Indifferibili per esordire i miei sinceri complimenti ad Emidio, il Professore della sala Zaffiro: lo seguo da più di dieci anni, ma ogni volta mi stupisce per la sempre migliorata capacità di parlare e discettare con maestria di argomenti così complessi.
Se non ci fosse stato lui a spiegare tutti quei dettagli appresi nelle due sessioni demo cui ho partecipato, avrei carpito ben poco rispetto a ciò che ho visto.
Riguardo ai tre proiettori messi in campo, sono l'entry Level della Sony (semplice Full HD), e l'intermedio dell'attuale stagione JVC (il cui prezzo è sceso attorno ai 6500 eu), e il Top della Epson Ls10000 (7000 euro circa), in pratica il proiettore per il quale mi sono sorbito centinaia di km e una spesa non indifferente solo per vederlo "live" personalmente.
Lo scrivo subito. L'Epson mi ha stupito: in negativo.
IL suo predecessore, l'R4000 la menava su di brutto al Top di gamma di allora della JVC, ed era una spanna sopra gli altri per dettaglio, punch dell'immagine e naturalezza del quadro.
Questo LS10000, successore dell'R4000, con tanto di boost della sorgente luminosa Laser, e con in più lo shift della matrice che portava l'immagine riprodotta a 4megapixel, le ha prese in maniera abbastanza netta dal JVC intermedio, il migliore della giornata, e non è riuscito a distaccarsi tantissimo dall'entry level Sony.
Complice la taratura perfetta che Emidio ha dichiarato con malcelato orgoglio e compiacimento, questo JVC si è dimostrato unanimemente dai presenti come il migliore di giornata: coi film in FUll HD ha un contrasto e una dinamica inarrivabile per gli altri due prodotti.
In Gravity ha mostrato un nero ineccepibile e una capacità discretiva sui livelli più prossimi al nero che non mi sarei mai aspettato, molto superiore all'Epson.
Nelle altre demo, poi, ha dimostrato che quest'anno JVC oltre ad aver portato un proiettore più luminoso e contrastato, è anche a posto con il proprio algoritmo di elaborazione del 24p per renderlo più fluido e meno scattoso. La sony in questo è straordinaria con il proprio DRC, ma la JVC non ha sfigurato affatto, mentre l'EPSON da questo punto di vista, punto in cui un paio di stagioni fa eccelleva, non ha mostrato doti superiori alla media.
L'LS10000 insomma, mi ha deluso: mi aspettavo una netta predominanza sugli altri del lotto, invece tale si è dimostrato solo su materiale 4K, e sui verdi in 4K con la scala di colori specifica DCI.(cosa in cui il JVC tra l'altro non ha sfigurato).
Se fossi entrato in negozio, dovendo uscirne con uno dei tre da mettere nel bagagliaio della macchina, avrei messo il JVC senza esitazioni alcuna, se avessi dovuto badare al sodo della qualità: se avessi dovuto guardare il portafoglio soprattutto, mi sarei portato via il SONY (meno della metà, ed era sorprendente per come non sfigurasse quasi in nulla rispetto agli altri fratelli maggiori): se avessi dovuto badare alla longevità del prodotto, un laser da oltre 30000 ore dichiarate di funzionamento, non avrebbe certo messo dubbi ad alcuno che era l'EPSON da portare a casa.
La qualità generale dei proiettori di oggi, rispetto agli esordi dei proiettori FULL HD, è strabiliante. Ognuno dei tre, nel salotto, lascerebbe stupefatto chiunque.
Il dubbio che mi porto dietro ora è questo: ma se sony avesse schierato non dico il 520, ma almeno il 320 (matrice Nativa 4k), chi avrebbe più deliziato me e la platea?
Temo che Emidio dovrà farsi carico nei prossimi mesi di sciogliere questo mio dubbio.
Intanto tra BLURAY UHD che non arrivano, HDR che ancora non si sa da che parte entra e da quale porta entrerà, prezzi per la mia tasca non raggiungibili e poca chiarezza generale sui prodotti attuali (quale possa essere realmente il migliore) e prossimi venturi (il CES 2016 è prossimo), stimo che la cosa migliore per tutti è pazientare che EMidio abbia possibilità di mostrarci le migliori macchine del momento al loro massimo ottenibile.
Concludo con due parole sul sistema Audio multicanale presentato: le Cabasse, dal costo stratosferico (sistemino che superava in scioltezza i 50 mila di costo totale), non solo faticavano a saturare un salone indubbiamente enorme, ma non suonavano nemmeno poi tanto bene: abbastanza chiuse, e cupe negli alti (in gergo io le casse che suonano così le battezzo "Attufate": traduzione per chi non afferra il termine onomatopeico: sembrano diffusori i quali davanti al trasduttore abbiano un pannello non fonotrasparente, ma fatto di TUFO!): e dire che erano (sotto?..)pilotate dal finale multicanale Yamaha, che proprio chiuso chiuso non è..
Invece promosso a pieni voti il pre Yamaha e il DOlby ATMOS, di gran lunga la cosa più divertente di giornata: quando entra in ballo, si sente (Eccome) la differenza.
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Da questo punto di vista ho avuto da Emidio le risposte che cercavo: il prossimo step sarà pensionare il DSPZ7, e portarmi a casa un bel Aventage 3050.
Ma di questo se ne riparla l'anno venturo.
Il resto della FIera: davvero carino, e apprezzabile lo sforzo dei pochi e coraggiosi espositori, alcuni con proposte davvero poco presentabili (non per qualità sonore, tutte ottime), ma per estetica e ingombri casalinghi davvero inusuali, con forme di diffusori che tra monoliti di tonnellate di peso, ovvero di micro casse che non convincevano nessuno (e nel mezzo tante forme astruse e poco "audiofile" dal punto di vista estetico), che davvero apparirebbero fuori luogo in qualsiasi ambiente domestico.
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Insomma, bravi, ma sempre cantinari restano: nel senso che se compri 'ste casse, solo in cantina le puoi nascondere, se non te vuoi far cacciare dalla coniuge!
In fondo ho trovato la sala LABTEK che sfoggiava decine di lettori OPPO 195 D, in tutte le salse. La tal cosa mi ha reso abbastanza orgoglioso, indicato come indiscusso leader nella qualità audiofile, audio e video...
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Ultima menzione per l'anfitrione della sala Zaffiro: il sempre competente Quirino Cieri il quale in uno shoot out interessantissimo ha permesso agli avventori di testare varie cuffie (AKG, JVC, JBL e Kenwood) in una prova diretta: si switchava tra l'una e l'altra, in tempo reale.
Ero venuto per vedere se le JBL mi convincevano, e no, non mi hanno affatto convinto. Entrambi i modelli non mi hanno compiaciuto affatto.
Dopo l'esperienza catartica, delle AKG QUincy Jones Edition (indossarle ti dona un piacere fisico prossimo all'amplesso per la perfezione del sistema snodato creato ad hoc per queste ultra raffinate cuffie), il cui ascolto mi ha lasciato senza fiato,
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debbo dire che se oggi dovessi acquistare delle cuffie, quelle sarebbero le JVC la cui peculiarità del driver (doppi per bassi ed alt coi nanotubi), offriva un suono corposo stratosferico.
Quirino caro, Ti contatterò per avere il prezzo ;)
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Ottima esperienza. Bravo Emidio, bravo Quirino, bravo Marco (la sua demo, che voleva educare la platea all'ascolto è stata davvero istruttiva, e divertente).
walk on
sasadf