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InfoComm 2012 - Day 1
InfoComm 2012 - Day 1
Emidio Frattaroli - 14 Giugno 2012
“La prima giornata dell'InfoComm 2012 è appena terminata e il numero di novità nel settore della videoproiezione che sono riuscito ad osservare direttamente sono davvero molto numerose. Il tema principale è l'abbandono delle lampade nei proiettori, in favore del laser...”
Pagina 1 - Introduzione: laser, laser e ancora laser!

Las Vegas, 13 Giugno 2012. Dopo quattro anni di lento declino, InfoComm Show, la fiera dedicata a tutto il settore della riproduzione audio e video professionale e del digital signage,  torna finalmente verso la crescita, sia come spazio espositivo occupato, sia come numero di visitatori, sia come novità di mercato. Negli Stati Uniti e anche in altri paesi europei c'è aria di riscossa, tornano gli investimenti e il mercato sembra sia destinato ad una ripartenza.

La novità più importante di quest'anno è sicuramente la netta sterzata nelle soluzioni d'illuminazione per i videoproiettori con flusso luminoso compreso tra i 1.500 e i 4.000 lumen. Fino a ieri, l'unica alternativa alle lampade a scarica ad alta pressione erano i LED, usati con profitto sia nei pico e mini proiettori (ora con flusso luminoso fino a 500 lumen), sia in qualche prodotto home theater di fascia altissima, con flusso luminoso fino a circa 1.200 lumen.

Le soluzioni con LED RGB rimangono ancora oggi quelle che garantiscono colori molto profondi e una durata che può arrivare fino ad oltre 50.000 ore di funzionamento, al termine delle quali si ha ancora il 50% del flusso luminoso originale. Le soluzioni LED però hanno tre piccoli grandi limiti: sono molto costose all'aumentare dei lumen, necessitano di un controllo preciso della temperatura per evitare modifiche dello spettro di emissione e quindi della colorimetria, hanno un'efficienza superiore alle lampade tradizionali ma che rimane ancora piuttosto bassa in assoluto.

Il laser, con efficienza elevatissima e quindi senza particolari problemi legati al surriscaldamento, sembrava una soluzione percorribile ma serviranno ancora un paio di anni per il contenimento dei costi e per risolvere alcuni problemi legati soprattutto ad alcuni "effetti collaterali" legati alle caratteristiche più elementari del laser. In questo ultimo anno però il laser è rientrato dalla porta di servizio grazie a Casio che, nello scorso anno, ha introdotto una intera linea di proiettori senza lampada, basati su una soluzione ibrida con laser, LED e fosfori.

Casio utilizzava un laser blu sia per la componente primaria "BLU", sia per eccitare un substrato di fosfori che emettono luce per la componente "VERDE". La componente "ROSSA" viene garantita da un emettitore LED. Più recentemente, il laser blu viene usato solo per eccitare i fosfori verdi e al LED rosso ne è stato affiancato un altro per il blu, con un netto miglioramento per la colorimetria. L'esempio di Casio è stato quindi seguito da tanti altri produttori con alcune significative differenze.

Pagina 2 - Le soluzioni laser ibride disponibili

In questa prima giornata all'interno degli spazi espositivi dell'InfoComm 2102 ho potuto notare molte soluzioni per videoproiezione senza lampada, alcune con lo stesso approccio di Casio (laser+fosfori+LED), altre con più spazio lasciato ai fosfori. Altre ancora solo con laser e fosfori, senza emettitori LED. Quale sia la soluzione migliore è difficile capirlo.

Resta comunque un fatto: la componente "verde" dello spettro luminoso è il vero demone sia per i laser puri, sia per i LED: troppo costosa nel caso dei laser e troppo poco efficiente nel caso dei LED. Per questo motivo, TUTTE le soluzioni laser ibride sono basate comunque sull'abbinamento laser + fosfori per la componente verde delle immagini.

