Caratteristiche e limiti della riproduzione stereofonica: altezza.
Intende essere una discussione piuttosto accademica, pertanto si rivolge a chiunque abbia le competenze (mi àuguro superiori alle mie, il che non è tanto difficile) e la voglia di dedicare un po' di tempo a disquisire per il gusto di farlo, senza doverci trarre per forza... consigli utili agli acquisti.
Avevo scritto una premessa ma ho deciso di tenerla da parte, onde non influenzare il risultato del test che mi accingo a proporre. Si tratta di una situazione che può sembrare estrema: così non fosse, sarebbe più difficile partire con il piede giusto nell'intento di chiarire i diversi punti di vista.
Ecco il test:
Un giorno assistete a un concerto acustico molto particolare. Il flautista scende dal palco e si mette a suonare in ginocchio, a pochi passi da voi: è più in basso di voi, che state in piedi. Più in alto di voi, sul palco, continua a suonare il contrabbasso.
Voi li sentite così: il primo più in basso e più vicino, il secondo decisamente più in alto e più lontano.
Dietro di voi, qualcuno lancia urletti di stupore e approvazione. Sopra la vostra testa, d'improvviso, un piccolo scoppio: è una lampada che è andata a farsi benedire.
Molto vicino a voi, i migliori tecnici del globo hanno predisposto i microfoni per la registrazione stereofonica più fedele del secolo; sono gli stessi tecnici che seguiranno tutto il processo in sala d'incisione e sono preparati e motivatissimi.
Finalmente è pronto il disco, potete ascoltarlo sul vostro mega impianto (ambiente trattato, ecc. ecc.)*.
Cosa (come-e soprattutto DOVE-) vi aspettate di sentire? E possibilmente: perché?
A voi la parola.
*In alternativa (se ritenete di aver poca fantasìa :) ), fate conto di ascoltarlo sul vostro attuale impianto.