considerazioni sull'uso di filtri ND2
Dopo aver usato durante questa estate un INFOCUS LS 110
con filtro ND2 "commerciale" (una ventina di euro) sono ancora abbastanza perplesso sulla reale utilità di tale oggettino.
Premetto che non capisco come mai settimane addietro si faceva riferimento ad un fantomatico filtro di una casa giapponese (AROMA) molto difficile da trovare ma dai risultati assicurati.....un filtro ND2 è un filtro ND2, vale a dire che non puo' esistere differenza sostanziale (a parità di diametro) tra un modello piuttosto che un altro... si tratta in definitiva di un dischetto di vetro che smorza di un tot la luminosità ma lascia inalterata la resa cromatica.
Ora il primo problema è che un filtro "FILTRA" la luce che entra nell'obbiettivo della macchina fotografica, mentre in campo HT
è usato in modo se vogliamo improprio dato che agisce su un fascio di luce in uscita.....questa differenza sostanziale introduce il problema piu' grave che l'uso di un filtro del genere causa in una applicazione HT...... ovvero il problema del corretto settaggio del contrasto.
Mi spiego: chi usa PJS LCD o DLP sa che di solito la regolazione ottimale del valore di contrasto è appena al di sotto della soglia di solarizzazione sulle alte luci....
ora l'uso del filtro provoca un abbassamento della luminosità che si traduce in soldoni in una perdita di brillantezza dell'immagine....
a questo punto se volessimo agire sulla regolazione del contrasto per ridonare vita all'immagine arriveremmo subito alla soglia di saturazione, proprio perchè il filtro non opera a monte (come nella macchina fotografica dove permette di "impressionare" in maniera attenuata la pellicola" ma a valle (dove se il segnale luminoso è già compromesso da una solarizzazione non avremo altro che una solarizzazione piu' pallida).
Allora si potrebbe obbiettare: agiamo sulla regolazione del brightness e lasciamo perdere il contrast.....
cosi' il livello del nero si rialzerà di quel poco da rendere inutile l'uso stesso del filtro....
anche se probabilmente su alcune macchine si potrebbe recuperare un pelino il problema della compressione di gamma sulla scala dei grigi
procurata da una scelta di valore del brightness estremamente bassa (fatta per trovare un nero accettabile)
Per cio' che riguarda i colori infine è vero che l'alterazione cromatica non c'è , ma è pure vero che i colori appena applicato il filtro apparirano smorti e slavati cosi' da richiedere un nuovo e deciso ritocco dei valori.
Tirando le somme a mio modestissimo parere (non sono un esperto di fotografia quindi le mie considerazioni sono fatte ragionando in maniera empirica e sulla base delle prove con il mio PJ)
l'uso di un filtro ND2 (almeno con LS110) mi ha portato piu' mal di testa che benefici attenuando solamente uno dei problemi piu' diffusi sui DLP (ed in particolare sull'LS110)cioè lo "sbrindellamento" delle immagini nei decisi panning orizzontali della macchina da presa.
Questo è quello che è uscito dalla mia esperienza personale....
probabilmente mi sono perso "l'uovo di colombo" legato all'uso dei filtri ND2.....se qualcuno ha avuto maggiore successo di me sono curioso di sapere in che modo si è regolato per le tarature.....
Grazie della pazienza (se siete arrivati a leggere fino a qui)
ed un saluto.
Jacopo
(p.s. se puo' interessare tutti i settaggi sono stati effettuati con l'aiuto del mitico VIDEO ESSENTIAL e con l'ottimo AF OPTIMIZER 2
l'immagine proiettata è di 2,10 metri di base e la distanza di visione è di 4 metri)
considerazioni sulle considerazioni
Il filtro Aroma che ho comprato io è introvabile semplicemente perchè l'ho acquistato in un negozietto di provincia e dalla faccia del negoziante credo fossero almeno 10 anni che non ne vendeva. Concordo su fatto che un filtro vale l'altro.
Comunque quando l'ho comprato avevo il LS110 collegato in S-Video con un Marantz privo delle uscite component. Con tale configurazione lo "sbrindellamento" mi si riduceva di almeno il 90%.
Successivamente ho aquistato un denon 2800 e collegato in PS e lo sbrindellamento è praticamente nullo anche senza filtro. Così ho fatto diverse prove prima di decidere se continuare ad utilizzarlo o meno ed alla fine ho deciso di si.
