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Aiuto diritto di recesso
Buon giorno a tutti,
vorei poter ricevere un aiuto per quanto concerne il diritto di recesso.. ho acquistato via internet il 30/09 ed il 01/10 ( ieri) mi è arrivato il telvisore , ma adesso devo essere onesto sono molto deluso dalla qualità e vorrei esercitare il diritto di recesso.
La mie domande sono le seguenti:
1) Posso esercitarlo anche se il tv è funzionante ... è solo che non mi piace come si vede?
2) Ho chiaramente disimballato ed apeto il cartone ( anche se conservo tutto in ottimo stato) per accenere il tv e verificarne ii funzionamento, posso ancora esercitare il diritto di recesso.. anche perchè sul sito del venditore c'è scritto:
" Nel Caso in cui il Contratto abbia per oggetto la fornitura di Prodotti, il diritto di recesso verrà approvato solo se gli involucri originali d imballo non siano stati aperti e non sia stata rimossa o danneggiata alcuna etichetta attestante l integrità del prodotto. "
Mi potete dare un supporto, grazie
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1)si, anche se ti sei solo pentito
2)no, non dovevi aprirlo..una volta aperto si può solo ricorrere alla garanzia legale per difetto di conformità (cerca su internet garanzia legale)
non rientri neanche nel caso dubbio (quello dove si deve andare dall'avvocato e fare causa sperando in una interpretazione della legge favorevole)...perchè esistono delle eccezioni specifiche...una delle quali nega il diritto di recesso per:
"fornitura di prodotti audiovisivi o di software informatici sigillati", aperti dal consumatore...
per una spiegazione semplificata dai uno sguardo qui:
http://www.tomshw.it/business.php?guide=20090610
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Citazione:
Originariamente scritto da shoalebay
2) Ho chiaramente disimballato ed apeto il cartone ( anche se conservo tutto in ottimo stato) per accenere il tv e verificarne ii funzionamento, posso ancora esercitare il diritto di recesso.. anche perchè sul sito del venditore c'è scritto:
" Nel Caso in cui il Contratto abbia per oggetto la fornitura di Prodotti, il diritto di recesso verrà approvato solo se gli involucri originali d imballo non siano stati aperti e non sia stata rimossa o danneggiata alcuna etichetta attestante l integrità del prodotto. "
Il venditore può scrivere quello che vuole, ma la legge dice una cosa diversa (DL 206/05)
http://www.parlamento.it/parlam/legg...he/05206dl.htm
Citazione:
Per i contratti riguardanti la vendita di beni, qualora vi sia stata la consegna della merce, la sostanziale integrita' del bene da restituire e' condizione essenziale per l'esercizio del diritto di recesso. E' comunque sufficiente che il bene sia restituito in normale stato di conservazione, in quanto sia stato custodito ed eventualmente adoperato con l'uso della normale diligenza.
L'eccezione che il diritto di recesso non si applica ai prodotti audiovisivi e software sigillati e aperti dal consumatore è vera, ma NON riguarda gli *apparecchi* audiovisivi, ma solo il software audiovisivo e informatico. In pratica, i DVD, i Blu-ray, i videogiochi, etc. Ovviamente, non puoi guardarti un film, e poi chiedere il recesso perchè non t'è piaciuto...
Per cui, puoi benissimo aprire la confezione a provare il prodotto, ed esercitare ancora il recesso. Purchè, ovviamente, il prodotto lo restituisci in buone condizioni, e non distruggi gli imballi originali.
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a dire il vero l'accezione "prodotti" audiovisivi è più ampia di semplice software...
il diritto di recesso nasce come tutela del consumatore dall'effetto sorpresa...
l'effetto sorpresa si ha nei contratti a distanza e più in generale fuori dai locali commerciali..
consiste nel prendere alla sprovvista il consumatore...che non ha tutte le informazioni necessarie e al quale si dà del tempo per riflettere...
