come realizzare una lampada a doppio isolamento
Salute a tutti,
sono un architetto, neofita del forum, e non ho competenze in materia elettrica.
Sto costruendomi una lampada per uso illuminazione domestica, utilizzando una scatola di cartone in cui sistemare una lampadina a led alimentata da rete domestica 220 V mediante cavo elettrico a due poli con spina.
Leggo che, per motivi di sicurezza, le lampade devono essere a "doppio isolamento" e mi sono ricavato informazioni su vari siti e forum sull'argomento per capire se quanto sto per fare permette di raggiungere il "doppio isolamento" prescritto.
Purtroppo non ho competenze sufficienti per capire quello che leggo.
Chiedo quindi, a chi voglia eventualmente aiutarmi, di spiegarmi con parole semplici se quanto sto per descrivere può definirsi "corretta realizzazione di una lampada a doppio isolamento" e quali ulteriori attenzione devo porre per arrivare al risultato.
Premesso che intendo:
1) incollare saldamente alla scatola di cartone una basetta di ceramica di quelle che hanno un attacco per lampade a led utilizzabili con tensione di rete 220 V (l'attacco somiglia a quello degli starter per le lampade fluorescenti)
2) collegare mediante morsetti (del tipo isolato, se esistono, invece dei"mammut" che presentano le viti di serraggio non protette elettricamente) i due poli che fuoriescono dalla basetta ceramica con i due poli del cavo elettrico di alimentazione
3) rivestire il punto di giunzione dei poli della basetta con i poli del cavo elettrico, con una di quelle guaine termorestringenti.
La scatola é munita di uno sportellino ricavato in una delle sue pareti per accedere al portalampada e fare i collegamenti e incollare altri componenti non conduttori (nylon, plexiglass, sughero) che servono all'orientamento del fascio di luce.
Cosi agendo realizzo una lampada a doppio isolamento?
Cosa devo chiedere al rivenditore di materiale elettrico per ottenere il materiale di partenza adeguato?
Grazie per l'aiuto.