[BD] LE CERCLE ROUGE - Studio Canal - France
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Il BD in questione visionato è quello Francese edito dalla Studio Canal, chiaramente con l’assenza dell’audio e dei sottotitoli in Italiano.
Il trasferimento a mio avviso è pressoché Perfetto, grana Intatta, di filtri vari neanche l’ombra , bitrate medio costante e sempre abbastanza elevato, codec usato AVC.
Magnifica la traccia audio originale in DTS-HD-MA e tanti extra tutti molto Interessanti.
Molto Intressante è anche la comparativa che va fatta con l’edizione del BD Criterion, che senza motivo apparente , alterà il Croma (come gia detto in precedenza , Volutamente Desaturato” dal direttore della Fotografia Henri Decae), con un’evidente Boosting, come si evince chiaramente dagli screen che troverete a fine recensione:
BD Studio Canal sopra;BD Criterion Sotto:
in cui nell’Edizione Criterion, si Perdono quelle Tonalità di colore Blu Fredde, (e non solo) come l’Opera era stata volutamente ed inizialmente Concepità. Per questo motivo, per chi fosse interessato, non posso far altro che consigliare ovviamente l’acquisto dell’edizone Francese Studio Canal, che rende pieno merito e riporta alla Luce in maniera “Corretta” quest’Opera D’Arte, come all’epoca fù voluto dai suoi Creatori.
Ovviamente per quanto mi riguarda , anche in questo caso direi che l’acquisto è stato più che obbligato, DOVEROSO!!!.
Premetto che, con riluttanza, spinto solo dalla Enorme Stima che provo per questo Autentico Genio della “Settima Arte” e dalla voglia di condividere tutto ciò con voi, “Tenterò”, brevemente, di analizzare quest’Opera Immensa,mai vista prima d'ora, che quindi ho visionato "Per la prima volta anche io"…
…C’èra una volta , in un tempo lontano oramai andato perduto… un tipo di Cinema…Il Cinema, con la C Maiuscola, Cinema permeato da una “Poetica” del Minimalismo che qui raggiunge Picchi Tecnico-Analitici Avanguardistici , Cinema al cui interno vi è una accurata Analisi Psicologico-Introspettiva del “Lato” Interiore dell’Individuo, la cura maniacale del dettaglio, l’arte nell’uso del Silenzio come forma di comunicazione espressiva, temi come L’Amicizia Virile, il Tradimento, La Colpa, La Morte, vengono qui affrontati in Maniera Estremamente ed Ossessivamente Dettagliata, “Senza tralasciare nulla al Caso” (…forse solo il “Nome” dei Protagonisti…)
…Ad Opera di un Maestro-Cineasta il cui unico scopo nella vita e nella lunga (ma se vogliamo, purtroppo, anche breve… ) Carriera è stato sempre e solo il “Dominio” del mezzo Cinematografico, “Usarlo”,
si ma “Senza Farsi Usare”, (come purtroppo molto spesso accade oggi anche da chi ha promettenti ed indiscusse qualità registiche…)
e raggiungendo qui, la “Perfezione” ,…(così come il,(Le)“”Samurai”” seguiva il Bushido, per il raggiungimento della purezza interiore…)…“Il Trionfo” di una Carriera Artistica Scandita appunto da un preciso filo conduttore e da valori come L’onestà e Lealtà, verso un Cinema Vero, fatto per Passione , senza Artefatti, non per compiacere il pubblico.
…E qui Jean Pierre Melville lo fà partendo ed omaggiando il Noir Americano del Grande John Huston ,a lui Molto Caro…
…I tempi sono molto dilatati,i personaggi sono dei fuorilegge sempre contro il Sistema, spesso schivi, parlano poco, poiché nel Cinema di Melville a parlare sono i volti, gli sguardi un po’ come il Western a noi più caro e “Vicino”.
…Ma il vero Fulcro di quest’Opera ricca di Simbologie è il Destino , un Destino Beffardo , già inspiegabilmente ed inesorabilmente Scritto, in cui Melville qui, in tal senso, ci lancia dei chiari segnali.
…Il Cerchio Rosso, può essere (ed raffigurato) dalla Biglia Rossa di un biliardo che incontriamo in una delle primissime sequenze, la linea di quel Cerchio del destino , portera Corey ad “Inciampare” casualmente in quello di Vogel , in una delle più belle sequenze che io abbia mai visto che racchiudono in se tutta l’essenza del Cinema Melvilliano e chiaramente della Storia del Cinema.
L’intesa fra i due sarà immediata, così come il forte e Virile legame che si creerà in seguito.
Lo sguardo di Delon , come sempre è Granitico , Glaciale , così come le ambientazioni che lo circondano , fredde, ghiacciate, ad affiancarlo c’è uno Straordinario Volontè , forse il più Grandie Attore che l’Italia abbia mai avuto il Privilegio e l’Onore di avere…senza dimenticare il Grandissimo Montand e l’ultima , perfetta e purtroppo Sofferta prova Attoriale del grande Bourvil , sempre poco considerato in Patria …che qui da davvero il meglio di sé, ma che purtroppo poche settimane dopo la fine delle riprese, ci lascerà.
La Meravigliosa fotografia di Decae, volutamente desaturata, una sorta di Bianco-Nero a Colori e grazie a questo Geniale tocco di stile, che in seguito in molti imiteranno, ne gioveranno soprattutto le ambientazioni notturne che perdono le dominanti grige ma acquistano delle splendide atmosfere grazie alle tonalità di Blu,lasciando naturalmente il rosso acceso della rosa e delle biglie.
Anche la musica qui raramente utilizzata lascia lo spazio ai lunghi silenzi scanditi a volte solo dagli effetti sonori,
(come la lunga Bellissima,“Muta”, sequenza della rapina), ed ancora delicati e brevi stacchi Jazzistici.
…il voler raggiungere addirittura il numero
massimo di situazioni Possibili (19), in cui racchiudere l’Essenza Della parola “Noir”, in un’unica Opera, riuscendoci e raggiungendo l’Apice, L’Illuminazione di Buddha , il “Nirvana”…
e da qui continuare fino a chiudere,
“Le Cercle”
“Le Cercle Rouge”…
“”Buddha prese un pezzo di gesso rosso, tracciò un cerchio e disse:
Se è scritto che due uomini, anche se non si conoscono, debbono un giorno incontrarsi, può accadere loro qualsiasi cosa e possono seguire strade diverse, ma al giorno stabilito, ineluttabilmente, essi si ritroveranno in questo "CERCHIO ROSSO"...””
(Jean Pierre Melville - Le Cercle Rouge, 1970)
All’epoca dell’uscita il Film fu considerato poco più che un Debole , mal riuscito, ultimo lascito di un Grande Cineasta oramai alla deriva, inutile dire che si sbagliavano veramente di grosso, fortunatamente in seguito rivalutato, studiato “Emulato”, soprattutto dal cinema orientale.
In tal senso, come non Citare il Grande Maestro Johnnie To , che grazie ad uno Straordinario Talento , ha preso spunto dal Cinema Di Melville , ed Omaggiandolo in continuazione, creando Opere di Elevata Qualità Tecnico-Artistica e perdonatemi, citando ancora un breve scambio fra DE NIRO & VOIGHT!!!... del grande Mann (…ma quanto e ingamba quà…ma quanto è ingamba là…”Ma quanto è ingamba lui ad averlo Capito”…) chissà quante volte il Maestro avrà Studiato L’Opera di Melville, prima di girare quel Capolavoro Unico che è “HEAT”!!...
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