Citazione:
Originariamente inviato da Andrea Manuti
... i partecipanti alla inaugurazione della show room di Alberto Andreoli a Bologna, ieri, sabato 19, che sono venuti anche per vedere una conversazione sull'uso di un colorimetro.
Posto questo messaggio su AVForum e AFDigitale, in quanto parecchie persone presenti a Bologna sono frequentatori abituali di ambedue i luoghi virtuali.
Chiedo scusa perché ho presentato una cosa che faceva schifo ed indegna di un livello almeno accettabile: in altri termini ho fatto perdere a tutti gli intervenuti tempo e soldi. Gli spostamenti, purtroppo, non sono gratis, ed il tempo è una delle risorse più preziose che abbiamo.
Brevemente i fatti: uno (io) viene chiamato a presentare un sistema di calibrazione basato sull'uso di un colorimetro, fatto con il quale sta sbomballando da tempo tutta la comunità videofila (compratevelo perché migliora le prestazioni dell'80%, non potete farne a meno, e via dicendo).
La gente arriva alla Home Cinema Design, ed oltre a trovare un ambiente straordinario, raffinato e traboccante lusso e tecnologia, pensa di trovare il meglio di quanto la stessa tecnologia possa offire.
Trova in realtà un proiettore (Barco Cine 9) con una geometria, convergenza, messa a fuoco ed astigmatismo sulle quali è meglio stendere un velo pietoso.
Trova lo stesso proiettore con una marcata dominante magenta.
Trova un deficiente (sarei io) che si arrabatta per cercare di sistemarlo alla bell'e meglio, dicendo sostanzialmente "Vi dovete fidare perché ve lo dico io".
Vede un risultato che fa pena, prima, durante e dopo.
Mi vergogno di questa cosa.
Per quanto abbia avvisato all'inizio della riunione che il Cine 9 non era stato tarato come avevo richiesto (se devo parlare di colorimetria, mi aspetto che geometria, convergenza, fuoco ed astigmatismo siano TOTALMENTE perfetti), non c'era UN banco a disposizione.
Fino alle 7:30 della mattina di sabato (a partire dalle 2:30 AM...) ho "cercato" io di fare una taratura, incappando anche in un baco della scheda Holo3D, che mi ha fatto fare un settaggio in 4:3 con un anamorfico inscritto, cosa che io aborro. Il commento di mio figlio Federico, 10 anni: "Papi, si vedevano tutte le righine...". E se se ne è accorto lui, a 960p, immagino gli altri...
Ho cominciato ad usare il colorimetro alle 3 meno 5, con già parecchi di voi dentro alla show-room, con un livello di nervosismo (mio, che sono calmo di natura, grazie a Dio) che raggiungeva il parossismo.
Voi potreste chiedere: ma se avevi il colorimetro, perché non lo hai sistemato per bene? Per il semplice fatto che il processo di calibrazione di una macchina è una operazione che richiede un sacco di tempo, non certo un'oretta scarsa. Ci vuole pazienza e tempo, che certo non sono le caratteristiche di una inaugurazione. Bisogna sapere dove partire e dove si vuole arrivare, per fare una qualunqe presentazione, ed io non ho avuto assolutamente il tempo per far vedere niente di ciò.
Ho cercato di ripetere più volte che lo stato del proiettore era MOLTO lontano dal suo limite, ma il mio cruccio è di avere dato a tutti una bella manifestazione di incompetenza.
Non posso che ringraziare Nerio Giacomini della SIM2, presente all'incontro, che ha dimostrato la solita conoscenza enciclopedica (è un mito fuori discussione) e signorilità, dando un suo contributo tecnico che credo sia stata la cosa più apprezzata di tutto l'intervento.
Ovviamente voglio anche ringraziare Alberto Andreoli per la straordinaria ospitalità, la bellezza della show-room, la profusione davvero esorbitante di mezzi ed apparecchiature da sogno per noi appassionati, ma anche per ricordargli amichevolmente che per guardare un tritubo bisogna tararlo con un po' di pazienza, prima... ;) ;) ;)
Carissimo Andrea,