che cosa si intende quando si dice che un ampli appartiene ad una certa classe?
che differenza c'è tra le varie classi?
ho provato a cercare sul forum ma non ho trovato nulla, chiedo scusa ai mod se esiste già una discussione simile.
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che cosa si intende quando si dice che un ampli appartiene ad una certa classe?
che differenza c'è tra le varie classi?
ho provato a cercare sul forum ma non ho trovato nulla, chiedo scusa ai mod se esiste già una discussione simile.
ecco una bella traduzione automatica... è vero sono sadico :D
Amplificatore di potenza classi
[modifica] Angolo di flusso o di conduzione angolo
Amplificatore di potenza circuiti (output fasi) sono classificati come A, B, AB e C per i disegni e modelli analogici, e la classe D ed E per i disegni di commutazione basato sulla conduzione angolo o 'angolo di flusso' di Θ il segnale di ingresso attraverso il dispositivo di amplificazione, che è la parte del ciclo di segnale di ingresso durante il quale il dispositivo di amplificazione conduce. L'immagine della conduzione angolo è derivato da uno sinodial amplificazione del segnale. (Se il dispositivo è sempre attivata, Θ = 360 °.) L'angolo di flusso è strettamente legato l'amplificatore di potenza efficienza. Le varie classi sono introdotte qui di seguito, seguita da discussione più dettagliata sotto singoli voci più tardi.
Classe A
Il 100% del segnale di ingresso è utilizzato (conduzione angolo Θ = 360 ° o 2 π, vale a dire l'elemento attivo di lavori nella sua gamma tutti i lineare del tempo). Dove l'efficienza non è un esame, la maggior parte delle piccole segnale lineare amplificatori sono progettati come Classe A, il che significa che i dispositivi di uscita sono sempre nella conduzione regione. Amplificatori di classe A sono in genere più lineare e meno complessa rispetto ad altri tipi, ma sono molto inefficiente. Questo tipo di amplificatore è più comunemente usato in piccole segnale per fasi o bassa potenza applicazioni (come ad esempio le cuffie di guida).
Classe B
Il 50% del segnale di ingresso è utilizzato (Θ = 180 ° o π, vale a dire l'elemento attivo nelle sue opere lineare gamma metà del tempo ed è più o meno spento per l'altra metà). Nella maggior parte di Classe B, ci sono due dispositivi di uscita (o gruppi di dispositivi di uscita), ciascuno dei quali svolge alternativamente (push-pull) per esattamente 180 gradi (o mezzo ciclo) del segnale di entrata; selettiva amplificatori RF può anche essere implementato usando un unico elemento attivo.
Questi amplificatori sono soggetti a distorsioni di crossover se l'handoff da un elemento attivo agli altri non è perfetta, come quando due transistor complementari (vale a dire un PNP, uno NPN) sono collegati come due emettitore con i loro seguaci di base e emettitore terminali in comune, che richiedono la tensione di base uccise in tutta la regione in cui entrambi i dispositivi sono disattivati. [3]
Classe AB
Qui i due elementi attivi condotta più della metà del tempo come un mezzo per ridurre il cross-over distorsioni della Classe B amplificatori. In questo esempio di emettitore complementari seguaci di un errore sistematico di rete consente di più o meno quiescente attuale quindi un punto operativo da qualche parte tra Classe A e di classe B. A volte una cifra si aggiunge, ad esempio, AB1 o AB2, con gli importi più elevati che implica una maggiore quiescente attuale e quindi più delle caratteristiche di Classe A.
Classe D
Articolo principale: Cambio amplificatore
Questi uso di passare a raggiungere un elevato potere di efficienza (più del 90% nel moderno disegni e modelli). Consentendo di ogni dispositivo di output può essere sia completamente on o off, le perdite sono ridotti al minimo. La output analogico è creato da polso-larghezza di modulazione, vale a dire l'elemento attivo è acceso per più lungo o più corto intervalli invece di modificare la sua resistenza. Ci sono più complicati sistemi di commutazione come sigma-delta modulazione, per migliorare alcuni aspetti come prestazioni inferiori o distorsioni di una maggiore efficienza.
