B&W 683 vs Focal Chorus 826v vs Mordaunt Short Mezzo 8: and the winner is...
Oggi sono andato con degli amici in un negozio a Milano, per una prova di ascolto musicale che stavo organizzando da quasi 1 mese (niente HT quindi, non c'era tempo), di cui voglio dare il resoconto.
*** NOTA BENE ***: ogni giudizio è frutto di un ascolto 'al buio' fatto con le nostre orecchie, il vostro giudizio potrebbe essere differente. Niente polemiche grazie.
Sorgente: Denon DCD-SA1
Ampli: Denon AVC-A1HDA
Dischi: vari CD e SACD di tutti i generi, dalla classica, al jazz, alla musica italiana d'autore (de andrè, guccini), al rock, al metal (avevamo portato noi alcuni CD :P)
Ambiente: stanza 4x5 tratta acusticamente al pavimento, soffitto e pareti, posizione di ascolto ideale
Avevo espressamente richiesto di poter ascoltare con una buona catena, pur rimanendo nel settore degli 'integratoni' AV, direi che i Denon sono una buona scelta, anche se avendo un Onkyo io avrei preferito Onkyo, ma sicuramente il Denon è superiore al mio 906, specialmente in musica. Per prova verso la fine del pomeriggio abbiamo anche provato ad usare dei finali stereo vari: NAD, Copland, Primarie e Rotel, e anche cambiando il tutto con un vecchio Onkyo 805, ma a parte un 'ammorbidimento' del suono usando finali non in classe D, le differenze non erano tali da spostare il nostro giudizio sui diffusori.
Diffusori:
Mordaunt Short Mezzo 8
B&W 683
Focal Chorus 826v
Tutti cablati e posizionati come dio comanda, attraverso uno switch di cablaggio comandato da un comando wireless, per cambi 'immediati' on the fly in meno di 1 secondo fra un diffusore e l'altro.
Per nostra precisa scelta gli ho detto di non dirci i numeri dei diffusori, ma dirci solo fra quali cambiare per fare nei limiti del possibile un test 'al buio' privi di influenze: per noi erano solo il 13, il 15 e il 16, corrispondenti ai numeri sul telecomando per switchare fra i diffusori.
Abbiamo cercato quanto più possibile anche di ascoltare ad occhi chiusi per non rilevare l'escursione dei woofer e non farci influenzare, anche se le nette differenze nella timbrica e la conoscenza di alcuni di noi di questi diffusori ha reso il test non un test cieco ideale: io per esempio riconoscevo facilmente un tipo di diffusore, altri riconoscevano altri.
Fra l'altro dopo i vari ascolti e dopo aver espresso i giudizi che leggerete in fondo abbiamo provato a riposizionare più e più volte i diffusori 13 e 15, per vedere se migliorava in qualche modo il suono, senza successo (siamo riusciti a peggiorare nettamente il 15, e in parte il 13, con un posizionamento troppo a ridosso delle pareti laterali).
Il test è durato circa 4 ore, passate ad ascoltare avanti e indietro tutte e 3 le coppie di diffusori che volevamo ascoltare con tutti i generi di musica possibili (alcuni clienti del negozio ci guardavano scioccati a sentire che ascoltavamo Vivaldi e qualche minuto dopo i Rage Against the Machine...).
Eravamo in 4: io ero il più 'niubbo' del quartetto, gli altri hanno tutti diffusori di qualità (B&W serie 800, Focal Electra, Monitor Audio RS) con una storia di ascolto sterefonico di lunga data.
Dopo 4 ore di ascolti eravamo abbastanza unanimi nei giudizi (l'unico era il possessore delle Focal Electra, che aveva una maggior preferenza per le 15 di noi altri 3), che vado a condensare in queste poche righe, per non dilungarmi.
Diffusori 13
Suono 'chiuso', dotato di minor dettaglio e dinamica soprattutto nella gamma media e alta. Soffriva di una coloritura verso il caldo della timbrica e in generale, e di una netta minor 'naturalezza' degli strumenti: agli orecchi di tutti, specialmente nel confronto impietoso con le 16, erano le casse dotate di minor naturalezza e minor dettaglio, e con un soundstage più ristretto e una collocazione spaziale limitata in confronto alle altre.
