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Pagina 1 - Introduzione Nel panorama di videoproiettori dedicati espressamente ad applicazioni nel settore home theater, la fascia media con prodotti caratterizzati dalla risoluzione di 1280x720 punti è piuttosto ricca di modelli e alternative, sia con tecnologia LCD che DLP. Nella fascia entry level invece, Epson è l'unico produttore a proporre un videoproiettore con tecnologia 3LCD e risoluzione di 854x480 punti. Il modello EMP-TW20, oggetto della nostra prova, è il primo di quattro videoproiettori del produttore giapponese per il settore Home Theater. Le matrici LCD utilizzate dal piccolo TW20 sono le stesse impiegate nel modello TWD1 (nell'immagine in basso a sinistra). Quest'ulitmo integra un lettore DVD e un sistema di altoparlanti amplificato.
I due modelli TW520 e TW600 utilizzano matrici con risoluzione di 1280x720 e possono contare entrambi su un ingresso HDMI che li rende HD-ready e perfettamente compatibili con le nuove sorgenti ad alta definizione. Benché la risoluzione del modello TW20 sia di 850x480 punti, è possibile riprodurre anche segnali ad alta definizione, ma solo di tipo analogico con collegamento component. Pagina 2 - Caratteristiche principali e scheda tecnica Il modello EMP-TW20 è caratterizzato da una potenza luminosa massima dichiarata di 1200 ANSI lumen, caratteristica che potrebbe trarre in inganno molte persone. Come vedremo nei paragrafi dedicati alle misure, l'esuberante potenza luminosa si riferisce a condizioni di funzionamento che poco hanno a che fare con applicazioni home theater. Considerando la risoluzione dei pannelli LCD utilizzati e la potenza luminosa a disposizione in condizioni normali di utilizzo, il modello TW20 può essere utilizzato con profitto per illuminare schermi con diagonale compresa tra 60" e 80", situazione che coincide con le indicazioni del produttore. Scheda tecnica
Pagina 3 - Esterno e dotazioni
Osservando le dimensioni, caratteristiche principali e dotazioni del TW20, è difficile credere che siamo davanti ad un prodotto entry level. L'obiettivo è addirittura provvisto di meccanismo basculante (lens-shift), che permette di muovere l'immagine proiettata in senso orizzontale e verticale senza fare ricorso alla correzione trapezio: una caratteristica che non è facile trovare neanche in proiettori di fascia alta.
Oltre che tramite il piccolo telecomando dotato di tasti con materiale fosforescente, è possibile comandare quasi tutte le funzioni del proiettore anche con i pulsanti disposti sul pannello superiore. L'accesso alle varie funzioni è comodo ma non molto intuitivo anche se apprezziamo maggiormente la completezza dei parametri che possono essere modificati.
Nella parte inferiore dello châssis, sono disposti i due ingressi per l'aria che raffredda l'unità e i punti di aggancio per la staffa che è disponibile in opzione e che permette di installare il proiettore a soffitto. L'accesso al vano che ospita la lampada a scarica avviene dal pannello superiore. La lampada, che ha una potenza di soli 135W, è garantita per le prime 90 ore e ha un prezzo di listino di soli 252 Euro. Pagina 4 - Gli ingressi a disposizione
Il proiettore Epson TW20 rinuncia all'ingresso HDMI e alla compatibilità con sorgenti video digitali ad alta definizione. L'ingresso component è comunque in grado di accettare segnali ad alta definizione, sia a 720p che a 1080i. Le immagini in HD vengono riscalate alla risoluzione della matrice e in queste condizioni è praticamente impossibile apprezzare differenze rispetto a sorgenti a definizione standard. Il proiettore permette anche di collegare un personal computer che potrebbe essere utilizzato per inviare segnali RGB alla stessa risoluzione della matrice. Accanto all'ingresso per segnali in video composito c'è una coppia di pin RCA per segnali audio stereofonici che vengono riprodotti dal piccolo ma generoso altoparlante integrato.
