Ciao volevo chiedere se montando in biwiring un paio di casse da 8ohm utilizzando ovviamente i doppi morsetti e il doppio cavo, l'impedenza rimane la stesso o si abbassa a 4ohm.
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Ciao volevo chiedere se montando in biwiring un paio di casse da 8ohm utilizzando ovviamente i doppi morsetti e il doppio cavo, l'impedenza rimane la stesso o si abbassa a 4ohm.
Collegare un diffusore in biwiring equivale a ridurre, nel complesso, l'impedenza della linea (la componente resistiva) ma l'impedenza dei diffusori rimane la stessa.
Ciao, Enzo
Il biwiring è una gran trovata per chi vende cavi... una cosa seria e utile invece è il bi-amping
Non ricordo se basta il bi-wiring sulle casse o deve essere anche sull'ampli, cmq in teoria dovrebbe dimezzare, come ha detto Enzo, la componente resistiva aumentando quindi il fattore di smorzamento e migliorando la capacità di controllo dell'ampli sui diffusori. Tra l'altro si dovrebbe avere anche un leggero guadagno in db nell'emissione. Non la definirei una "trovata". :)
Io ho messo le mie "casse di riserva" (Essendo le "titolari" dal tecnico) ossia le Cambridge S30 in Biwiring collegandole a doppio cavo alle uscite del mio Cambridge 651A impegnando così tutte e due le coppie di uscita, (A e B) ed ho subito notato un allargamento della scena sonora ed un leggera apertura sulle medio alte. Quindi non reputo inutile o una trovata pubblicitaria il biwiring, piuttosto un buon metodo per far suonare meglio i diffusori senza però aspettarsi i miracoli.
Sì: di solito l'impressione, passando al biwiring, è quella di leggera apertura delle alte e miglior controllo delle basse, più accentuata quanto più la linea è lunga e realizzata con cavo di sezione esigua e quanto più è bassa l'impedenza dei diffusori. Poi, l'entità delle variazioni può variare in funzione dell'andamento dell'impedenza dei diffusori in funzione della frequenza ma si tratta sempre di effetti di lieve entità. Il biwiring comunque, riducendo la componente resistiva di linea, può contribuire a far avvicinare un pizzico al collegamento ideale.
Ciao, Enzo
Secondo voi cambia qualcosa nel lasciare cmq i ponticelli ai diffusori?
Vi ho messo in difficoltà...dite la verità. :D
Max Max... :D
Se li sostituisci con un semplice cavo (elettrico) le differenze ci sono
Non ho mai provato a mettere biwiring + ponticelli (sostituiti da cavi o meno). Dal punto di vista razionale ed elettrico le differenze dovrebbero essere trascurabili, pertanto, non riscontrabili ma, si sa, è un campo dove possono succedere le cose più strane.
Ciao, Enzo
Io preferisco lasciare quelli di serie e utilizzare cmq un cavo biwiring ;)
Se fai il bi-wiring i ponticelli non servono a nulla. In mono-wiring ovvviamente si se no o escludi la gamma bassa o quella alta. :)
Lo sò che non servirebbero ma io ce li lascio ugualmente...che fà? :D
ahahah la smetti Max? :D :D
tu lasciali comunque e vivi felice
Ponticelli + biwiring è perfettamente inutile, anzi, potresti introdurre degli sfasamenti nel segnale dovuti alla lunghezza diversa dei percorsi tra ampli e morsetti e ampli +morsetti+ponticelli, che vengono ambedue contemporaneamente percorsi. Sarà anche una stupidaggine, ma se usi il biwiring per raggiungere una migliore qualità, e non per "fare figo" e poi ti perdi in collegamenti che peseguono l'obiettivo opposto... :D . Così come non cambia nulla per come l'ampli vede il carico applicato ai suoi morsetti: su entrambi i cavi esce lo stesso identico segnale, dato che il biwiring non prevede un crossover elettronico a monte (come invece la multiamplificazione). Pertanto mi parrebbe strano che dal punto di vista del carico, l'ampli vedesse i cavi come qualcosa di diverso da collegare semplicemente un cavo unico ma di diametro più elevato.
penso che la migliore spiegazione è di Mario Bon http://mariobon.com/Articoli_sito/BiWirig.htm