L'altra faccia delle rinnovabili: sovrattassa in bolletta e difficoltà di stoccaggio
Vivo in un appartamento, sono quindi per forza di cose uno di quelli che le rinnovabili le deve solo pagare come sovrapprezzo, senza possibilità di scelta e soprattutto senza opportunità di investimento.
Quanto pago? Uno studio di Legambiente indica in 67 euro annui la cifra del sovrapprezzo rinnovabili per una famiglia con una bolletta di 500 euro l'anno.
Ok, direte voi, ma l'ambiente ci guadagna ed il Sistema Paese pure.
Non è affatto detto perché l'energia "da rinnovabili" andrebbe accumulata ed oggi in Italia questo si fa pompando acqua da valle a monte negli invasi delle dighe. A parte che mi sono sempre chiesto (sarà una domanda stupida?) come questo sia possibile nei mesi in cui gli invasi sono pieni (in primavera ad esempio, quando anche il fotovoltaico va alla grande) i limiti "ufficiali" di questa tecnologia sono tre:
1) gli impianti di stoccaggio (dighe attrezzate con pompe e con un invaso a valle) sembra che siano quasi tutti sull'arco alpino, mentre buona parte della produzione di rinnovabili è al centro-sud
2) è lasciata al gestore, in base a sue imperscrutabili considerazioni economiche, la decisione se ricorrere all'energia accumulata o bruciare un po' di gas in più. Ebbene sembra che il gestore spesso e volentieri propenda per questa seconda opzione perché alla fin fine il gas gli costa meno
3) il rendimento del ciclo (77%, motore-pompa-turbina-generatore) in condizioni ottimali fa comunque perdere circa 1/4 dell'energia
Va bene, va bene... ma tutto questo ha fatto sviluppare un nuovo settore dell'economia... Sì, certo (lo dimostra anche il crescente business di furto di pannelli solari... :D ) peccato che le aziende italiane si occupano esclusivamente assemblaggio e di installazione, perché la componentistica di base come tutto ciò che è elettrico / elettronico viene dalla Cina. Insomma l'economia si sviluppa più o meno come quando un italiano compra dalla Cina un prodotto cinese e lo vende ad un altro italiano.
Conclusione: parlare apertamente di tutto questo vincendo la tentazione di sottacerlo per non frenare l'entusiasmo collettivo sulle rinnovabili è l'unico modo per migliorare qualcosa che sembra stia iniziando ma che nel bilancio energetico reale pesa meno di quanto non risulti dalle statistiche ufficiali (quelle sulla sola energia prodotta - e sovrapprezzo riscosso - senza tenere conto del problema dello stoccaggio e dell'energia semplicemente buttata via).
Un link interessante sullo stato dell'arte dell'accumulo:
http://qualenergia.it/articoli/20130...A0-ed-ostacoli