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Per tutti i vinilisti..
Ciao a tutti sono nuovo del forum, ma ho visto che fra voi ci sono molti appassionati di vinili come il sottoscritto..
Dato che sono piuttosto giovane non ho mai vissuto sulla mia pelle il passaggio evolutivo tra musica analogica e musica digitale..diciamo che ascolto vinili un pò per passione un pò perchè il suono è differente più "caldo" e ampio...
Quello che mi piacerebbe sapere da chi è più grande di me e ascoltava i vinili anche quando era piccolo è come era l'ascolto una volta (dove suppongo fosse dato per scontato ascoltare musica dal disco nero) e oggi, dove il vinile rappresenta una scelta di "esperienza musicale"...
Sono curioso di sapere se esiste una differenza (naturalmente non a livello di quello che si fa ma di quello che si prova..)
Un'altra cosa: una volta un mio amico mi ha proposto di ascoltare i vinili con altre persone. La proposta sinceramente non mi ha entusiasmato. Quando ascolto i miei vinili non voglio essere disturbato, è una mia esperienza mistica che sinceramente non voglio condividere...non so se riesco a spiegarmi...Siamo io e la musica...
voi che ne pensate?
Ciao a tutti..
Andrea
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Citazione:
Originariamente scritto da who
.Siamo io e la musica e magari un joint :D ...
voi che ne pensate?
Ciao a tutti..
Andrea
ciao andrea, benvenuto sul forum, anche io sono appassionato di ascolto in vinile anche se non ero pienamente consapevole nel momento del passaggio al digitale visto che ho 25 anni.
comunque ti consiglierei di editare l'ultima affermazione, non si sa mai!;)
ciao ale!
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La musica non ha età, nè peso, nè misura...è emozione.
Le sensazioni che riesce a regalare devono essere separate dal mezzo che le procura, la musica stessa è fine.
Se poi tecnicamente vogliamo sapere quale mezzo riesce meglio a far raggiungere il fine allora esistono tante teorie e thread e scontri tra vinilisti e digitalisiti.
Una cosa è sicura, la musica come un bel film per essere apprezzata, capita e valutata deve essere ascoltata in compagnia di soli se stessi, un'altra presenza brucia la magia e non diventa più un'esperienza mistica e un viaggio in se stessi ma un...banale ascolto.
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Io trovo il Cd molto "scenico" ed il suono del vinile piu naturale e poco affaticante.
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Fui introdotto all'ascolto dei vinili ben 40 anni fa, a casa di un mio compagno del 1. Liceo; grazie a lui, ho conosciuto la musica rock "buona": il mio battesimo è stato con Van Der Graaf Generator e King Crimson; non male... Oggi possiedo circa 300 LP e un migliaio di CD, una ventina di DVD-Audio e una quarantina di SACD. Vi dico solo una cosa: se tutti i dischi in vinile avessero suonato come la mia copia OMR (Original Master Recording) di "Dark Side" o come il primo disco dei Boston masterizzato in "Half Speed Mastered" dalla CBS, i CD sarebbero sì esistiti, ma sarebbero sempre stati surclassati qualitativamente; già oggi un CD commerciale suona peggio del corrispondente LP, figurarsi con le serie speciali... Provare per credere. Solo che oggi un LP OMR va sui 100 e passa euro su ebay... sempre SE si trova, mentre gli Half Speed sono letteralmente introvabili. Ma vi assicuro che mettere la puntina sulla prima traccia di Dark Side, alzare il volume, non sentire il minimo fruscio o rumore finche non si materializza "dal nulla", con qualità "valvolare", il battito.... è una esperienza da pelle d'oca. Il CD non mi ha mai dato queste emozioni, forse ci va vicino solo il SACD di "Brothers in Arms" o il DVD-Audio "The nightfly". Il resto è mediocrità assoluta.
Ciao!
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Maneggio vinili dalle fine degli anni 60, quando bambino maneggiavo i 45 giri di mia mamma in un giradischi a valigia.
Doppia tensione, doppia puntina girevole, 78 e 16 giri....bellissimo.
Sono passato poi ai periodi dei mangiadischi che spopolavano nelle spiagge.
La magia del vinile per me è sempre stata la visione.
Vedere il disco nero che gira è una cosa che mi ha sempre rapito piu' della musica che ne usciva.
Gli stessi juke box con le lettere ed i numeri per la scelta, i dischi che giravano fino a fermarsi ,il braccio che li prendeva e li piazziava sul piatto, bellissimo. 50 lire una canzone, 100 lire per 3, che ricordi.
Poi, a casa di amici, (quelli che avevano soldini che a me mancavano), ho iniziato a sentire la musica, non solo a "vederla".
E da allora non ho piu' lasciato il vinile, per me fascino d'ascolto e di visione.
Qualcuno la chiama emozione.
Per me è qualcosa, se ho voglia di musica, di irrununciabile a prescindere se suoni meglio o peggio e a prescindere dai suoi indubbi difetti