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Alexander Payne dirige un magistrale Bruce Dern in una storia che vede un anziano scorbutico cadere vittima di una truffa con premio in denaro. Pur di assecondare il difficile stato mentale del protagonista, i familiari sono costretti a partire per il Nebraska
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non ce la faccio proprio a guardare un film nuovo in bianco e nero... anche se mi sembra piacevole e "nuovo".
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è la stessa mia sensazione. non riesco ad accettarla come scelta cinematografica
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Pregiudizio che istintivamente condivido, ma tutto le volte che mi sono sforzato di superarlo non mi sono mai pentito.
Anche nel 1974 sembrava assurdo fare un film in bianco e nero (le TV a colori stavano conquistando le masse) ma Mel Brooks ti serve un Young Frankenstein proprio bicolore. E farà la storia del cinema.
Idem per Good Night, and Good Luck del 2005.
Quindi ben venga il B/N.
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lo capisco se vuoi fare un film ambientato nel passato, per fare "atmosfera" e far rivivere le sensazioni del passato, anche in schindler list ha il suo perchè.
ma non riesco a capirlo in un film ambientato ai giorni nostri che parla di situazioni attuali... mah.
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c'è anche la versione a colori, ma il regista spera che nessuno la voglia vedere
http://variety.com/2013/film/news/alexander-payne-hopes-no-one-ever-sees-nebraska-in-color-1200861306/