Speculazioni tecniche sul mondo dell'Hi-FI
Ciao a tutti,
Non so se è la sezione più adeguata per postare questa mia riflessione, ma io ci provo.
Sono uno studente di Ing. Biomedica, e forse la mia formazione(abbastanza ad ampio raggio) mi ha portato a pormi alcune domande sul mondo dell'hi-fi... Stavo riflettendo l'altro giorno guardando le lucine sul mio dac(un dac-magic) sul perchè un segnale audio dovrebbe essere campionato a 192 khz. A meno che non abbia capito qualcosa su cosa faccia il mio bel dac, non capisco a cosa serva spingersi così in alto col campionamento.
Per il th di shannon sul campionamento, un frequenza di campionameno pari al doppio della frequenza massima presente nel segnale permette la riproduzione perfetta del segnale di partenza. Questo viene usato e sfruttato in campio biomedicale, campo dove NON SI PUO' sbagliare. Mi spiego meglio, se uso una frequenza di campionamento troppo bassa per un segnale audio e lo sento male, non rischio di morirci; ma se sbaglio a filtrare e campionare un segnale ECG, potrei uccidere il povero sfortunato su cui ho scoperto il mio errore.
Una seconda considerazione la volvevo fare sugli mp3. Per qual motivo dovrebbero avere una resa "diversa " da un file flac? L'orecchio umano mi pare arrivi fino a 22khz, quindi un segnale audio "non compresso" o uno sottocampionato a 44001 hz dovrebbero essere lòa stessa cosa per un ascoltatore...
Mentre dal punto di vista ingegneristico queste cose mi sono più o meno chiare(frequenze, campionamenti, filtraggi), dal punto di vista hi-fi non le ho mai studiarte qyuindi magari sto prendendo una sonora cantonata, può essere.
Questo "misticismo" intorno alla tecnologia hi-fi però DEVE essere sfatato, dato che più che misticismo mi sembra un marketing che affonda le sue radici nella generale ignoranza dell'utenza(dal punto di vista puramente tecnico, non so quanti di voi abbiamo dato esami di elettrotecnica, elaborazione di segnale, elettronica, strumentazione etc)...