l'apertura di un televisore, oltre a rientrare nella formulazione della norma (interpretazione letterale da dizionario italiano) come eccezione (e poco importa che alcuni ne diano interpretazione favorevole al consumatore perchè l'articolo 14 delle preleggi parla chiaro), causerebbe esclusione del diritto anche qualora fosse accettata la domanda da parte del giudice (cioè qualora la giurisprudenza interpretasse "prodotti" in manira restrittiva..quindi come solo software) e ne spiego i motivi:
1)informativa idonea data dal venditore (specifica inoltre proprio di non aprire la confezione)
2)scatola indicante il contenuto (tutti i display hanno scatole con indicazioni precise del contenuto)
3)danno eccessivo al venditore che non ha offerto alcun "diritto di prova" o "vendita a campione"
4)utilizzo del bene e inidoneità non legata alle specifiche tecniche del prodotto (ossia non lo cambi perchè te lo aspettavi di ferro ed è di plastica.. e nessuno ti ha mai garantito che si vede bene, ma ti hanno solo fornito informazioni tecniche)
l'interpretazione a favore del consumatore si ha nei casi dubbi o di mancanza di informazioni appropriate/necessaria...in questo caso non c'è nessuna delle due cose..in concomitanza alla buonafede del venditore..
ps-le motivazioni della restituzione, benchè non richieste dalla legge, diventano fondamentali se entrano in rapporto con la corretta informativa...di cui al punto 4..
pps-l'unica via d'uscita vincente sarebbe che il nostro amico trovasse una falla informativa....
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Grazie 1000 delle dettagliate informazioni.
Da quanto ho capito il problema non è di semplice soluzione, in particolare perchè l'accezione dei prodrotti audovisi è molto generico , anche se realmente mi sembra che il vero problema debba essere sui bluray e dvd .
partendo dal presupposto che non vorrei andare a sconodare legali e quant'altro, cosa mi consigliate di fare?
1) Desisto 2) invio comunque la raccomandata a.r e vedo cosa succede 3) lo vendo su ebay?
Grazie ancora
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non è facile perchè, come vedi, rientri in un buco legislativo..o meglio in una situazione di libera interpretazione, la quale comunque da mia esperienza, non depone a tuo favore...
scomodare un legale sarebbe l'unica possibilità di venirne fuori...magari trovando qualche carenza informativa e ottenendo una risoluzione contrattuale, o al limite cercando di dimostrare la tua buonafede (che vuol dire che devi dimostrare di essere stato "sorpreso"...)
detto questo però io come prima cosa manderei una raccomandata...ci proverei insomma, e magari anche con toni "autoritari";)
questo perchè magari loro qualche torto lo hanno...e magari lo sanno anche..quindi può essere che ti vengano incontro...o più semplicemente che si sbaglino (cosa remota)...
ps-se non sono indiscreto posso chiederti che televisore è e perchè ne sei deluso?
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Citazione:
Originariamente scritto da Nicholas Berg
pps-l'unica via d'uscita vincente sarebbe che il nostro amico trovasse una falla informativa....
E questo è esattamente il caso: leggi bene cosa scrive il venditore:
Citazione:
"Nel Caso in cui il Contratto abbia per oggetto la fornitura di Prodotti, il diritto di recesso verrà approvato solo se gli involucri originali d imballo non siano stati aperti e non sia stata rimossa o danneggiata alcuna etichetta attestante l'integrità del prodotto. "
Notato ? Manca l'aggettivo "audiovisivi" dopo la voce "Prodotti", quindi il venditore, di testa sua, ha cambiato la terminologia della legge a suo vantaggio creando, appunto, una falla informativa, visto che non posso sapere se quello che c'è scritto sul sito è sbagliato in toto, perchè non permette il recesso a scatola aperta per NESSUN tipo di prodotto, oppure sta solo suggerendo l'eventuale interpretazione più restrittiva della legge, cioè che "Prodotti audiovisivi", si intenda anche hardware audiovisivo.
Intepretazione che comunque non mi pare corrisponda allo spirito della legge, visto che i "prodotti audiovisivi" vengono elencati assieme a software e nei paragrafi vicini a riviste e giornali, cioè tutte tipologie dove c'è anche di mezzo il diritto d'autore.
Se per "prodotti audiovisivi", si intendesse qualsiasi apparecchio che visualizza immagini e produce suoni, praticamente qualsiasi oggetto di elettronica, dal PC al palmare, dal tv al lettore dvd alla videocamera, ma anche navigatori satellitari, cellulari intelligenti, praticamente la maggioranza dell'elettronica di consumo, sarebbero esclusi dal diritto di recesso, e non mi pare che sia questa l'intenzione della legge.
