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Pagina 1 - Introduzione
Mainz, 15 ottobre 2008. Il PT-AE3000 è l'ultima evoluzione di Panasonic nella gamma di videoproiettori home theater della fortunata serie PT-AE, iniziata nel lontano 2001 con il piccolo PT-AE100 (risoluzione di 854x480 punti), seguito poi dal PT-AE300 (960x540), dal PT-AE500 (1280x720) e dal PT-AE1000: quest'ultimo fu il primo full HD con 1920x1080 punti di risoluzione, seguito ad un anno di distanza dal modello PT-AE2000 che introduceva piccoli miglioramenti, soprattutto in termini di rapporto di contrasto nativo e flusso luminoso. Quest'ultima evoluzione, presentata in anteprima all'IFA di Berlino lo scorso 28 Agosto, segna un salto considerevole nelle prestazioni rispetto al modello PT-AE2000. Il flusso luminoso sale da 1.500 a 1.600 lumen e il rapporto di contrasto sequenziale (full-on:full-off) sale da 16.000:1 a 60.000:1. In poche parole, il nuovo PT-AE3000 è il principale concorrente dei videoproiettori Epson TW5000 e TW3800 oltre che del nuovo Sanyo Z3000 e condivide con questi tre concorrenti parte del nuovo "engine" 3LCD e dei pannelli Seiko-Epson serie "D7". Pagina 2 - CineStar – der Filmpalast
Come location è stato scelta una delle sale del multiplex CineStar di Mainz, a pochi chilometri da Francoforte, non lontano dal quartier generale di Panasonic Europe che si trova a Wiesbaden. A fare gli onori di casa c'è Hartmut Kulessa, già da qualche anno in forze all'unità videoproiezione di Panasonic Europe.
Buona parte della presentazione delle caratteristiche tecniche del nuovo PT-AE3000 è stata affidata a Shigeaki Yamano e Tetsuya Koyama, che arrivano direttamente da Osaka, luogo dove viene sviluppato e prodotto il videoproiettore, 100% made in Japan! L'ultima fase del tuning del prodotto viene effettuata ad Hollywood, presso l'unità "Panasonic Hollywood Laboratory", fondata nel 2001 e già utilizzata dal modello PT-AE700.
L'installazione all'interno della sala n.7 prevede ben tre PT-AE3000, a disposizione dei giornalisti per una vera e propria sessione di test dove è possibile toccare con mano le principali novità introdotte con il nuovo proiettore. L'unico vero limite è rappresentato dallo schermo di proiezione: lo stesso perlux microperforato utilizzato per le normali proiezione. Pagina 3 - Caratteristiche e scheda tecnica
L'aspetto del nuovo PT-AE3000 è quasi identico ai suoi due diretti predecessori. Le novità più "eclatanti" riguardano la finitura della ghiera dell'obiettivo (ora con finitura "silver", preferivo quella più scura del PT-AE1000) e ben 3 ingressi HDMI utili solo per gli "sconsiderati" che arriveranno al proiettore con tre lunghi cavi HDMI invece che uno soltanto a valle di un comodo switch. L'obiettivo viene ulteriormente migliorato, soprattutto nei punti chiave che non avevano pienamente convinto (uniformità della messa a fuoco e aberrazioni cromatiche). Inoltre, viene adottato un meccanismo di "memoria" dello zoom e della messa a fuoco motorizzati (con controllo micrometrico sulla resistenza dei servo-motori) che permette di passare alla visione in cinemascope (2,35:1) zoomando l'immagine e portando le bande nere al di fuori dello schermo. Questo consente di eliminare il ricampionamento ma un piccolo limite legato al tipo di installazione e al lens shift che è manuale (pensate alle installazioni a soffitto). Approfondiremo questo aspetto nella recensione completa. Scheda Tecnica
Pagina 4 - Rapporto di contrasto massimo di 60.000:1
Il miglioramento più strillato rispetto alla precedente generazione riguarda il rapporto di contrasto sequenziale che passa da 16.000:1 fino a ben 60.000:1. Ricordiamo comunque che i diretti concorrenti arrivano a dichiarare rapporti di contrasto fino a 70.000:1 e oltre (Epson, Sanyo, Mitsubishi). Ricordiamo innanzitutto che tale valore si riferisce al rapporto di contrasto sequenziale (quello full-on:full-off, per intenderci) e può contare quindi sulla sinergia di numerosi dispositivi, primo fra tutti il diaframma (IRIS) di tipo dinamico che permette di dosare il flusso luminoso: massimo quando vengono riprodotte immagini luminose e minimo per quelle più scure.
Il nuovo PT-AE3000 utilizza un nuovo iris dinamico in cui è stato scelto un nuovo profilo delle "palette" metalliche in movimento che, secondo il costruttore, permettono un controllo del passaggio della luce estremamente più efficiente. Nelle due foto in alto potete osservare Tetsuya Koyama mentre mostra i due iris a confronto: quello del PT-AE2000 ha un profilo più squadrato mentre le nuove "palette" utilizzate nel PT-AE3000 hanno un profilo tondo e continuo.
Il terzo miglioramento riguarda il percorso della luce tra i pannelli LCD e il prisma dicroico ed è quello che permette di incrementare il rapporto di contrasto nativo (quello intra-frame per intenderci) che poi è quello che ci interessa più di ogni altra cosa. Lo scopo viene raggiunto da un elemento che viene chiamato "Pure Contrast Plate" che viene inserito a valle del pannello LCD e prima del filtro polarizzatore di uscita.
Comparativa tra il percorso luce del PT-AE2000 e il nuovo AE3000 con Pure Contrast Plate A detta del costruttore, il nuovo dispositivo consente un controllo estremamente più efficiente sulla polarizzazione della luce in uscita dai pannelli LCD, un livello del nero molto più contenuto ed un sensibile incremento della gamma dinamica. Simili dispositivi sono utilizzati anche in tutti gli altri nuovi videoproiettori 3LCD in cui viene dichiarato un rapporto di contrasto similare. Solo le misure di laboratorio ci diranno chi tra i vari costruttori sia riuscito ad ottenere le prestazioni migliori. Pagina 5 - Interno, DSP video e Frame Creation 96/100/120 Hz
Tra le altre caratteristiche più interessanti c'è sicuramente l'aumento della luminosità, sinceramente molto più sensibile rispetto a quanto dichiarato. Formalmente si passa dai 1.500 lumen del PT-AE2000 a 1.600 lumen che, nella modalità di visualizzazione più corretta (bianco D65, gamut HDTV e gamma 2.2) scende decisamente ma molto meno rispetto ai modelli precedenti. Questo grazie ad una nuova lampada, un nuovo ballast (entrambi di produzione Panasonic) e un nuovo filtro colore. