Il mio ecosistema a base di mele di Cupertino...
Visto che purtroppo anche questo forum è stato contagiato dal morbo di “non so quasi nulla di Apple, quindi ne parlo male ad oltranza”, e che probabilmente prima o poi Girmi si stuferà di puntualizzare ogni singola virgola, ho pensato di cambiare strategia e cercare di spiegarvi perché uso Apple con soddisfazione, da decenni, parlandovi della mia personale piantagione di mele californiane.
Magari qualche anti-Apple si incuriosisce, e nascono nuovi amori.
Premetto che il mio primo Apple risale al 1978 ed era una Apple ][ Europlus, e da allora per hobby e/o per lavoro, ho avuto modo di usare buona parte dei loro prodotti.
Ho quindi vissuto i momenti d’oro e i momenti bui di Apple, e mi sento quindi di poter esprimere un giudizio, se non obiettivo, perlomeno circostanziato.
Per la cronaca, negli ultimi trent’anni mi sono anche imbattuto in Commodore, dal Pet all’Amiga, in tutti i Windows dal 3.1 in poi, più altri SO ormai dimenticati.
Per quanto riguarda la telefonia, odio i telefonini, però per lavoro mi tocca scrivere codice ottimizzato per PDA, quindi ne ho avuti tanti per le mani, dal glorioso Psion in avanti, fino agli ultimi Communicator, quindi un idea delle potenzialità me la sono fatta.
Ed ora, bando alle ciance, il mio ecosistema Apple della mia casa/studio:
Un Mac mini fa da Server per i dati e la musica e alcune altre cosine.
Ha collegati 6 HD USB da 500 Mb che trasforma via software in un RAID da 1,5 Tb, dedicati al rippaggio dei miei 4000 cd.
Il bus USB non è una scheggia ma per l’audio basta e avanza.
Vi è poi collegato un DAC USB che lo interfaccia all’impianto audio principale.
Vi è poi un decoder digitale terrestre sempre USB dedicato alla registrazione dei programmi criptati sui canali free.
Il flusso video viene scritto su un HD firewire, dedicato anche al time shifting dei DVD noleggiati.
Il software del decoder si premura di farmi trovare tutti i flussi video anche convertiti per iPhone.
Vi è poi collegato un altro HD firewire, in RAID hardware dedicato ai file del mio lavoro, accessibili sia dall’interno che dall’esterno, con la comoda funzione di OS X 10.5.
Il tutto collegato al prj JVC, e amministrato in remoto via VNC.
Per lavorare uso un iMac 24” con collegato un secondo monitor Eizo dedicato al fotoritocco.
Un altro DAC USB lo collega a un mini impianto 2.1 “audiophile”, e mi permette di ascoltare la musica del Mac mini senza scomodare l’impianto principale.
Un HD firewire mi tiene da conto l’ultimo anno di uso del iMac via Time Machine.
Quando mi tocca usare Explorer vado di virtualizzazione, così posso testare dal 5 in avanti.
Un economico programmino mi tiene sincronizzate alcune cartelle con il RAID collegato al Mac Mini.
Una tavoletta grafica Wacom sopperisce all’odioso mouse Apple.
Quando sono in giro un MacBook mi permette di lavorare collegandomi direttamente al Mac mini di casa.
Ho convinto il cliente da cui sono più spesso, a dedicarmi un utente di un suo iMac, così posso lavorare comodamente come se fossi a casa.
Sui file piccoli lavoro direttamente, quelli grandi li prelevo, poi vengono sincronizzati automaticamente.
Gli ho anche lasciato un TA per il VOIP così posso rispondere al numero geografico di casa, ma non è Apple, perché non li produce... ancora???
Per il wireless di casa oltre ad modem ADSL e un router Wi-Fi N della Lynksys, gli intrusi, ho due Airport Express, uno dedicato a sonorizzare la camera da letto, l’altro a condividere delle stampanti USB che risiedono nel ripostiglio.
Il tutto da ieri telecomandato dall’iPhone che con un’applicazione gratutita della Apple, che mi permette di controllare in modo bidirezionale iTunes, stabilendo anche in quale stanza voglio ascoltare la musica.
Con i servizi di mac.com, ora mobile.me, tutti i Mac sotto il mio controllo, e l’iPhone, sono sincronizzati in tempo reale a livello di posta, rubrica, bookmark, calendario, note, preferenze e portachiavi.
Naturalmente, per sicurezza, il MacBook e il mio utente presso il Mac del mio cliente, sono debitamente criptati via SO, in modo che nessuno sia tentato dal sbirciarci dentro.
Sull’iPhone ricevo in push le mail di tutti i mie account, perché mobile.me si premura di leggerli e reinviarmeli.
Se proprio non ho un mio computer a disposizione, posso accedere a rubrica, calendario e posta, usando un qualunque browser recente, con un’interfaccia Ajax allo stato dell’arte, nel senso che sembra di usare l’applicazione stessa.
L’unica cosa che non sono ancora riuscito a fare, è sincronizzare le note con l’iPhone, ma conto di farcela presto.
Per quanto riguarda l’iPhone in generale, seguirà recensione accurata, comunque posso dire che lo posseggo da meno di 24 ore e l’ho già decisamente ammortizzato perché due clienti mi hanno già chiesto un interfaccia dedicata per il loro sito.
Tutto questo grazie al clamore che lo zio Steve sa suscitare.
Concludendo, sono “sicuro” che si può fare tutto anche nel mondo Windows, magari spendendo meno denaro.
Ma purtroppo, o per fortuna, sono in una fase in cui il mio tempo ha un valore monetario, che supera l’eventuale risparmio.
Sul lavoro preferisco avere sistemi solidi e sicuri, e senza virus, che mi permettano di non preoccuparmi del mezzo, ma solo del risultato.
E preferisco anche godermi i miei hobby, invece che cercare di farli funzionare...
Sperando di aver incuriosito qualche anti-Apple, e invito Girmi e gli altri “Macchintoshisti” a raccontare il loro frutteto.
Naturalmente sarebbe anche apprezzato un contro 3d gemello dedicato alle finestre di Redmond.
ciao:)
Pacchio
P.S.
Mi stavo dimenticando di due “anziani” G4 che si occupano di ripping audio e scansioni in batch...