Netflix non più "isola felice" della libertà di scelta?
Prego i rispondenti di attenersi al regolamento (divieto di discussioni politiche) approfondendo eventualmente gli aspetti socio-culturali della notizia
Come "contentino" ai broadcaster operanti in Italia a fronte all'obbligo di aumentare la produzione in Italia e la programmazione di prodotti italiani, il ministero della cultura pensa di vincolare in qualche modo anche Netflix, quanto meno per quanto riguarda l'offerta e la pubblicità (*).
Per nostra fortuna non vi potrà essere alcun obbligo per i clienti di scegliere fiction italiane, al massimo ci dovremo far carico dei costi impropri gravanti su N, come produzioni in Italia o acquisto di fiction prodotte da RAI o altri produttori italiani.
Personalmente detesto la fiction italiana, e considero il 90% della produzione nazionale (film compresi) m**** pura, anche per questo spendo 14 euro al mese di abbonamento a Netflix.
Ma potrei anche essere un grande fan appassionato di "Don Matteo" e di "Che dio ci aiuti", ma quelli già li pago alla RAI sulla bolletta elettrica ogni mese, non mi urge averli anche su Netflix a scapito di altra programmazione internazionale magari più intelligente.
A questo punto mi chiedo: A quando l'obbligo anche per i pirati di scaricare almeno un 15% di produzione nazionale? :p
(*) «Netflix avrà quote di programmazione e obblighi di investimento come le tv tradizionali. Stiamo lavorando su diverse ipotesi per costringere anche tutte le piattaforme online a valorizzare prodotti italiani, su home page, menu, banner. Sono rimasto allibito nel leggere che avremmo danneggiato la raccolta pubblicitaria o anche che cinema e fiction italiani non sono in grado di reggere la concorrenza. Il tax credit al cinema e l’ obbligo di trasmissione e di investimento servono appunto a migliorare la qualità».
http://www.lastampa.it/2017/12/03/it...nI/pagina.html