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Innanzitutto, lo hai acquistato in Italia o all'estero? perchè se fosse all'estero in quel caso vale la legislazione dello stato dove applicato o eventuale normativa della comunità europea, sicuramente all'estero sarebbe più difficile esercitare i propri diritti ed in quel caso la cosa migliore da fare è insistere ma mi sembrerebbe superfluo ricorrere ad un legale.
Se il negozio on line ha sede in Italia, in quel caso invia raccomandata a.r. ma precedi l'invio della raccomandata con un fax di cui devi conservare la ricevuta dell'invio ed eventualmente segnala la cosa anche con una mail. Se rispondono picche minacciali dicendo che ti rivolgerai ad un legale e gli addebiterai ogni spesa relativa.
Comunque sia ogni postilla contrattuale apposta se illegittima non ha alcun valore, pertanto può sostenere quello che vuole ma la normativa a riguardo sostiene che è obbligato a cambiare il tuo tv, anche se il contratto dice il contrario
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mmm...
considera che l'inesattezza deve essere sostanziale...cioè deve essere tale che il cliente "non avrebbe compiuto l'acquisto"....o deve riguardare la corretta informazione sul diritto di recesso (con solo l'allungamento dei termini)...
mi sembra un pò forzato perchè magari il negozio vende solo materiale "audiovisivo"....cioè io non me la giocherei qui...
andiamo sul discorso interpretazione.....
un giudice come prima cosa legge il testo di legge e ne interpreta il significato letteralmente...
"prodotti" vuol dire "prodotti", non "una branca di prodotti"...
poi passa all'interpretazione sistematica e assiologica...e la posizione del testo non è tanto rilevante da restringere il significato del testo..e alla luce del danno al venditore, non lo è neanche da dare un diritto d'uso...
una interpretazione così restrittiva finirebbe per diventare interpretazione abrogativa...e non che non se ne faccia uso nel nostro sistema, ma è davvero forzata...
facciamo finta che passi questa interpretazione:
nota la scelta delle parole...scelta alla bisogna dal venditore per rincarare la dose su una eventuale interpretazione...un giudice vedrà che il venditore ha per tempo correttamente informato il compratore che avrà aperto la confezione sapendo a cosa andava incontro...quindi mette il venditore automaticamente in buona fede per comportamento corretto...
poi considera il danno che fai al venditore su prodotti così costosi (si ritrova un prodotto aperto che non può più rivendere per nuovo)..
un venditore in buona fede si trova a dare un diritto di prova...questo crea uno svantaggio fin troppo notevole dalla sua parte...
per questo dico che anche un giudice lo interpretasse in maniera restrittiva (data la posizione nel testo che come dici tu sembra restringere il campo), non potrebbe punire la buona fede del venditore ove il compratore sia stato correttamente e ripetutamente informato dell'acquisto che stava facendo...
la legge non vuole tutelare il compratore sempre e comunque (non è questo lo spirito), ma solo tutelare la sua posizione che è più debole, soprattutto in virtù del fatto che non compra in negozio, quindi non si può fare una idea di chi sia il venditore o del prodotto che si acquista..
il recesso serve per l'effetto sorpresa...effetto sorpresa non vuol dire possibilità di prova...
serve per impedire che un soggetto compri una cosa che prima non ha visto (o meglio di cui non ha avuto un quadro informativo completo)...ma visto non vuol dire vista aperta e funzionante, ma vista come la vedrebbe in un negozio fisico, cioè probabilmente nel suo imballo originale (non tutti i negozi fisici permettono di aprire la merce)...
spiegandomi meglio, il tuo ragionamento è corretto (che si ha quasi una esclusione di questo diritto), ma il punto è che se inverti le posizioni, il danno al venditore sarebbe tale da danneggiare lui in maniera esponenziale e l'intero settore economico...infatti si tradurrebbe in un:
"nei contratti a distanza (o meglio fuori dai locali commerciali) chiunque compra un televisore può provarlo per 10 giorni a patto di non danneggiare la scatole in maniera evidente..."
si parla di interpretazione della legge, ma non vedo proprio come, ipotizzando anche che venga usata quella restrittiva, il nostro amico possa essere in buona fede a tal punto da creare questo danno economico al venditore (che in partenza è certamente in buona fede)...
