Semplicità: un elemento imprescindibile, di una relazione stabile, con la tecnologia
Voglio porre una questione concettuale e un lamento strutturato, scusandomi per il titolo a canzoncina non troppo rigoroso.
Di mestiere faccio ben altro, ma nel mio condominio ormai (per un passaparola) sono chiamato per mettere a posto i “canali dei televisori”, soprattutto dopo la nuova risintonizzazione di Roma.
Ora mi sono fatto un briciolo di data base di episodi, e la situazione (per gli anziani ma non solo) devo dire che è complicatissima.
I cosiddetti canali digitali sono ormai più di 200.
All'interno di questa ridondanza – de La7, per esempio – ce ne sono almeno 4, ma magari solo una è quella che si vede, da quella località ed in quella TV. Le altre sono di fatto finte.
Molti televisori e decoder allineano i canali elencandoli tutti, uno dietro l’altro con vari e diversificati criteri (frequenza, Mux, canale, ordine alfabetico, ordine di ricerca, fantasia, ecc.).
Per cui il canale del primo Iris che si può guardare – per fare un esempio - sta (potrebbe stare) al sessantesimo posto, cioè al numero 60, per mille ragioni del sistema operativo o della sintonizzazione, prima di arrivarci con il telecomando, partendo da 1, ci passa un’ora. Una follia.
Allora devi far capire a queste persone che la gestione dei “preferiti” è strategica, altrimenti muoiono.
Ma solitamente muoiono lo stesso, calcolando che la creazione della lista mica è facile.
La prima cosa è fargli capire il processo corretto (istallazione e ricerca canali, elencazione tutti canali, evidenziazione di quelli che si vedono, scelta di quelli che piacciono, formazione di un elenco strutturato di programmi, memorizzazione).
E non lo capiscono.
La seconda è la formazione sul campo, facendogli operativamente fare: spegnimento TV, spegnimento decoder (se del caso), riaccensione decoder (se del caso), riaccensione TV (se non automatica), passaggio alla TV digitale (se non automatico), accesso ai preferiti (se non automatico), scelta lista preferiti tra le tre o quattro (se non si memorizza l’ultima), visione del canale che interessa...
Poveri utenti.
In casa 3 o 4 televisori.
Due o 3 decoder.
Telecomandi diversi, sistemi operativi diversi, televisori diversi, procedure diverse.
Io sento solo lamentele, che capisco tutte.
Loro erano abituati a premere 1, ed appariva RAI1.
Ora devono gestire il joystick, l’OK centrale, i tasti direzione, i pulsanti colorati, il menù, il setup.
Insomma, la tecnologia mica ti è amica, in questi casi.
E chi costruisce TV, telecomandi, sistemi, mica pensa all’utente medio.
Calcolando che alle volte non è facile neanche per me, che – orgogliosamente e presuntuosamente – mi ostino ad evitare di leggere le istruzioni, immagino per gli altri.
Esagero?