Lo stesso ingresso component, è in grado di accettare anche segnali RGB a scansione interlacciata, prelevati ad esempio dall'uscita SCART di un tradizionale lettore DVD Video. In questo caso, la presenza di un adattatore è molto gradita e non farà rimpiangere la qualità d'immagine di un collegamento component. Pagina 5 - Interno e costruzione
L'interno dell'Epson TW20 è piuttosto ordinato. Lo spazio a disposizione è elevato, caratteristica che viene sfruttata per un'elevata ottimizzazione dei flussi d'aria per il raffreddamento che permettono di raggiungere una elevata silenziosità, specialmente nella modalità "Nero Teatro". Tutti i componenti per l'elaborazione dei segnali e il controllo del proiettore sono sistemati in una singola scheda madre. In posizione anteriore riconosciamo benissimo i tre circuiti integrati e le tre piattine che arrivano ai microdisplay LCD per la riproduzione delle immagini.
In posizione più centrale, riconosciamo il convertitore video Analog Devices ADV7400A che provvede a digitalizzare i segnali video analogici, fino a risoluzione 1080i. Il DSP video della Pixelworks PW164B provvede principalmente alle operazioni di scaling di tutte le risoluzioni in ingresso che vengono riadattate a quella della matrice, pari a 854x480 punti.
I tre microdisplay LCD utilizzati (serie L3D05S) sono l'ultima evoluzione dei pannelli a definizione standard, con diagonale di soli 0.55", pixel pitch ridotto a 0,014mm e array di microlenti (MLA - Micro Lens Array) che aumentano sensibilmente l'efficienza di trasmissione della luce. Pagina 6 - Menu e strumenti per la calibrazione
Il menu dell'Epson TW20 ricalca fedelmente l'impostazione degli altri modelli di fascia alta del produttore giapponese, e rinuncia - purtroppo - agli strumenti per la taratura fine delle componenti cromatiche del bianco e della curva del gamma.
Le impostazioni predefinite sono ben sei ma solo le ultime quattro permettono di raggiungere prestazioni compatibili con la qualità necessaria per applicazioni home theater. Quella che ci è piaciuta di più è quella Nero Teatro 1 che può essere alternata a quella Teatro che è capace di uno spunto luminoso più elevato.
Pagina 7 - Misure: luminosità, nero e rapporto di contrasto La luminosità misurata dell'Epson TW20 in condizioni di default è inferiore a quanto dichiarato ma comunque piuttosto elevata: 853 lumen sono davvero tanti. Peccato che le impostazioni predefinite necessarie per raggiungere questo traguardo producano una qualità d'immagine inaccettabile, sufficiente solo quando ci sia veramente bisogno di tanta luce. Al buio e in condizioni normali, conviene puntare sulle ultime quattro modalità predefinite Naturale, Teatro e le due Nero Teatro che consentono di raggiungere una quantità di lumen modesta ma comunque pienamente sufficiente a riempire schermi con diagonale compresa tra 60" ed 80". Il livello del nero nelle modalità più interessanti deve essere considerato in modo positivo rispetto al livello del bianco. Nei due grafici non appaiono le due modalità Nero Teatro ma ce n'è una soltanto poiché tra le due impostazioni abbiamo rilevato differenze solo nella curva del gamma. Il buon rapporto di contrasto è una diretta conseguenza del livello del nero e non è poi così distante da quanto dichiarato dal produttore giappones. In condizioni di utilizzo, con le impostazioni Nero Teatro, il rapporto vale circa 600:1 che è superiore a molti display con tecnologia LCD che costano molto ma molto di più. Pagina 8 - Misure: linearità, bilanciamento e colori
Per la misurazione della scala dei grigi abbiamo selezionato la modalità Nero Teatro 1 che più si avvicina al riferimento che è disponibile nell'animazione più in alto. La curva del gamma ottenuta, è un po' movimentata e nelle basse luci dobbiamo segnalare qualche espansione di troppo che nella modalità Nero Teatro 2 diventano ancora più pesanti. Per riconquistare la visibilità dei primissimi gradini della scala dei grigi, ci si può affidare solo alla modifica del parametro di luminosità che deve essere aumentato solo di poche unità, controllando il risultato con uno dei riferimenti disponibili nel nostro DVD Video Test.