@Marco00 la normativa sul recesso è di derivazione Comunitaria... e il punto è proprio capire quello che dice la legge...del contratto non importa a nessuno, salvo che non aggiunga diritti al consumatore;)
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Citazione:
Originariamente scritto da Nicholas Berg
@Marco00 la normativa sul recesso è di derivazione Comunitaria;)
Si ma la mia affermazione "eventualmente la normativa della comunità europea" stava a significare che, non sapendo dove il tv è stato acquistato, valga la normativa europea qualora questo sia stato acquistato in Italia o nel resto dell'Europa, ma non se è stato acquistato da uno store statunitense.
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non ricordo come funziona in ambito internazionale (anzi se qualcuno lo sa mi rinfreschi la memoria...non mi è mai capitato..e, nel mio caso, è talmente teorico che neanche mi metto a cercare :p ), ma in linea di massima per vendere in europa serve dare le stesse garanzie...
siamo comunque nel puramente teorico perchè non credo che il nostro amico abbia comprato un televisore negli USA...:)
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In ambito internazionale (extra CE) fa fede quella parte di diritto molto poco codificato o addirittura non codificato, che è il diritto internazionale, in cui esistono leggi e normative solo se approvate da entrambe le nazioni, ma dubito che siano disciplinate nel dettaglio situazioni di questo tipo, relative all'acquisto di prodotti, e, anche se fosse, ogni tentativo di conciliazione, amichevole o meno, sarebbe inutile ed oltremodo costoso.
Anche io credo che sia stato acquistato in Europa, anzi in Italia, dove il diritto di recesso su un tv esiste. Quindi direi che è il caso di farlo valere.
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Salve e grazie ancora per le risposte, Il negozio via internet ha sede in Italia e la garanzia è Italiana.
per quanto attiene al recesso, penso di inviare un fax , seguito da raccomandata e vedrò cosa accade.
E' pur vero comunque che il venditore ha cambiato di testa sua lo scritto della legge omettendo " prodotti audovisi"!!!
Per Nicholas Berg .. sulla marca ti rispondo in MP.
grazie
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io sposo l'interpretazione di Gattapuffina in merito al concetto di prodotto audiovisivo (ovvero prodotto audio e/o video, che niente ha a che vedere con la categoria che noi siamo soliti definire audio/video).
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Citazione:
Originariamente scritto da Nicholas Berg
spiegandomi meglio, il tuo ragionamento è corretto (che si ha quasi una esclusione di questo diritto), ma il punto è che se inverti le posizioni, il danno al venditore sarebbe tale da danneggiare lui in maniera esponenziale e l'intero settore economico...
Se il principio è di non danneggiare il rivenditore o il settore economico, allora dovevano inserire parametri diversi per limitare i "danni" ( ad esempio, permettere l'applicazione di un "restocking fee", che copra i costi del reimballo), e non eliminare un intero settore, semplicemente usando una dicitura vaga come "prodotti audiovisivi", che in ogni caso non chiarisce comunque quali prodotti copra.
In base a quale criterio un prodotto hardware è "audiovisivo" ? Se produce immagini e *anche* suoni ? In tal caso, una fotocamera che riproduce solo immagini godrebbe del diritto di recesso a scatola aperta, mentre una che fa anche i filmati con l'audio no ? Un iPod con lo schermo non ha il recesso, uno senza schermo ce l'ha ? Un lettore CD audio ha il recesso, un lettore DVD no ? Oppure, per "audiovisivo" si intende che abbia audio OPPURE video OPPURE entrambi ?
Mi pare evidente che l'eccezione dei prodotti audiovisivi non possa altro che essere molto ristretta e accomunata ai giornali e alle riviste, perchè se la vuoi ampliare a qualsiasi cosa audiovisiva, diventa praticamente impossibile per chi deve comprare conoscere i suoi diritti, e per chi vende i suoi doveri.
Inoltre, se dovesse essere valido il criterio di non danneggiare eccessivamente un rivenditore e il suo intero settore, allora perchè solo gli audiovisivi ? E i rivenditori di frigoriferi, condizionatori, etc, ad esempio, non hanno pure loro un danno economico, perchè devono reimballare un prodotto piuttosto costoso e potrebbero non riuscire a rivenderlo come nuovo ?
Perchè gli audiovisivi dovrebbero avere un trattamento particolare ? Per questo, direi che l'intenzione del legislatore ( che un eventuale giudice dovrebbe interpretare ), sia di considerare come audiovisivi solo i prodotti assimilabili a software, giornali e riviste, cioè quelli sono in qualche modo collegati al diritti d'autore e che possono, tra l'altro, anche essere copiati prima di venire restituiti.