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Toni Manero
Amo il cinema d'essai. Il cinema che ti fa riflettere. La pellicola che non necessariamente ti stampa il sorriso sulle labbra. Ma questa "opera" di Pablo Larrain descrivendo la vita (se tale si può definire) di un improbabile ballerino di mezza età che sogna di sfondare come sosia di Toni Manero nel Cile di Pinochet raggiunge ed oltrepassa i (miei) limiti nel metabolizzare il male. Crudo, osceno, abietto. Nessuna concessione alla speranza. L'uomo che ritorna alle sue origini animali. Un film nauseante.
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Interessante...ho letto anche io che e' crudo ed estremo,dunque purtroppo vero...magari a tanti piacera' per questo,Io ne sono incuriosito,ma aspettero' una edizione home video,meglio ancora un passaggio Sky.
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Non mi spavento davanti ad un film "crudo", penso ad esempio a 4 mesi 3 settimane 2 giorni, il racconto di un aborto clandestino in Romania che mi ha visto uscire dal cinema con le lacrime. Ma nel caso di Toni Manero il tutto lo trovo "gratuito".
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Ecco .. così mi fate incuriosire ...
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E vai...Luigi che non resiste al fascino del torbido...:D