L'incombere di amazon sul paese dei cachi
[Spero che parlare amazon non sia ritenuto messaggio commerciale più di quanto non lo sia parlare di nutella, bic o coca cola...]
Come un po' tutti negli acquisti tecnologici (e non solo) tendo a scegliere su internet.
Tendo anche a privilegiare (nell'ordine, a parità o quasi di prezzo)
- i negozi tradizionali (grandi catene con prezzi su internet)
- il ritiro in sede (sto a Roma, e spesso mi va bene)
- tutti gli altri, in ordine di reputazione loro e del loro corriere
Ebbene accade abbastanza spesso che per la combinazione della gratuità della spedizione di Amazon e del costo della benzina (per acquisti in negozio e per i ritiri in sede, ammesso che il mio tempo valga zero) alla fine la multinazionale risulta più vantaggiosa dei commercianti della mia città, e credo che per chi vive nei piccoli centri il vantaggio sia ancora più eclatante.
Quello che mi fa riflettere è che:
1) Amazon non fa pagare il trasporto grazie alla convenzione con le Poste Italiane, azienda di stato
2) (qualcuno mi smentisca se ne sa di più) quando Amazon.it spedisce dall'estero (ad esempio della Germania) l'iva che si applica (per quanto ne so) è quella dello stato estero (il quale oltretutto ne beneficia) che pesa sempre per quei due punticini in meno (almeno per ora)
3) poi c'é la storia delle multinazionali che scelgono la sede in paesi dove le tasse sulle aziende sono più basse (per lo più in Irlanda) non so dove faccia base Amazon ma non credo che paghi le tasse in Italia (del resto anche Fiat è in olanda per quel mortivo).
A questo punto mi chiedo: ma ci siamo proprio rincitrulliti? E' una continua lagna sulla crisi del commercio i negozi che chiudono ecc e nesuno pensa ANCHE a questo? Perché diamo tutti questi vantaggi agli stranieri senza cercare di far nulla (ad esempio l'accordo con le poste in altri tempi non sarebbe mai stato concesso...)
E non parlatemi di concorrenza e "vantaggi per i consumatori": ormai per sperienza sappiamo che tutto questo alimenta la crisi interna e ch quello che risparmiamo comprando con internet poi lo ripaghiamo in tasse.
Ma, per concludere, non vi aspettate che questo pistolotto termini con un proponimento a "comprare italiano".
No, non sono il genere di persona che crede che il bene comune si faccia con sacrifici volontari, specie quando a farli sono una minoranza di idealisti.
Sono invece convinto che sia legittimo fare il proprio interesse personale nell'ambito della legge esisenti, ed anche chiedere ai concittadini di svegliarsi e fare leggi migliori.
Ok, fine, vado a fare il mio ordine online..