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To the Wonder
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E' un film sicuramente destinato a dividere gli spettatori e anche gli stessi ammiratori di Malick.
La trama è veramente essenziale, i dialoghi ancora di più in quanto per lo più sono flussi di coscienza di alcuni dei personaggi nelle loro lingue originali.
L'impressione è che Malick abbia fatto recitare gli attori a soggetto, fornendogli delle indicazioni e poi riprendendoli mentre cercavano dare di queste idee una propria interpretazione.
Con questo non voglio dire che non ci siano contenuti in questo film, ce ne sono e non certo banali: l'amore nelle sue varie forme e la difficoltà ad amare, la perdita delle proprie radici, la natura violata, la solitudine e l'abbandono materiale e spirituale etc.
E' particolare il modo di portarli sullo schermo, che non segue uno schema lineare ne una modalità narrativa esplicita.
Però su questo vorrei fare una mia considerazione: se Malick avesse voluto sviluppare i suoi temi in modo esplicito, lineare, forse avrebbe fatto meglio a prendere carta e penna e scrivere un saggio.
Invece Malick sembra prendere la macchina da presa e comporre un mosaico di immagini nelle quali invita lo spettatore ad immergersi, per "vivere" la storia e le situazioni piuttosto che per sentirsele raccontare ed osservarle in terza persona.
Un modo radicale di impiegare il mezzo cinematografico ai fini artistici, che certamente può riscuotere consensi così come dare luogo a perplessità o risultare del tutto sgradito allo spettatore.
A me in generale è piaciuto, certo ci sono alti e bassi, si passa da momenti di alta poesia a pezzi che ti spiazzano completamente, come ad esempio l'insulsa e stonata apparizione dell'attricetta italiana che è proprio fuori dal contesto del film, mah ...
Eccellente l'aspetto visivo, su uno schermo 4K è stato una goduria.
Se su BD è stato fatto un riversamento all'altezza, il film non deluderà da questo punto di vista.
Peraltro è già uscito in USA e UK, e posso sicuramente consigliare - a chi fosse interessato - l'acquisto all'estero, in quanto il parlato è ridotto all'osso, e i sottotitoli ci sono anche nella versione cinematografica italiana in quanto Bardem e la Kurylenko parlano in spagnolo e francese rispettivamente e senza doppiaggio. Probabilmente nelle versioni estere i sottotitoli saranno in inglese, certo se uno non vuole fare nemmeno il minimo sforzo allora aspettasse ...
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Grazie per i tuoi commenti, il trailer mi ha attirato e credo prenderò' la versione inglese. A questo punto sono cosciente del tipo di esperienza cinematografica cui vado incontro.
Apprezzo i film visionari e do' volentieri una possibilità' a questa opera