![]() |
|||||||||
Stampa | |||||||||
|
|||||||||
Pagina 1 - Introduzione Da qualche mese, la maggior parte dell'attenzione degli opinion leader è impegnata sull'analisi dei nuovi videoproiettori con tecnologia LCD con pannelli di ultima generazione. Panasonic PT AE900, Sanyo Z4 ed Epson TW600 hanno monopolizzato lo spazio sulla maggior parte dei forum di discussione, anche oltre oceano. Il fatto che il prezzo di questi proiettori sia inferiore a quella soglia psicologica dei 2.000 Euro spiega in parte il notevole interesse suscitato. Un interesse così grande da rendere quasi ciechi alle altre possibilità offerte dal mercato. Un esempio perfetto è proprio il videopropiettore oggetto della nostra prova che ha un prezzo di listino sensibilmente superiore rispetto ai prodotti LCD ma che è ben giustificato sia dall'adozione di una tecnologia notoriamente più costosa ma anche da altre caratteristiche che analizzeremo in modo più approfondito. Il BenQ PE7700 è un videoproiettore con tecnologia DLP che utilizza un dispositivo a microspecchi per la riproduzione delle immagini. Il cuore della macchina è il DMD nella foto qui in basso, prodotto esclusivamente da Texas Instruments e ricoperto da centinaia di migliaia di microspecchi, tanti quanti sono i pixel delle immagini da riprodurre.
Il DMD utilizzato dal PE7700 è il modello in formato 16:9 con risoluzione di 1280x720 punti di seconda generazione chiamato HD2, utilizzato fino a poco tempo fa solo su videoproiettori di rango molto elevato. La luce emessa dalla lampada, opportunamente filtrata nelle componenti RGB da una ruota colore, viene riflessa dalle velocissime oscillazioni dei microspecchi verso la superficie di proiezione. Nella storica diatriba tra le tecnologie di videoproiezione, i videoproiettori DLP sono caratterizzati da un rapporto di contrasto reale superiore alle altre tecnologie di videoproiezione digitale come LCD oppure LCoS. Inoltre il controllo su ogni pixel e su ogni sfumatura riprodotta è totalmente digitale. Caratteristiche dichiarate - Chip DMD: 0,8" HD2: Pagina 2 - Estetica e dotazioni principali Il BenQ PE7700 ha peso e dimensioni superiori alla media. Disegno e finiture lo avvicinano molto di più a prodotti del segmento elevato del mercato, molto più di quanto il prezzo di listino lasci immaginare.
Sul pannello superiore, una serie di pulsanti illuminati permettono di governare la maggior parte delle operazioni basilari, come accensione e spegnimento ma anche la selezione degli ingressi e la navigazione all'interno dei menu di controllo. Il colore bianco con particolari in silver, suggeriscono un ottima collocazione nella sua installazione d'elezione: agganciato al soffitto.
Il telecomando in dotazione, anch'esso di generose dimensioni, ripropone le stesse finiture dello chassis del proiettore. Dotato di retroilluminazione con luce arancione molto potente, è ricco di tasti che permettono un accesso diretto ad alcune impostazioni senza passare attraverso i vari menu di controllo.
Nella confezione sono compresi un ottimo manuale, cavi per segnali video composito ed S-video di scarsa qualità ed un cavo RGBHV di ottima qualità dotato di connettori BNC con attacco a baionetta per il collegamento di sorgenti con uscita hd-sub 15 poli. Pagina 3 - Ingressi video, obiettivo e lampada
Il numero di ingressi video è molto buono anche se è la qualità che sorprende positivamente. Ai consueti ingressi per segnale video composito ed S-video si aggiunge ovviamente un primo ingresso component su connttori RCA. Sulla fila inferiore i cinque connettori BNC dorati consentono l'ingresso di segnali RGBHV e component. In alto a destra notiamo un ingresso HDMI che rende il prodotto HD-Ready ma anche compatibile con sorgenti DVI non HDCP come computer etc.