Altre classi
Ci sono varie altre classi di amplificazione, anche se sono soprattutto le variazioni dei precedenti classi. Per esempio, di classe e di classe H G amplificatori sono caratterizzati da variazioni della fornitura di rotaie (in discreta passi o in un continuo di moda, rispettivamente) a seguito del segnale di ingresso. Sprecato calore su dispositivi di uscita può essere ridotto come eccesso di tensione è ridotto al minimo. L'amplificatore che è alimentato con queste rotaie stessa può essere di qualsiasi classe. Questi tipi di amplificatori sono più complesse, e sono utilizzati principalmente per applicazioni specializzate, come ad esempio molto elevato-unità di potenza. Inoltre, Classe E, Classe F amplificatori sono comunemente descritti in letteratura frequenze radio per le applicazioni in cui l'efficienza delle classi tradizionali si discostano sostanzialmente dai loro valori ideali. Queste classi tuning uso armonico della loro produzione di reti per conseguire una maggiore efficienza e può essere considerato un sottoinsieme di classe C a causa delle loro caratteristiche di conduzione angolo
Nordata potrebbe risponderti più compiutamente ma in linea generale la Classe si riferisce al diverso tipo di alimentazione e di conversione elettrica.Citazione:
Originariamente scritto da gscaparrotti
La differenza principale dal punto di vista pratico è la diversa efficenza nella conversione della potenza d'alimentazione in potenza d'uscita.Citazione:
che differenza c'è tra le varie classi?
Un ampli in classe A può aver un efficienza reale inferiore al 20%.
Questo significa che nella migliore delle ipotesi per 100W in entrata ne escono solo 20W per i diffusori, tutto il resto si disperde sotto forma di calore.
Un amplificatore in classe D o T invece può arrivare a rendimenti superiori al 90%.
Quindi a parità di potenza d'uscita, un ampli in classe A necessità di uno stadio di alimentazione molto più potente rispetto ad uno di classe AB, B, D, T, ecc….
Viceversa, a parità di stadio di alimentazione un ampli in classe A erogherà una frazione della potenza erogabile dalle altre classi.
Dal punto di vista estetico un ampli in classe A di solito ha un apparato di alimentazione e di dispersione del calore molto evidenti, trasformatori ed alette, mentre l'estremo opposto, la Classe T, praticamente non ha bisogno di raffeddamento visto che quasi tutta l'energia esce sotto forma di potenza musicale.
Sulle differenza acustiche fra le varie classi il discorso si farebbe lunghissimo ed aperto a mille commenti.
Credo si possa però concordare sul fatto che la classe A pura rappresenta ancora il massimo della musicalità anche se i recenti sviluppi delle classi digitali, D e T, promettono molto bene.
Io ricordavo questa:Citazione:
ho provato a cercare sul forum ma non ho trovato nulla, chiedo scusa ai mod se esiste già una discussione simile.
http://www.avmagazine.it/forum/showt...ghlight=classe
Ciao.
Provo a esprimerlo nei termini più elementari possibili.
Classe A
Sono amplificatori che amplificano il 100% del segnale di input, ossia l'intera sinusoide. Godono di una distorsione molto bassa, ma hanno scarsa efficienza, cioè consumano molto rispetto alla potenza erogata. Sono quindi poco adatti a grosse amplificazioni. Sono usati per applicazioni audiofile (dove l'assenza di distorsione è fondamentale) o per piccole potenze (cuffie, etc...).