A mio parere l'unica limitazione del filtro è sull'utilizzo del vpr di giorno ma io non lo uso mai prima delle 9 di sera.
Penso anche che l'effetto del filtro sui neri dipenda molto dalla distanza e dalle dimesnioni dello schermo e dal suo guadagno.
Io ho uno schermo da 184 visto a 3,40 metri con vpr al soffito a 3,60m. Lo schermo è a 1 metro dalla parete di fondo per ridurre la luce spuria (su 3 lati) e per maggior coerenza con il fronte sonoro.
se ti può interessare la mia taratura è:
luminosità 58
contrasto 44
colore 60
spazio colore rec709
red 53
green 47
blu 52
gamma +1 sul denon
addendum alle considerazioni sulle consid.......
Mi fa piacere constatare che i valori che ho individuato durante la taratutra dei primari (R G B) sono esattamente quelli che hai trovato tu.
Inoltre rapportando la base di proiezione (per me è 2,10 metri)
gli altri valori (distanza di visione e posizione del PJ) sono gli stessi che hai individuato tu.
Probabilmente (ma vado a memoria)io ho settato valori di contrasto leggermente piu' elevati e di luminosità leggermente piu' bassi, mentre il valore di saturazione colore è di nuovo uguale al tuo.
.....Penso che tutto ciò sia cosa buona.
p.s. chiaramente anche io stò usando un DENON 2800 in PS PAL tramite videocomponent.
a proposito non è che sai in cosa si differenzierà dal nostro lettore il nuovo 2800 MK2 ?
un saluto
Jacopo
Re: considerazioni sull'uso di filtri ND2
Citazione:
Originariamente inviato da jacopo
... non puo' esistere differenza sostanziale (a parità di diametro) tra un modello piuttosto che un altro... si tratta in definitiva di un dischetto di vetro che smorza di un tot la luminosità ma lascia inalterata la resa cromatica...
Non è proprio esatto: diciamo che può esserci qualche differenza sulla risoluzione, pecisione dell'attenuazione ed alti parametri secondari. Però è anche vero che per le risoluzioni in gioco nei PJ, non dovrebbero esserci differenze percepibili. :p
Comunque per l'applicazione di un filtro ND, dovremmo partire da un punto di vista leggermente differente.
Prendiamo ad esempio un PJ xyz che, ad una certa distanza da una "parete bianca", è in grado di proiettare un'immagine con base di n cm e con un livello del nero di n lux.
Ora, se avviciniamo il PJ alla parete, le dimensioni dell'immagine diminuiscono, la luminosità generale aumenta assieme al livello del nero.
Credo che il livello del "nero" sia molto più importante di quello del "bianco assoluto". In un'immagine molto luminosa con alti contrasti, (in cui la maggior parte dell'area del fotogramma sia molto luminosa e ci siano piccole parti dell'immagine con "neri"), in nostro sistema "occhi-cervello" è in grado di farci credere che quello è un nero profondissimo.
Invece, con immagini meno contrastate (es. immagini notturne), il nostro sistema occhi-cervello non può essere più preso in giro e si accorge che il "nero" non è affatto nero...
Un filtro ND quindi, innanzitutto dovrebbe essere utilizzato con una certa precauzione, poi dovremmo tarare il PJ in modo leggermente differente.
Infine, vorrei concludere sottolineando che sto "giochicchiando" con una coppia di filtri ND assieme ad un PLUS Piano da qualche tempo e molto presto potremo parlare dei risultati con qualche dato oggettivo alla mano. Magari anche qualche dato soggettivo se riuscirò a portare avanti un piccolo discorso assieme a qualche "cavia" :D:D:D
Emidio
Re: Re: considerazioni sull'uso di filtri ND2
Citazione:
Originariamente inviato da Emidio Frattaroli
Infine, vorrei concludere sottolineando che sto "giochicchiando" con una coppia di filtri ND assieme ad un PLUS Piano da qualche tempo e molto presto potremo parlare dei risultati con qualche dato oggettivo alla mano. Magari anche qualche dato soggettivo se riuscirò a portare avanti un piccolo discorso assieme a qualche "cavia" :D:D:D
Perchè non "giochicchi" un po' pure col Panny così da poter fornire dati oggettivi anche a chi ha il pt-100 ? ;)