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Link alla notizia: http://www.avmagazine.it/news/8528.html
La Milano Vichi Apparecchi Radio è giunta al capolinea, complice la spietata concorrenza asiatica. La produzione cesserà tra novembre e dicembre, mantenendo solo pochi dipendenti per curare l'assistenza e il mantenimento degli stabilimenti
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Non credo che potesse esserci un altro epilogo in estremo oriente si può produrre TV ben più performanti con costi ridotti. Sono contento che rimanga comunque attiva una divisione anche se non più audio-video.
certo che.... anche in questa azienda la gerontocrazia non è diversa da altri ambienti e aziende nel nostro paese...
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Vero...anche vero che nessun giovane manager, di questi tempi, ci avrebbe messo di tasca propria 100-120 milioni di euro per ripianare i debiti e tenere il più possibile in vita un'azienda al limite della sopravvivenza, probabilmente avrebbe dichiarato fallimento 10 anni fa, avrebbe buttato fuori i dipendenti, e avrebbe chiuso, naturalmente reclamando la consueta "buona uscita economica", perchè i manager di oggi, anche se portano aziende al fallimento e mettono in strada i dipendenti, il loro stipendio lo vogliono comunque...
Questo non toglie valore alla tua osservazione, in generale l' Italia è retta da legami o parentali, o amicali e comunque da persone ultrasettantenni, in campo privato, pubblico e politico.
ps: un sentito in bocca al lupo ai dipendenti...
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Spiace...
...ma Vichi,il padre-padrone tanto chiacchierato,era restio ai cambiamenti,non usava il cellulare,né il computer,e se avesse potuto avrebbe evitato di fare il salto agli lcd o peggio alle smart tv (che evidentemente non comprende e non apprezza)
Gerontocrazia?Forse.Di sicuro s'è dimostrato poco avvezzo a seguire i cambiamenti tecnologici.E in un'azienda che produce tecnologia è un errore madornale
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Se la manodopera costasse come in Corea probabilmente la Mivar non sarebbe sul lastrico.
So' per certo che il Sig. Vichi ha continuato a pagare i suoi dipendenti regolarmente nonostante la produzione di tv fosse praticamente nulla.
Non mi sembra che questo sia un caso di nepotismo ma soltanto un altro esempio lampante della strabordante ed incontrollata concorrenza asiatica.
Mi sa' che quando Bossi aveva proposto di introdurre il dazio ai prodotti di origine asiatica..
non aveva detto una volta tanto una cazz...
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scusate ma non avevo nessuna intenzione di innescare discussioni politiche ed è meglio evitare di continuare visto che è contro il regolamento.
La mia intenzione era di sottolineare il discorso già espresso da Deuced... una azienda che produce elettronica non può sottrarsi all'avanzare delle tecnologie come ha fatto la MIVAR e mi pare che fosse un preciso volere del "paron" Vichi, il che mi sembra abbastanza anacronistico.
Forse gli andrà meglio coi mobili.
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Bianconiglio Non mi sembra che la Philips sia una azienda che aborri gli investimenti tecnologici, eppure ha smesso di produrre Tv. Il motivo è essenzialmente legato ai costi produttivi insostenibile in Europa. A meno che la Mivar inventasse un tv con tecnologia "plutonica".
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Mivar poteva farsi fare i pannelli dai cinesi o coreani o semplicemente esternalizzare la produzione e tenere in piedi in italia lo sviluppo e la commercializzazione... mi sembra che il problema sia proprio di mancanza di volontà di costruire qualcosa di tecnologicamente al passo coi tempi e che la cosa sia andata avanti per molti anni.
Evidentemente hanno cercato di recuperare, ma non si recuperano con facilità 10 anni in questi tempi e in questo campo.
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Ad ogni modo spiace dover constatare che per l'ennesima volta una realtà produttiva italiana che il comparto citava ad esempio con orgoglio si sia "spezzata" di fronte alle innegabili difficoltà a competere in un mercato ormai (quasi pienamente) globalizzato.
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Sinceramente sono meravigliato che Mivar esistesse ancora. Io nei vari centri commerciali noti non ho mai visto un tv Mivar. Ma dove li vendevano online? Non è una battuta ma una domanda seria.
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E gli ufficiali giudiziari cosa pignoreranno adesso? :D
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Come è stato già detto, il patron della Mivar non ha saputo cogliere il cambiamento quando era già inevitabile, neanche quando, in piena era CRT, iniziarono ad arrivare i primi display con rapporto d'aspetto in 16:9. Mivar è stata sempre famosa per la discreta qualità ad un prezzo imbattibile.
Forse non sarebbe cambiato nulla ma se avesse investito qualcosa in più in sviluppo quando avrebbero dovuto, forse oggi avrebbero qualche argomento e contenuto in più da vendere, anche nella fascia più bassa del mercato, dove ha sempre fatto la differenza. E non solo in quella. Chi ricorda, ad esempio, il mitico CRT da 34" in formato 4:3, capirà cosa voglio dire.
Emidio
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Era un 33''.....modello M1 e M2...........
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L'Italia era paese di grandi Leonardo, Meucci, Volta etc.. e anche di Vichi. Oggi invece questo paese è pieno di eroi, ovvero tutti quegli imprenditori che restano qui con la classe politica che ci troviamo e una concorrenza sleale da parte di paesi che pur di vendere, trattano gli uomini come schiavi. Il Dazio? Certo che sarebbe un ottima soluzione, ma non si vuole, a molti fa comodo così. Tornando a Mivar, l'onestà non ha premiato! La soluzione? L'uomo deve cambiare, quando nessuno comprerà più prodotti provenienti da paesi dove esseri umani vengono sfruttati, spremuti per ore e ore tutti i giorni feste comprese, questi saranno costretti a mettersi in riga e il pianeta si salverà. Impossibile? L'uomo tanto può quanto vuole, ma qui non si vuole. Certo non è facile, io stesso che scrivo questo, sono colpevole ma………Domani è un altro giorno!
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Tralasciando gli aspetti di politica economica il punto è accettare che ci sono cose che non possono essere cambiate e quindi vanno tenute in considerazione (e magari sfruttate). Non combattute. é così per l'economia asiatica e per la loro concorrenza così come per la tecnologia che avanza.
Il resto sono solo ragionamenti cechi. Magari a qualcuno sarebbe sembrato sensato 20 anni fà limitare internet per non far chiudere le biblioteche. Ma come (alcune) biblioteche e parte della carta stampata hanno capito e si stanno reinventando, il signor vichi avrebbe dovuto capire a tempo debito.
A lui auguro di saper profondere la sua genialità nel nuovo settore e, a voi tutti voi che parlate di crisi (e dazi), di leggere cosa vi avrebbe risposto Einstein.
Meditate gente, meditate.