L'obiettivo è di generose dimensioni. Ha un fattore di ingrandimento fino ad 1,37X che sorpassa nettamente la stragrande maggioranza di concorrenti che al massimo offre ingrandimenti fino ad 1,2X. Il rapporto di tiro infatti è compreso tra 1,32 ed 1,8. Il rapporto di tiro descrive la relazione tra la larghezza delle immagini proiettate e la distanza tra schermo e lente del proiettore. Per ottenere una immagine con 2 metri di base, il proiettore dovrà essere sistemato ad una distanza compresa tra 264 360 centimetri.
La lampada è un modello P-VIP prodotto da Osram da ben 250W che dovrebbe garantire una buona facilità di reperimento anche attraverso canali non ufficiali. Il prezzo del ricambio ufficiale è comunque di circa 500 Euro, IVA compresa. La ruota colore è del tipo RGBRGB a sei segmenti che, unita ad un regime di rotazione piuttosto elevato, consente di ridurre ai minimi termini la percezione dell'effetto rainbow. Pagina 4 - Interno, costruzione e componenti Le conferme sulla qualità del videoproiettore continuano ad arrivare durante le operazioni in cui viene violato l'interno. La maggior parte delle viti sono nascoste da piccoli tappi di gomma bianca che si confondono perfettamente con lo chassis.
Dietro al pannello anteriore da cui fuoriesce l'aria calda, sono presenti ben due ventole di generose dimensioni con regime di rotazione piuttosto basso, almeno in condizioni di alimentazione della lampada conservative. La rumorosità del sistema è infatti estremamente contenuta.
Una volta sollevato il coperchio superiore le sorprese aumentano. Il livello costruttivo è davvero esemplare. Oltre alla solidità dei materiali appare evidente la cura dei dettagli. La scheda che ospita la maggior parte dei dispositivi per l'elaborazione dei segnali è completamente schermata sui due lati.
Dopo aver rimosso la schermatura, riconosciamo in posizione centrale il grande chip "senseye" che, secondo le indicazioni del costruttore, provvede alla maggior parte delle operazioni di deinterlaccio, scaling e gestione dei parametri delle immagini. Piè in basso c'è l'ottimo chip Philips SAA7118 utilizzato per la conversione in digitale dei segnali video analogici. Pagina 5 - Menu e strumenti di calibrazione Il menu di controllo del PE7700 è piuttosto semplice e ben organizzato. Premendo il tasto di accesso si arriva alla pagina con 5 sottomenu principali: Immagine, Display, Opzioni, Impostazioni e Avanzate. Nel menu Immagine, oltre alle classiche voci di luminosità, contrasto, saturazione colore e tinta, abbiamo la possibilità di decidere il livello di intervento dei filtri di riduzione di rumore (utili sono con segnali video di bassa qualità) e del filtro sharpness per l'esaltazione del dettaglio. Nello stesso menu, alla voce Modalità Predefinita è possibile scegliere ben 5 curve del gamma differenti: Cinema, Home theater, Family room, Foto e Giochi. Solo i primi due sono da utilizzare come base per le operazioni di taratura. Gli altri tre - come vedremo alle misure - sono caratterizzati da prestazioni utili solo se si ha bisogno di elevata luminosità, come in condizioni di illuminazione ambientale. Alla voce Impostazioni immagine estesa è possibile scegliere tra tre temperature colore del bianco predefinite (Caldo, Normale e Freddo) assieme a due impostazioni a disposizione dell'utente definite utente1 e utente2. Sempre nello stesso menu Immagine è possibile salvare e richiamare 3 diverse impostazioni, molto utile per gestire la visualizzazione da tre sorgenti diverse. C'è anche la possibilità di intervenire sui colori primari RGB e sul bianco, operazione che vi sconsigliamo caldamente. Nel menu Display è possibile scegliere il rapporto di visualizzazione delle immagini tra Anamorfico, 4:3, Letterbox, Widescreen e Reale. Verificando le modalità con il nostro DVD Test, raccomandiamo la modalità Anamorfico con sorgenti in formato 16:9 mentre con sorgenti 4:3 si possono scegliere anche due livelli di zoom: quello Letterbox è il più potente fino ad eliminare quasi completamente le bande nere dei film in formato 1,85:1. L'impostazione Widescreen invece opera uno zoom e uno stiramento più evidente ai lati dell'immagine e meno al centro. Nello stesso menu Display è possibile governare le funzioni di PIP (Picture in Picture) e POP associate agli ingressi RGB/component e a quelli video. Nel menu Opzioni è possibile controllare alcuni parametri del menu OSD mentre nel menu Impostazione si ha accesso alle due modalità di alimentazione della lampada, alle correzioni per le tipologie di installazione (soffitto, retroproiezione etc.) e per le distorsioni a trapezio. C'è anche la possibilità di selezionare il livello del nero (0 IRE, 7.5 IRE), utile per alcune sorgenti video NTSC collegate agli ingressi video composito ed S-video. Nello stesso menu si gestiscono i promemoria per la pulizia del filtro antipolvere che è lungo il lato sinistro del proiettore. L'ultimo menu, chiamato Avanzate, è quello che permette di modificare le componenti cromatiche RGB che partecipano alla composizione del bianco e delle varie tonalità della scala dei grigi. I controlli sono davvero ben modulabili e sono presenti sia per la modifica delle alte luci ed anche per quelle più basse. In realtà i due controlli sono molto più in sinergia di quanto si possa immaginare. La modifica di questi parametri dovrebbe essere effettuata solo se in possesso di un colorimetro e delle conoscenze necessarie. Pagina 6 - Misure: luminosità, nero e contrasto La prova del videoproiettore è stata condotta in due momenti distinti. Misure e test preliminari sono stati effettuati nei nostri laboratori, all'interno della grande dark room, utilizzando sorgenti video verificate con la nostra strumentazione. In più, abbiamo utilizzato una delle grandi sale del punto vendita HiFi Di Prinzio di Chieti Scalo che ci ha permesso di verificare il funzionamento del proiettore con numerose sorgenti video analogiche e digitali. Tra le prime indicazioni abbiamo misurato il livello di illuminanza espresso in lumen eqv. La potenza della lampada è sovrabbondante per la stragrande maggioranza delle applicazioni. Consigliamo vivamente di scegliere le impostazioni conservative della modalità "economica". Il valore di 619 lumen eqv della modalità Home Theater sono sufficienti per illuminare fino ad oltre 2,5 metri di base. Il livello del nero è una conferma delle possibilità della tecnologia DLP. Il valore è in assoluto molto basso. Frazioni di lumen, benché ancora minimanente percepibili, sono in grado di dare alle immagini quella profondità sconosciuta a proiettori con livello del nero molto più elevato. Il rapporto di contrasto, misurato per il momento in condizioni "full on / full off" è molto elevato in ogni condizione. Rapporti di contrasto superiori a 1.000:1 potrebbero non essere sfruttati a dovere considerando l'arredamento dei soggiorni di una casa normale. Pagina 7 - Misure: linearità della scala dei grigi Le impostazioni con gamma Cinema ci consegnano una curva con gamma di circa 2.2 sulle basse luci che si abbassa fino al valore di 1.8 sui livelli più elevati. Le impostazioni Home Theater sono nettamente migliori: in queste condizioni la curva ha un gamma praticamente costante pari a 2.0. Con le impostazioni Family room, Giochi e Foto appaiono evidenti le conseguenze in termini di espansioni e compressioni specialmente alle alte luci. Il gamma di riferimento è stato calcolato partendo dalla luminosità massima di 784 lumen ottenuta con le impostazioni Home theater. Scendendo nel particolare delle basse luci, abbiamo misurato i primi gradini della scala dei grigi con maggior risoluzione, dal 2% al 20%. In grigio sono visualizzate le due curve di riferimento rispetto ai valori di intensità rilevati al 50% di intensità. In giallo le due curve rilevate alle misure. Le modalità selezionate sono quelle relative alle impostazioni predefinite del gamma Cinema e Home theater. In entrambi i casi, la modulazione dei vari livelli della scala dei grigi è molto buona. La cosa che più conta è che i vari livelli sono ben distinti. La percezione dei particolari ai livelli più bassi di luminosità è quindi garantita. Indaghiamo con più attenzione anche la curva del gamma sulle alte luci con passi del 2% a partire dall'82% di intensità del segnale in ingresso. Anche in questo caso abbiamo scelto solo le due curve migliori: CInema e Home theater. In grigio sono rappresentate le cure ideali rispetto ai valori di intensità rilevati al 50% di intensità. In giallo potete osservare le due curve rilevate dagli strumenti di misura. Sebbene la curva del gamma Home theater sia nettamente da preferire, gli ultimi gradini (98%-100%) hanno praticamente lo spesso valore. In pratica c'è il rischio che i particolari sui gradini più elevati della scala dei grigi vengano "bruciati". Per evitare questa possibilità basterà diminuire leggermente (-1) il valore del contrasto nel menu immagine. Pagina 8 - Misure: Colori e bilanciamento del bianco La riproduzione dei colori del BenQ PE7700 è davvero equilibrata. Il triangolo di gamut di riferimento dell'alta definizione con il perimetro bianco viene coperto quasi completamente dalla riproduzione dei colori del PE7700. I colori primari blu e rosso rasentano la perfezione. Solo il verde appare appena meno saturo ma si tratta di una prestazione ottima. Anche i colori complementari ciano, magenta e giallo sono particolarmente vicini ai riferimenti ideali. Il punto del bianco è la conferma di una prestazione eccellente. I valori sono stati ottenuti con la modalità predefinita Home theater e selezionando la temperatura colore predefinita Caldo. Il grafico animato qui in alto ci presenta le coordinate cromatiche dei 5 gradini della scala dei grigi che ci consentono di verificare la linearità anche del bilanciamento del bianco. Il bilanciamento appare davvero ottimo su tutti i gradini. Sui gradini più bassi la riproduzione è eccellente. La prestazione viene raggiunta impostando il gamma predefinito Home theater e selezionando sempre la temperatura colore più calda. Pagina 9 - Il test con segnali video analogici La prova con materiale video è iniziata con ben quattro lettori DVD Video (Pioneer 868, Denon A1, Denon 1920 e Sony 92) messi a disposizione da HiFi Di Prinzio. Dal menu del 7700 abbiamo preferito sempre la curva del gamma Home theater, la temperatura colore più calda e abbiamo aumentato di 4 punti il livello di luminosità, diminuendo di 2 punti quello del contrasto: una taratura che tiene conto delle condizioni di visione reali un po' diverse da quelle di una camera completamente nera. La potenza della lampada è in modalità conservativa e lo schermo scelto è da 2 metri di base con guadagno unitario. Con segnale video composito le prestazioni sono appena sufficienti e la differenza rispetto al collegamento S-video è eclatante. Il dettaglio inizia ad essere molto interessante con il segnale S-video come anche il controllo sulle transizioni cromatiche sui particolari più definiti. E' il rapporto di contrasto a rubare la scena. Il livello del nero è infatti molto contenuto e la profondità d'immagine che ne risulta è molto elevata. Le prestazioni con segnale component sono ancora più elevate soprattutto nella percezione dei dettagli agli estremi dei livelli di luminosità (alte luci e basse luci) e sulle transizioni cromatiche. L'ottica permette una messa a fuoco uniforme su tutto lo schermo e le aberrazioni cromatiche, nel caso peggiore, sono contenute in mezzo pixel. Da segnalare c'è solo un lieve overscan che è possibile eliminare solo dal menu di servizio, inaccessibile ai comuni mortali. Nell'immagine qui in alto, osserviamo una foto del segnale test per la misura dell'overscan che è all'interno del DVD Test di AV Magazine, disponibile gratuitamente a tutti gli iscritti al forum di discussione. L'overscan è di circa 20 pixel in alto, in basso e a sinistra. A destra mancano 27 pixel all'appello. Fortunatamente il dettaglio consegnato è eccellente. La visione del pacchetto a 720 linee al centro è quasi perfetta ma anche ai quattro angoli la prestazione è ottima. La leggera vignettatura è esasperata dall'obiettivo della fotocamera digitale. Pagina 10 - Il test con segnali video digitali
Tornando alla visione, con software cinematografico il deinterlacciamento è esemplare e non si rilevano artefatti degli di nota. Nelle carrellate veloci è estremamente limitato anche il dithering, uno dei limiti della tecnologia DLP. Anche l'effetto rainbow è impercettibile ed il feeling generale è piuttosto riposante. Oltre alla grande precisione per la riproduzione dei dettagli, è l'equilibrio cromatico del bianco e la riproduzione dei colori che convincono più di ogni altra cosa. Con il collegamento in digitale, tramite connessione HDMI, la musica cambia ulteriormente. L'overscan sparisce e la percezione del dettaglio aumenta ulteriormente. Attraverso l'ingresso HDMI il proiettore accetta sia segnali 576p, 720p, ma anche 1920x1080i, entrambi a 50Hz e 60Hz. Abbiamo verificato le prestazioni anche con un PC con scheda Radeon 9600. Il segnale DVI 1280x720 60Hz viene correttamente riconosciuto. Nulla da fare per il segnale a frequenze di scansione superiori come il 75Hz oppure per il segnale 576i a scansione interlacciata.
Per mezzo del PC con Radeon 9600 e la potenza adeguata abbiamo riprodotto alcuni DVD ROM con materiale in alta definizione in formato WMVHD (Open Range, Hero, Shall we dance). Il Divario rispetto alle prestazioni con materiale a definizione standard è ancora una volta esaltante. Il proiettore è comunque estremamente analitico ed esalta gli eventuali artefatti presenti nei filmati di qualità inferiore (es. Open Range). Pagina 11 - Conclusioni Alla luce delle straordinarie prestazioni alle misure e delle ottime qualità dimostrate nella riproduzione di immagini in movimento possiamo affermare senza dubbio che il BenQ PE7700 è attualmente uno dei migliori videoproiettori attualmente a disposizione in relazione al prezzo di listino. Se alle notevole prestazioni aggiungiamola anche gli strumenti per la taratura messi a disposizione nel menu di controllo, la solidità della costruzione, il livello delle finiture e la garanzia di tre anni, appare chiaro come il BenQ PE7700 sia anche in gradi di dar fastidio a molti concorrenti posizionati su una fascia di prezzo ben superiore. Tra le soluzioni scelte dai progettisti taiwanesi non siamo d'accordo solo sulla potenza della lampada, assolutamente sovrabbondante per la stragrande maggioranza delle installazioni. La potenza della lampada è così elevata da consentire di illuminare schermi fino ad oltre 3 metri di base senza alcun problema. Il prezzo di listino al pubblico del BenQ PE7700 è di Euro 2.990,00 IVA compresa. La garanzia è di tre anni di cui il primo, definito "on site", con ritiro a domicilio del prodotto, consegna di un proiettore sostitutivo temporaneo e riconsegna del prodotto dopo la riparazione. Per gli ultimi due anni la spedizione è a carico del cliente e non è previsto un prodotto sostitutivo. La garanzia della lampada è di 90 giorni. Il prezzo della lampada di ricambio è di 499 Euro, IVA compresa. Per maggiori informazioni: www.benq.it/Products/Projector/index.cfm?product=536 Il videoproiettore BenQ PE7700 è distribuito in Italia da MPI Electronic: per maggiori informazioni sulla possibilità di visionare il prodotto all'interno dei negozi specializzati, contattate il distributore al seguente indirizzo: www.mpielectronic.com |
|||||||||
Pagina stampata da AV Magazine: https://www.avmagazine.it Vietata la copia e la distribuzione (anche parziale) senza la previa autorizzazione di AV Raw s.n.c. Per maggiori informazioni : https://www.avmagazine.it/sito/legale/ Copyright 2005 - 2025 AV Magazine AV Magazine - registrazione Tribunale di Teramo n. 527 del 22.12.2004 Direttore Responsabile: Emidio Frattaroli |