Una serata a Ronciglione... con Sorpresona
Scrivo queste note con quasi una settimana di ritardo, ma gli impegni di lavoro mi hanno massacrato in quest'ultimo periodo. :mad: :mad:
Comunque, a pochi giorni dalla visita a Terni, mi sono preparato a dare pan per focaccia al caro Massimo (m.tonetti), andando a trovarlo in quel di Ronciglione.
Iacopo non è potuto venire, ma in compenso ho avuto il piacere di conoscere Sergio (sergicchio).
OT on
La serata si è preannunciata gradevole ancor prima di incontrarci, infatti per quegli strani giochi del tempo, mi sono ritrovato sulla strada che porta a Ronciglione da Viterbo e dopo poche curve ho riconosciuto luoghi che mi riportavano ad una lontana, piacevolissima storia di tanti anni fa con una ragazza veramente splendida....
OT off
ma torniamo al tema della serata; in attesa di Sergio, mi sono subito fiondato nella stanza dedicata all'audio del buon Massimo, pronto a "vendicarmi" dell'ascolto di Venerdì scorso a casa mia... e vendetta è stata!!!!!
Infatti, come peraltro già intuito per le considerazioni sul suono del mio impianto, l'impianto di Massimo ha una impostazione "filosofica" diametralmente opposta: lui tutto valvolare e tutto Klimo io tutto stato solido e tutto AM-audio; lui diffusori da stand abbastanza piccoli, io grandi pesantissimi diffusori a torre; lui (e qui beato lui) stanza pesantemente trattata, io stanza non trattata anche se tutte le contropareti sono di cartongesso.
Ma passiamo alle considerazioni d'ascolto:
La prima cosa che balza alle orecchie è una grande trasparenza ed un grande microdettaglio, un basso veloce (anche se poco dinamico) e molto frenato.
Ma balzano agli occhi anche l'assenza di coinvolgimento "dinamico" (il colpo allo stomaco) sia con il rock che con la grande orchestra, mentre col jazz acustico i risultati sono alterni: grande con le voci femminili e con gli strumenti a fiato più dolci, poco coinvolgente con tamburi e soprattutto con il contrabbasso.
La cosa però più evidente (e poco attraente) è una scena veramente molto stretta e poco profonda, che mi assicura Massimo, dipenda completamente dalla sorgente.
Proprio la sorgente comunque (un philips 963) è decisamente il componente più fuori luogo rispetto ad un impanto comunque di altissimo livello. Sono pertanto persuaso che con un lettore di ben altro livello (Electrocompaniet, Gryphon) sarebbe proprio un'altra musica.
Il giudizio definitivo è quindi rimandato a quando l'impianto sarà pienamente completato; per ora posso ribadire il diverso approccio alla musica (generi e tipo di suono) di Massimo, che comunque possiede un impianto con un suono estremamente raffinato.
Passati all'impianto HT (e qui Sergio è fianlmente arrivato), sono rimasto strabiliato dal DLP Plus Piano: un "modesto" 800x600 che, complice un settaggio PERFETTO (non mi è mai capitato su macchine DLP, se non lo stratosferico e costosissimo Marantz) ha offerto un dettaglio esagerato.
Lo pilotava un HTPC di grande qualità anche estetica. Insomma una meraviglia (ma me lo sarei dovuto aspettare, vista la competenza manifestata a casa mia nel settare il TW200), se il vpr fosse stato nascosto avrei pensato a DMD e costi di altro livello.
Ma le sorprese non sono finite!!!! Infatti, nella taverna, futura sala HT di Massimo, era presente un mostro, penso il classico affare della vita... Ma su questo Massimo ha imposto il più assoluto riserbo.
Finisco qui, ringraziando Massimo per l'ospitalità e Sergio per la simpatia e la cordialità, che hanno reso la serata di Ronciglione veramente molto piacevole.
Buona visione a tutti.
Re: Una serata a Ronciglione... con Sorpresona
Citazione:
maurocip ha scritto:
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La cosa però più evidente (e poco attraente) è una scena veramente molto stretta e poco profonda, che mi assicura Massimo, dipenda completamente dalla sorgente.
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Raccontavo a Mauro che dopo aver avuto a casa mia per un giorno intero l'accoppiata Gryphon Mikado e Burmester 001 non sono riuscito ad ascoltare musica per almeno tre giorni. Il confronto con il mio Philips era schiacciante. Articolazione, bilanciamento tonale, scena sonora, ... Mi sono consolato con una scorpacciata di SACD. Devo dire che con questo tipo di supporti il 963SA si comporta egregiamente. Ho avuto modo di fare confronti con Marantz SA17S1 e Micromega Reference.
Citazione:
maurocip ha scritto:
...
La prima cosa che balza alle orecchie è una grande trasparenza ed un grande microdettaglio, un basso veloce (anche se poco dinamico) e molto frenato.
Ma balzano agli occhi anche l'assenza di coinvolgimento "dinamico" (il colpo allo stomaco) sia con il rock che con la grande orchestra, mentre col jazz acustico i risultati sono alterni: grande con le voci femminili e con gli strumenti a fiato più dolci, poco coinvolgente con tamburi e soprattutto con il contrabbasso.
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La questione della scarsa dinamica e' legata specificatamente al tipo di diffusori. Non si puo' pretendere oltre da questi splendidi Sonus Faber Cremona Auditor. A suo tempo li ho preferiti anche alle Cremona grandi. La mia stanza e' infatti molto piccola.
Sulla storia del contrabbasso non sono d'accordo. Io uso "Way Out West" di Sonny Rollins come riferimento. Lo strumento e' ottimamente posizionato e presente. Ho sentito questo disco in impianti ben piu' blasonati e devo dire che nel mio impianto mi soddisfa pienamente.
Forse lo definisci poco coinvolgente perche' sei abituato ad ascoltare con casse che scendono molto piu' in basso. Le Cremona Auditor hanno una risposta in frequenza 46 Hz - 40 kHz !
Ciao e a presto
MASSIMO