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Pagina 1 - Introduzione: il proiettore REDray
Tre le priorità di questa ultima edizione del NAB c'è la visita allo stand di RED Digital Cinema, per poter osservare il nuovo videoproiettore a risoluzione 4K REDray con unità d'illuminazione al laser. Le caratteristiche del proiettore non sono state ancora comunicate. Si sa solo che ha una risoluzione 4K nativa e che utilizza laser al posto della lampada. Per il resto non si sa praticamente nulla. Nulla sul tipo di microdisplay usato, nulla sul tipo di engine ottico, nulla sul tipo di laser. E a nulla sono serviti i miei sforzi per cercare di carpire qualche informazione tecnica da Stuart English, l'unica persona di Red Digital Cinema che aveva tutte le informazioni del caso e che, a quanto pare, rimarranno segrete ancora per un bel po'.
Le ho provate davvero tutte con Mr. English. Ho provato anche a giocare alla "macchina della verità", dichiarando a Stuart le mie ipotesi sui contenuti del proiettore, ad iniziare dalla tecnologia LCoS, mentre cercavo di scovare nel suo viso un qualche segno di interesse... Niente da fare! Mr. English è rimasto serafico per tutto il tempo e ha ripetuto sempre la solita solfa: dobbiamo avere pazienza: "il proiettore è ancora acerbo ma stiamo procedendo molto velocemente, tutto sarà pronto entro la fine dell'anno e avrete tutte le informazioni".
Rassegnati, ci mettiamo in fila per poter accedere alla sala, allestita per l'occasione, per la proiezione del cortometraggio LOOM in S3D. Lungo il percorso d'attesa c'è una teca con il nuovo proiettore e con il "media player 4K", entrambi disponibili entro la fine dell'anno. Il proiettore monta chiaramente un obiettivo fotografico ed ha lo stesso "family feeling" dei prodotti RED: la sensazione di "aggressiva robustezza" è la stessa che si prova accarezzando uno qualsiasi dei prodotti RED. Sul pannello posteriore sono presenti due connettori HDMI di tipo 1.4 ed altri non bene identificati. Pagina 2 - L'installazione e il cortometraggio La sala contiene ben 100 sedie, organizzate su tre livelli. Lo schermo, con superficie "silver", ha un gain - dichiarato dallo stesso Stuard English - pari a 2, mentre la base dello schermo è di circa 7 metri. La proiezione viene anticipata da una breve introduzione da parte di Jim Jannard che vuole precisare alcune caratteristiche della RED Epic usata per la produzione del cortometraggio (niente noise reduction) e alcune caratteristiche peculiari del proiettore REDray.
Il proiettore è capace di proiettare le due immagini a risoluzione 4K per i due occhi contemporaneamente, anche se il modello che vedremo da lì a poco andrà solo a risoluzione 2K. Le due immagini sono polarizzate in senso opposto. Per questo motivo è necessario un silver screen per conservare la polarizzazione e occhiali passivi per la visione. Jim mette anche le mani avanti sulle prestazioni. Dice che quello che stiamo per osservare non è un prototipo ma un "work in progress" molto avanzato. In questa fase i miglioramenti sono molto rapidi ma a causa di un piccolo ritardo nello sviluppo, il crosstalk (l'effetto ghosting) sarà piuttosto visibile. LOOM è un bellissimo cortometraggio fantascientifico, prodotto da RED e da Ridley Scott ma ma scritto e diretto da suo figlio Luke. Il film è stato prodotto in stereo 3D e vede la partecipazione di un ottimo Giovanni Ribisi nel ruolo principale. La fotografia, a cura di Dariusz Wolski, è molto particolare: scene scurissime e colori piuttosto freddi, con alcuni momenti con dinamica più elevata e colori molto saturi. Pagina 3 - Qualità video e conclusioni
L'eccitazione che si era accumulata fino a quel momento, dopo i primi secondi di proiezione, lascia il posto ad una sensazione di grande fastidio e poi di grande sconcerto: ma quale ghosting? La separazione tra le due immagini in pratica non esiste e il risultato è semplicemente insopportabile poiché oltre al danno (niente separazione) c'è anche la beffa del calo di luminosità a causa degli occhiali. Anche questi ultimi sono scomodi per me che porto gli occhiali. Dopo pochi secondi decido di toglierli, in modo da recuperare almeno un po' di luminanza e concentrarmi sugli altri parametri delle immagini. Al di là del ghosting, la cosa che mi ha colpito immediatamente è il rapporto di contrasto nativo, molto, molto basso. Il livello del nero è semplicemente troppo elevato. Più elevato anche rispetto ad un proiettore DLP di fascia economica. Il flusso luminoso, al netto del gain elevato dello schermo, mi è sembrato più che sufficiente per le dimensioni dello schermo. Al netto degli occhiali ho avuto la sensazione che ci fossero almeno 15 candele su metro quadrato. Facendo qualche calcolo, c'è da immaginare che il flusso luminoso del proiettore fosse tra i 2.000 e i 2.500 lumen. Le buone notizie riguardano invece tutto il resto. I colori sembrano essere molto profondi (e vorrei ben vedere, con i laser!) e non ho rilevato alcun problema di "macule" (speckled) legato alla tecnologia laser. Nessun problema neanche per quanto riguarda disallineamento o aberrazioni cromatiche. Dal punto di vista del dettaglio l'immagine mi è sembrata perfetta. Dalla mia distanza, circa 8 metri, non sono riuscito a percepire i pixel. Neanche Ermanno che era quasi tre metri davanti a me, è riuscito a percepirli. Tutto sommato il proiettore c'è. Esiste e funziona, ma ancora bisogno di notevoli miglioramenti e non solo per la separazione stereoscopica che sarà risolta con una migliore gestione della polarizzazione dei fasci laser. Il guaio più grande secondo me riguarda il rapporto di contrasto nativo che è semplicemente fuori dal tempo. Stuart English dice che stanno lavorando molto velocemente e che sarà tutto a posto entro la fine dell'anno. Confermato anche il prezzo: meno di 10.000 Dollari americani, tasse escluse. Non resta altro da fare che attendere. |
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