Alcune definizioni che mi sfuggono: un aiuto per favore?
Sto cercando di farmi largo tra le diverse caratteristiche tecniche dei finali e volevo capirci qualcosa di più.
In particolare, guardavo il catalogo AM Audio e vedevo che vengono descritti (e pertanto chiederei se qualcuno mi spiega cosa significa):
Finale in Classe A / Alta Corrente
Dual Mono / Stereo / Bilanciato
Senza controreazione Out/in
Grazie mille a chi condividerà con me le sue conoscenze di base
Re: Alcune definizioni che mi sfuggono: un aiuto per favore?
Citazione:
Ninja ha scritto:
Sto cercando di farmi largo tra le diverse caratteristiche tecniche dei finali e volevo capirci qualcosa di più.
In particolare, guardavo il catalogo AM Audio e vedevo che vengono descritti (e pertanto chiederei se qualcuno mi spiega cosa significa):
Finale in Classe A / Alta Corrente
Dual Mono / Stereo / Bilanciato
Senza controreazione Out/in
Grazie mille a chi condividerà con me le sue conoscenze di base
Allora Paolo, se hai voglia di sorbirti un po di teoria, puoi leggere con calma qui :
http://www.itivolta.pa.it/Analogica/...%20potenza.htm
In parole povere, un amplificatore in classe A e' quello piu' pregiato e performante, ma con il rendimento piu' basso, la corrente scorre sempre nei transistor di potenza, anche in assenza di segnale e quindi la dissipazione e' molto alta, per questo gli amplificatori di questo tipo hanno dissipatori enormemente dimensionati e potenze in genere molto minori dei normali amplificatori in classe B e AB ( e costi alquanto maggiori ).
Ovviamente dove ci sono in gioco basse potenze ( come nei pre o in piccoli ampli di potenza tipo quelli per cuffie ) si usa con profitto e senza problemi la classe A.
La classe B, invece ad un alto rendimento unisce anche distorsioni maggiori, quindi praticamente quasi sempre si ricorre ad una via di mezzo ( classe AB ) che ad un buon rendimento avvicina le performance della classe A.
Esistono ovviamente ampli in classe AB con correnti di riposo piu' elevate di altri ( te ne accorgi perche' anche senza segnale pur non scaldando come un classe A scaldicchiano abbastanza, tipo i miei Rotel ) e che garantiscono un funzionamento in classe A fino ad un certo punto ( ad esempio alcuni ampli da 200W nominali, funzionano in classe A fino 10W, altri fino a 20W etc etc ).
La classe C ancora peggiore non viene usata in campo audio ma in radiofrequenza, mentre le classi D e seguenti si riferiscono ad amplificatori digitali, di cui si comincia a parlare diffusamente in questi ultimi tempi e sono un discorso completamente differente.
DUAL MONO invece significa che pur essendoci due canali in un case, circuitalmente e' come fossero due apparecchi mono completamente separati ed indipendenti, senza dubbio e' una garanzia di ottimo dimensionamento di tutti gli stadi, dal trasformatore, fino ai finali.
La controreazione: per avere un amplificatore piu' stabile, ossia refrattario ad entrare in oscillazione ( che ne significherebbe la distruzione immediata ) si usa riportare all'ingresso una piccola parte del segnale in uscita, ottenendo cosi' virtualmente una correzione ( controreazione negativa ).
Se il circuito e' molto curato, se ne potrebbe anche fare a meno ( e qualcuno lo fa anche vantandosene, ma avrai pur sempre un circuito molto piu' critico da progettare e quindi costoso da realizzarsi ); se usata con dovizia la controreazione, quel tanto che basta e nel modo giusto in un ampli, questo funziona benissimo e senza problemi ( questi sono la stragrande maggioranza degli ampli in commercio ).
Sono spiegazioni un po alla buona, ma spero ti abbiano chiarito un po le idee.
Se hai altri dubbi richieste chiedi pure.
Saluti
Marco
Re: Re: Ferma il treno !!!
Citazione:
Microfast ha scritto:
C'e' bisogno di chiederlo ?
Saluti
Marco
Beh... l'educazione prima di tutto.
Comunque grazie ! ;)
Mandi!
Alberto :cool: