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valvole o non valvole
Cari amici del forum,
ho un impianto costituito da diffusori audes 106 da scaffale (ostiche 87db) un amplificatore ibrido xindak più sorgente analogica e musica liquida.
L'impianto mi soddisfa l'amplificatore è molto performante, eroga tanta corrente ai diffusori ed il pre valvolare addolocisce il suo suono. I diffusori seppur da scaffale hanno una gamma completa molto dettagliato sui alti e medi ed un buon basso. Voto complessivo 8 anche in rapporto qualità prezzo.
Tuttavia ho problemi con il mio condominio e vicini di casa nel senso che per apprezzare al meglio l'impianto ho bisogno di girarare un po la manopola :D del ampli. Non mi dilungo su tutte le invettive dei vicini inclusa la mia compagna che mi danno torto . Penavo pertanto di passare ad ampli integrato valvolare e vendere il mio purtroppo :mad:. Spero nel valvolare perchè anche a bassi volumi dovrei avere i giusti dettagli sonori. rispetto all'efficienza dei diffusori cosa mi consigliate? (l'ampli che sul mio avatar ad oggi è uno dei miei preferiti)
Grazie
Ciao
Antonio
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mi accodo alla discussione perche' sono anche io incuriosito sul tema valvole - integrato - ibrido (eggia', la terza via...)
Pro e contro?
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Purtroppo non credo che con un valvolare risova il tuo problema, se le casse sono poco sensibili devi dargli tanta cicci per farle suonare e quindi volume alto, vicini che bussano......:D
Cambia casse prendi qualcosa di più sensibile
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più che maggiore sensibilità direi che hai bisogno di un paio di diffusori che suonino bene a basse pressioni di ascolto e non è detto che siano per forza i più sensibili
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Il punto non è tanto il fatto dei diffusori che suonino bene ai bassi livelli, ma il problema sorge perchè ai bassi livelli sonori l'orecchio è molto meno sensibile alla parte bassa ed a quella alta della gamma audio.
In altre parole la già scarsa linearità dell'orecchio umano ai bassi livelli di ascolto se ne va del tutto a donnine di facili costumi.
Per questo motivo negli ampli era inserito il famoso controllo di "loudness" che aumentava il livello delle gamme citate prima in base al livello di ascolto: man mano che si alzava il volume la risposta tendeva a linearizzarsi, non faceva miracoli, ma risolveva parecchio.
In ogni caso non è con cosa fai suonare i tuoi diffusori che potrai migliorare le cose, che siano valvole o transistor, a parità di pressione sonora il risultato sarà il medesimo.
Probabilmente altri diffusori avranno un comportamento diverso, ma sempre nel rispetto dell'effetto indicato prima (Fletcher-Munson).
Ciao
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bhe sicuramente una cassa più sensibile risulterà più facile da far suonanre ad un volume più contenuto, sicuramente non otterrà i 20hz ha volumi da ascolto notturno.
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Con una cassa più sensibile si otterrà lo stesso SPL utilizzando una potenza dell'ampli minore, ma una volta ottenuto un certo SPL la sensibilità dell'orecchio rimane uguale, per cui se si sentirà benissimo una frequenza di 1 KHz quella di 50 Hz sarà un bel po' di dB inferiore, partendo dal presupposto che il diffusore non attenui nulla di suo (cosa alquanto improbabile), aumentando il livello magicamente i 50 Hz diventeranno maggiormente udibili (sempre nel limite della linearità data di cui è capace il diffusore).
Ciao
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Quindi tu Nord, consigli cmq ampli che abbiano il tastino del loudness, e le regolazioni alti/bassi?
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Io non consiglio questo o quell'ampli, ho solo evidenziato un dato di fatto tecnicamente inconfutabile (l'effetto F/M citato), indicando la soluzione più semplice ed effettivamente funzionante, è l'eventuale interessato che deve fare le prove e gli ascolti opportuni per poi decidere.
Quanto ai tastini tanto vituperati leggevo pochissimo tempo fa un editoriale, mi pare su AR, in cui si accennava al fatto che si stava verificando un certo qual ritorno a questi controlli, il tutto senza scandalizzarsi in modo particolare, anzi, trovando la cosa positiva, in quanto in alcune situazioni la loro presenza (toni o loudness che sia) possono risolvere alcuni problemi: quali una incisione non proprio favolosa che, magari, si può rendere maggiormente fruibile, oppure per domare qualche esuberanza che certe installazioni provocano e non risolvibili in modo semplice ed economico, infine, per i casi come quello di cui stiamo discutendo: livello di ascolto non molto elevato, ma desiderio di non dover ascoltare per forza un suono carente.
In ogni caso tali controlli sono solitamente escludibili per cui se ne può anche fare a meno, ma se servissero in una o due occasioni si potrà contare sulla loro presenza (senza vergognarsi di avere in ampli con le "manopole dei bassi e alti").
Il mio pre stereo è dotato sia dei controlli di tono che del Loudness, regolabile continuamente ed in modo indipendente, il più delle volte esclusi, ma qualche volta, per qualche incisione inserisco qualche ritocchino e se ascolto a basso volume non mi vergogno di usare la manopola del Loudness (quel minimo che basta) e vivo felice godendomi un suono comunque corposo..
Ciao