In questa prima convulsa giornata è stato difficile anche capire quale delle tante soluzioni ibride possibili fosse integrata nei vari proiettori. In alcuni casi il personale a disposizione negli stand mi ha risposto in modo evasivo, con persone che entravano anche pericolosamente in contraddizione, anche in stand in cui penseresti di trovare personale con elevata preparazione.

Per verificare che tipo di soluzione ibrida sarà integrata nei vari prodotti sarà quindi necessario misurare lo spettro delle tre componenti primarie RGB con uno spettrofotometro con risoluzione ottica sufficientemente elevata (in altre parole, scordatevi di poter usare l'i1 Pro). Se lo spettro di quel colore sarà mosto stretto, allora si tratterà di un laser puro. Se lo spettro sarà molto più ampio ci troveremo a valle di fosfori. A metà strada ci sono invece i LED.

Pagina 3 - Morte alle lampade? Lunga vita alle lampade!

Qual'è la migliore soluzione laser ibrida? E le lampade? Si tratta sempre di un compromesso. L'abbinamento laser + fosfori ha dimostrato una efficienza molto elevata. La colorimetria dei prodotti che ho potuto osservare anche per i prodotti senza LED sembra corretta anche se non ho mai trovato le condizioni più opportune nei vari stand per poter emettere un giudizio appropriato. L'unica incognita per i fosfori rimane la durata. le case dichiarano non meno di 20.000 ore, con flusso residuo al 50%.

20.000 ore si traducono in circa 5-10 lampade sostituite. Alzi la mano chi, tra di voi ha sostituito più di tre lampade nella vita del proiettore. Siete in pochi. In altri settori invece, come quello business ed educational, il problema della sostituzione delle lampade è un problema molto sentito. Per questo motivo la quasi totaliltà di proiettori con engine luminoso laser ibrido sono soprattutto macchine per questi due settori, con risoluzione fino a 1280x800 pixel.

Anche il settore home theater avrebbe giovamento da engine luminosi laser ibridi. Forse non tanto per un motivo meramente economico. Piuttosto per una comodità innegabile: la calibrazione non dovrebbe essere effettuata ad ogni cambio lampada e ogni 500 ore di consumo della lampada... La domanda quindi sarà semplice: quanto sareste disposti a pagare per passare ad un proiettore laser ibrido?

Si parte dai 1.300 US$ (tasse escluse) del modello XGA di Optoma per arrivare a circa 1.900 US$ (sempre tasse escluse) del modello WXGA di BenQ per rimanere nel range di 2.000 lumen. Alcuni modelli Casio arrivano fino a 4.000 lumen ed anno un prezzo ancora superiore. Ottiche a tiro corto, lens shift, qualità dei componenti e versalità fanno ovviamente lievitare il prezzo. In parole povere, si tratta di prodotti molto diversi tra loro e che cercherò di analizzare man mano che visiterò i vari stand.

Pagina 4 - Viewsonic Pro9000

Tra le molteplici soluzioni business e soprattutto educational, Viewsonic è l'unica azienda che ha scommesso sul settore home theater. Il nuovo Viewsonic Pro9000 è un videoproiettore home theater con tecnologia DLP a chip singolo (DMD da 0,65"), con flusso luminoso dichiarato di ben 1.600 lumen con engine luminoso basato su fosfori verdi e LED rosso e blu. Il laser è usato per eccitare i fosfori verdi.

Il flusso luminoso viene garantito per almeno 20.000 ore anche se, dal alcuni esperimenti effettuati, sembra che a 30.000 ore il flusso luminoso decada solo di un 10%! Il prodotto sarà disponibile il prossimo settembre, ad un prezzo di 2.990 US$ (tasse escluse), che si trasformeranno probabilmente in 3.500 Euro IVA compresa per il mercato europeo. Al momento il prodotto non è compatibile 3D.

La visione al booth Viewsonic non è stata molto fruttuosa a causa delle pessime condizioni di installazione (troppa luce ambientale e materiale video non all'altezza). D'altra parte i colori sembrano davvero ottimi e la qualità dell'obiettivo mi ha impressionato positivamente. Purtroppo, a causa delle condizioni, non sono in grado di determinare il rapporto di contrasto e la ricchezza delle sfumature.