Classe B
Sono amplificatori che amplificano il 50% del segnale di input, ossia metà della sinusoide. In genere vengono usati a coppie, in modo che ciascuno amplifichi alternativamente metà del segnale. Godono di una elevata efficienza che li rende capaci di grosse amplificazioni, ma sono affetti dalla cosiddetta "distorsione di crossover", che si esplica nel transitorio tra un amplificatore e l'altro della coppia (ogni mezza sinusoide). Sono usati dove è importante la potenza, ma non la fedeltà.
Classe AB
Sono un felice mix tra A e B. Come nei B c'è una coppia di amplificatori, ma ciascuno amplifica più di metà della sinusoide. L'efficienza è alta, come nei B, quindi sono adatti a grosse amplificazioni, ma la sovrapposizione di funzionamento (ciascun amplificatore della coppia funziona per più della metà del tempo) riduce notevolmente la distorsione di crossover, avvicinandoli agli A. Si suddividono in sub-classi (AB1, AB2, ...) dove al crescere del numero cresce il tempo di sovrapposizione e quindi si riduce ulteriormente la distorsione, rendendoli più simili ad un A. Sono quelli largamente usati nei nostri impianti Hi-Fi e Home Theater.
Esistono poi moltre altre classi per scopi specifici (C, D, E, F, G, H, ...) di cui so poco. La classe D è quella degli amplificatori digitali.
Michele
come la traduzione automatica di sopra, spiegava molto chiaramente... ;) le differenze per le classi analogiche A, B, C, AB sono nella durata del passaggio di corrente negli stadi finali.
Prendendo ad esempio un periodo di un segnale sinusoidale (una semionda, diciamo positiva, seguita da una negativa), uno stadio di amplificazione in classe A lavorerà, cioè sarà attraversato da corrente per tutto il periodo, ovvero per entrambe le semionde. Non solo, sarà attraversato da corrente significativa anche a riposo.
Uno stadio in classe B condurrà solo per una semionda e a riposo non sarà in conduzione
uno stadio in classe AB, ovvero l'uso pratico della classe B, sarà attraversato da corrente per tutta una semionda più un pochino della successiva. A riposo avremo una corrente modesta.
Le realizzazioni pratiche audio, prevedono o classe A pura o classe AB, questo per ridurre il fenomeno della distorsione d'incrocio che non affligge la classe A ma che non è alla fine un problema nemmeno per la AB....
Ovviamente in classe AB avremo uno stadio dedicato alla prima semionda e uno complementare per la successiva
La classe C ha stadi in conduzione per meno di un semiperiodo, questi non hanno applicazione in campo audio.
Le realizzazioni in classe A pura consumano molto, i finali sono sempre in conduzione e la superiorità sonora è sinceramente da dimostrare...
Di fatto gli ampli in classe AB hanno una zona di funzionamento in classe A pura, a cavallo del passaggio fra una semionda e l'altra, che all'aumentare del livello diventa in classe B.
Come al solito dovrei affinare le mie capacità di sintesi ma vi posso assicurare che in passato ho progettato amplificatori eccezionali, molti dei quali sono ancora in servizio... :sofico:
ammazza quanto risposte, mi siete stati veramente d'aiuto, grazie a tutti quanti!
non ho capito bene come funziona la classe B e la AB, mi aiutate?
all'atto pratico è sempre una differenza di efficienza, giusto?
@ luciano: nella traduzione automatica era wikipedia, vero? :D
ma allora sei de coccio figlio mio;) ;) ;)
ciaoooooooooooooooooooooooooo
sai com'è... è la vecchiaia! :D
Guarda questo articolo di wikipedia (in inglese) al paragrafo Power amplifier classes. Le figure riportate chiariscono meglio il concetto.
Michele
adesso mi è tutto più chiaro! ;)
grazie!
era l'oggetto della traduzione automatica di cui sopra... ;)
ma dalla traduzione automatica non si capiva gran chè e poi nel link che mi ha segnalato Mike5 c'erano anche le immagini che nella traduzione non c'erano ed è con quelle che ho capito! ;)