Dopo lunghe ore di ascolti è stata opinione assolutamente unanime che del terzetto erano le casse che rendevano 'peggio' con abbastanza tutti i tipi di musica, limitando i danni solamente nell'ascolto di musica classica, mentre era impietoso il confronto con altri generi, da de andrè al jazz.
Diffusori 15
Suono più bilanciato, ma evidentemente enfatizzato nella gamma medio-alta, che metteva in risalto (per alcuni in positivo, per alcuni in negativo per mancanza di naturalezza) gli strumenti concentrati su quella fascia di frequenza e le voci, femminili soprattutto.
La sensazione era di una ottima resa soprattutto con i generi più moderni, ma la timbrica un pò 'aperta' sui medio-alti rendeva questi diffusori particolarmente ideali per pop/rock/leggera, dove questa scelta faceva davvero 'uscire' dai diffusori le voci, le trombe, i sassofoni, i clarinetti, i flauti, mentre era evidente una mancanza di naturalezza su alcuni strumenti per la classica, dove quella scelta tonale si rilevava un limite, più che un vantaggio.
Diffusori 16:
Suono al primo impatto meno 'presente' delle 15, anche se nettamente migliore delle 13 e comunque molto ben bilanciato.
Sul lungo ascolto ci si accorgeva che quella apparente mancanza di dinamica e di punch nei confronti delle 15 sulla gamma medio-alta, veniva ampiamente ripagata da una naturalezza impressionante nel riprodurre gli strumenti più difficili in assoluto della classica: il pianoforte e il violino.
Dove c'erano delle parti soliste di questi due strumenti, il suono ricchissimo di armoniche che metteva in crisi in parte le 15 che se ne uscivano con una timbrica in parte distorta e meno naturale (per quanto per alcuni piacevole, soprattutto per il possessore delle Focal Electra), con le 16 invece era semplicemente perfetto: naturale, equilibrato, bilanciato. In assoluto le 16 sono state le casse che ci hanno dato di più la sensazione del VERO violino, del VERO pianoforte, così come siamo abituati ad ascoltarli dal vivo alla scala o in teatri simili.
Questa scelta 'equilibrata' delle 16 pagava un pochino pegno sulla musica più 'estrema': passando al pop o al rock, l'orecchio di alcuni preferiva il suono più aperto e 'presente' delle 15, che evidenziava un maggior dettaglio e una maggior dinamica delle 16, che erano più 'sedute' e meno in evidenza, pur non sfigurando assolutamente.
Giudizio finale:
Diffusori 13: 6+ (scarsa naturalezza e minor dettaglio, suono troppo chiuso e poco presente, con tutti i generi, anche se limitavano i danni per l'ascolto di musica classica: NESSUNO, commessi e ascoltatori occasionali passati nel negozio ha scelto queste casse, ed eravamo tutti unanimi nel giudicarle non al livello delle altre 2, con una nettissima differenza rilevabile dopo poche decine di secondi di ascolto, specialmente nella musica moderna)
Diffusori 15: 8 (ottima resa, dettaglio al top per la gamma medio-alta, presenza e dinamica ai massimi livelli, ma enfatizzazione del suono verso l'alto e scarsa naturalezza di alcuni strumenti 'difficili' da riprodurre come pianoforte e violino, soprattutto nell'ascolto della musica classica)
Diffusori 16: 9 (lievemente minor dettaglio e presenza delle 15, ma ampiamente ripagato da una resa uniforme e bilanciata su tutta la gamma, e da una naturalezza timbrica che nessuno degli altri diffusori riusciva a raggiungere: IL violino era quello che usciva dalle 16)
Scelte di noi quattro per i vari generi (io sono il terzo):
Classica: 16-16-16-15
Jazz: 16-15-16-15
Leggera Italiana: 16-15-15-15
Pop: 15-15-15-15
Rock: 15-15-15-15
Metal: 15-15-15-15
Diffusori 13: B&W 683
Diffusori 15: Focal Chorus 826v
Diffusori 16: Mordaunt Short Mezzo 8