Pagina 5 - Panasonic PT-RZ370 e PT-RZ470

In questa prima giornata ho cercato di prendere contatto con tutti i nuovi modello ibridi annunciati in questa edizione di InfoComm 2012. per questo motivo ho raggiunto in sequenza BenQ, Optoma e anche Panasonic. Si, proprio Panasonic. Anche il colosso giapponese ha annunciato una nuova linea di proiettori ibridi. Si tratta per il momento di due modelli, con tecnologia DLP e molto completi da punto di vista della versatilità, con lens shift e connesione dati.

Il modello PT-RZ370 ha un flusso luminoso dichiarato di ben 3.000 lumen e una risoluzione WXGA (1280x800 pixel). La durata dichiarata è di almeno 20.000, entro le quali non si dovrà cambiare neanche il filtro antipolvere. Come già detto, il proiettore ha una connessione dati con standard HD BaseT che permette anche la riproduzione di flussi full HD.

Il modello di punta è il PT-RZ470 con risoluzione full HD (1920x1080 pixel), sempre 3.000 lumen, sempre con lens shift e connessine HD BaseT. Segnalo per entrambi i casi uno zoom 2X che farà la felicità degli installatori. Il prezzo ancora sconosciuto e disponibilità prevista tra gennaio e febbraio 2013. Allo stand c'èra anche un fantomatico modello PT-RW330U (che sembra in realtà il modello PT-RZ370) di cui non si ha traccia.

Per maggiori informazioni: http://panasonic.net/avc/projector/infocomm2012/index.html

Pagina 6 - BenQ LX60ST ed LW61ST

BenQ ha presentato i suoi nuovi proiettori ibridi in occasione del Projection Summit e in questa prima giornata ho avuto modo di approfondire di più le caratteristiche e la qualità video. I due modelli del produttore taiwanese sono per il settore educational, quindi con ottica a tiro cortissimo: un rapporto di tiro di 0,6 per il modello XGA e addirittura 0.49 per il modello WXGA.

Il modello LX60ST con singolo DMD a risoluzione XGA ha un flusso luminoso di 2.000 lumen che all'occorrenza possono essere diminuiti a 1.200 lumen, con un risparmio di assorbimento elettrico. La durata del motore luminoso è dichiarata in 20.000 ore dove dovrebbe rimanere più del 50% del flusso luminoso. Sul sito BenQ americano c'è uno schema del decadimento del flusso luminoso.

Nelle prime 1.000 ore di funzionamento il flusso luminoso scenderebbe di circa il 20% per poi scendere in maniera meno marcata. Non è ancora chiaro se il funzionamento in modalità ECO possa ridurre ulteriormente il consumo dei fosfori. Il prezzo del modello LX60ST dovrebbe essere di circa 1.800 US$, tasse escluse. Il prodotto dovrebbe essere disponibile in poche settimane.

Il modello LW61ST ha le stesse caratteristiche, stesso engine luminoso ma usa invece un DMD widescreen con risoluzione WXGA: 1280x800 pixel. Il prezzo in questo caso sale a 1.900 US$, sempre tasse escluse. Nelle prossime ore dovremmo avere notizia a proposito del prezzo e della disponibilità per il mercato italiano. La verifica della qualità presso lo stand BenQ non è stata possibile, a causa delle solite condizioni di installazione.

Posso comunque anticipare che i colori sembrano davvero ottimi, senza evidenti deviazioni. L'ottica - come spesso accade per i proiettori BenQ, mi ha davvero stupito: nonostante il tiro ridottissimo (0,49:1 per il modello WXGA) il dettaglio e la messa a fuoco negli angoli dell'immagine sono pressoché perfetti. Per maggiori informazioni sui nuovi proiettori BenQ:

http://www.benq.us/product/projector/lx60st

http://www.benq.us/product/projector/lw61st

Appuntamento domani, per la seconda giornata di InfoComm 2012.