quella è la dimensione da scegliere. Ovviamente ciò comporta uno dei limiti per la maggior parte delle persone: il budget a disposizione. Il prezzo di un televisore aumenta esponenzialmente in base alla dimensioni del pannello e tv più grandi di 65 pollici, hanno un salto di prezzo notevole.
Conclusioni.
Il mio consiglio è mantenere un'ampiezza del campo visivo minima di 33° (anche 30° va bene) per uso misto. Per calcolare facilmente la grandezza del pannello che si dovrebbe comprare, si può dividere la distanza di visione (in pollici) per 1,6 che equivale all'incirca a 30° di ampiezza. Se tramite questo calcolo, il tv della grandezza giusta è fuori budget, basta prendere il TV più grande che ci si possa permettere.
Avvertenza: in alcuni individui ipersensibili una maggiore ampiezza di campo visivo può indurre VIMS (Visually Induced Motion Sickness), una chinetosi dovuta ai movimenti visti sullo schermo ma che il corpo non percepisce come tali, si consiglia in questo caso di allontanarsi dallo schermo quanto basta a non indurre il mal di mare. Fonti: 1, 2, 3, 4, 5.
TL;DR
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Fonti usate: carltonbale.com e rtings.com