10 scene A/V di riferimento 10 e non se ne parli più :D
Nel thread di commenti al cine del grande AirGigio (che ho avuto il piacere di conoscere) si rappresenta per l'ennesima volta l'interessante discussione mai sopita sulla ricerca della qualità totale, su come rilevarla e su come percepirla. Non è una critica anzi, per quanto trito l'argomento salta sempre fuori qualche nuovo spunto interessante di riflessione.
Dal basso della mia esperienza mi stupisco però di come, nella ricchezza di opinioni e riflessioni, non si spenda qualche parola riguardo alla eterogeneità della qualità del materiale A/V sul mercato, sugli errori/approssimazioni fatte in fase di encoding/premaster e su come anche questo influisca sul risultato finale. Ovvero tutto quello che c'è a monte del tuo impegno e sforzo personale nell'avventura audiovisiva.
Magari ti senti in colpa per un'inefficienza della resa dando per scontato che sia un problema tuo e no di una cazzata postproduttiva di chi ha fatto il BR, accade anche questo.
Tra l'opera finale del regista e quello che arriva a casa tua ci sta in mezzo il lavoro di chi ha fatto l'encoding audiovideo e la cura con cui è stato fatto il processo. Un lavoro che può essere fatto a regola o accaxxo a seconda di chi sta ai comandi, che ha a disposizione un miliardo di parametri e modalità di encoding per rendere al meglio il materiale di partenza e quello di uscita. Nella migliore delle ipotesi il lavoro del professionista.. NON SI PERCEPISCE :D Triste ma vero che il massimo risultato del lavoro di chi postproduce ed encoda sia quando NON HA ALCUN INFLUSSO sul materiale di partenza.
Nell'esperienza quotidiana, metti su N titoli e spesso trovi N^2 incongruenze ed errori più o meno plateali un po' per colpa e un po' per dolo del committente che non da il tempo di fare le cose per bene.
Chiunque può constatare quanto influisca questo passaggio anche solo switchando tra le varie tracce audio all'interno dello stesso titolo... caso strano quello in inglese è sempre la più "impressive" anche a parità di formato e codifica.
Bitrate distribuito accavolo, colori forzati, grana e dominanti che non si capisce se sono artisticamente volute o maldestramente casuali, centrali intubati, LFE troppo o troppo poco presenti, surround assenti, dinamiche troppo o troppo poco esaltate, volumi imprevedibili, mixaggi improbabili che necessitano continui aggiustamenti da parte dell'utente finale che percepisce che "qualcosa non va" e cerca di rimediare.
Direte "un impianto perfettamente tarato non necessita aggiustamenti di alcun tipo".. siamo sicuri sicuri sicuri che il setup del "buon padre di famiglia" possa prescindere dalla qualità della fonte e che nemmeno sul volume si debba agire una volta settato tutto per benino, pena il taglio delle manine per blafemia? :D
Ora, nella disperata ricerca del massimo ottenibile dal TUO impianto sic stantibus rebus (più o meno lo scopo di tutti noi ai vari livelli ovviamente) lasciando perdere le eventuali evoluzioni potenziali ed upgrade, come ce la caviamo QUI E ORA con questa eterogeneità di materiale di partenza per tutte le varie elucubrazioni audiovideo qualitative?
O qualcuno si accontenta del perfetto responso delle misurazioni strumentali fatte su griglie e barre dei colori o su una rampa da 20 a 20 KHz quando poi il risultato finale ha a che fare con una girandola di titoli con caratteristiche A/V del tutto disomogenee?
Un settaggio ad hoc per ogni film è improponibile, ecco dunque la solita croce del COMPROMESSO che ci rattrista tutti quanti.
Allora almeno per la soddisfazione personale di fare quanti meno compromessi possibili senza dover correre dietro agli arbitri dei post-produttori vogliamo buttare già un protocollo condiviso di titoli più o meno certificabili come REFERENCE ?
Si sa che in genere le "scene clou" da usare per testare la messa a punto di un certo impianto sono più o meno le solite prese dai soliti film ma, specie per i neofiti, se buttassimo giù una lista di 10 clip 10 che non puoi non testare per valutare un impianto sarebbe una sciocchezza? L'ha già fatto qualcuno? Vogliamo istituzionalizzare la cosa in apposito thread per il bene di tutti?
Proposte che vengono dalla base: fai la tua lista delle 10 scene che non si può non passare per testare la qualità di un setup A/V homecinematografico motivandone la scelta e specificando cosa quella scena in particolare è utile per vallutare: es. dettaglio, contrasto, fluidità, presenza surround, parlato, stress test dell'iris dinamico, gamma di sfumatore in alto o in basso del range, dinamica audio etc... chi più ne percepisce più ne metta :D
Ci ragiono un attimo e poi propongo anche io la mia TOP TEN con annesse motivazioni. Facciamola una volta per tutte questa benedetta lista :D