La riproduzione dei colori è semplicemente straordinaria! Il grafico mette in luce non solo l'estrema precisione dei colori primari (rosso, verde e blu), ma anche quella dei colori complementari. In particolare il giallo rasenta la perfezione come mai ci è capitato di osservare. Il magenta è caratterizzato da una deviazione verso il rosso che lo rende leggermente più "caldo" del necessario. La riproduzione complessiva è da standing ovation, compreso l'equilibrio cromatico del bianco, ottenuto con le impostazioni "Naturale", sia per il gamma che per la temperatura colore. Pagina 9 - Il test con segnali video analogici I
L'unità di elaborazione interna all'Epson TW20, seguendo la stessa filosofia dei modelli precedenti, non dispone di un deinterlacciatore. Il segnale video a scansione interlacciata viene quindi visualizzato con la naturale successione di semiquadri, quelli con le linee dispari e quelli con le linee pari. Il DSP della Pixelworks PW164B si preoccupa soltanto di riscalare ogni singolo semiquadro (con risoluzione massima di 720 punti per 288 linee) su tutta la superficie delle matrici LCD. In condizioni normali il tremolio dei particolari ad alto contrasto in senso verticale è praticamente invisibile. Nelle due immagini più in alto abbiamo immortalato la proiezione dei due singoli semiquadri, utilizzando una delle immagini dal nostro DVD Test (disponibile sempre in download al solito indirizzo), che ma messo meglio in risalto la riproduzione alternata delle linee dispari e di quelle pari.
Utilizzando un lettore DVD Video con uscita a scansione progressiva, le immagini proiettate acquistano una notevole stabilità complessiva, anche se in alcuni casi il ritorno ai segnali a scansione interlacciata, suggerisce un leggerissimo vantaggio in termini di risoluzione verticale per quest'ultima modalità. Pagina 10 - Il test con segnali video analogici II Utilizzando un HTPC come sorgente non siamo riusciti a trovare le giuste impostazioni per saltare ogni operazione di scaling, mappando in maniera nativa i microdisplay LCD. Con un po' più di tempo a disposizione dovrebbe comunque essere possibile, come già successo per i due modelli Epson con stessa risoluzione che hanno preceduto il TW20. Per il giudizio finale abbiamo utilizzato come sorgente un lettore DVD Video Pioneer di fascia economica (Mod. DV575), con uscita a scansione progressiva. Nel menu del videoproiettore abbiamo selezionato le impostazioni predefinite "Nero Teatro 1", sollevando il controllo di luminosità di due punti per aggirare la sensibile compressione sulle basse luci ed eliminando l'overscan che è presente nelle condizioni di default. In queste condizioni, abbiamo riempito senza problemi uno schermo con diagonale da 70" con guadagno unitario che, osservato da una distanza di 3 metri, ci è sembrato davvero un ottimo compromesso per rapporto tra dimensione e luminosità dell'immagine, percezione dei dettagli e visibilità del reticolo dei pixel. Il livello del nero è pienamente accettabile ma quello che è più sorprende è la riproduzione dei colori, potenti e profondi come raramente capita di osservare, anche in videoproiettori dal costo fino a 10 volte superiore! In realtà la saturazione è fin troppo eccessiva in condizioni di default, ma basta diminuire leggermente il parametro "colore" per tornare alla normalità. Il bilanciamento del bianco non è poi troppo lontano dal riferimento. Le due impostazioni della temperatura colore da preferire sono quella "media" e "calda", che offrono un buon risultato, quasi equidistante dal riferimento con una leggera preferenza per l'impostazione "media". Pagina 11 - Conclusioni Nell'attuale congiuntura tecnologica in cui non si parla altro che di alta definizione, la pubblicazione del test di un videoproiettore con la risoluzione dell'Epson TW20 provocherà sicuramente l'ilarità di molti lettori. Eppure bisogna considerare la notevole quantità di persone che continuano a spendere molti soldi per schermi al plasma a definizione standard. Con questa premessa, l'Epson TW20 dovrebbe essere considerato come alternativa in modo piuttosto serio poiché, con una spesa estremamente contenuta, riesce a produrre una qualità video che sotto molti aspetti supera di gran lunga quella che può essere raggiunta dal miglior schermo al plasma SDTV attualmente sul mercato. Epson permette di entrare a pieno diritto nel mondo della videoproiezione con un prodotto semplice, versatile ed economico che sarà capace di sorprendere molti appassionati. L'unico rammarico è l'impossibilità di vedere all'opera il TW20 in un punto vendita specializzato. Il piccolo Epson è disponibile quasi esclusivamente su negozi on-line e nei grandi cash'n carry, ad un prezzo nettamente inferiore rispetto a quello di listino. Per maggiori informazioni: www.epson.it - www.3lcd.com |
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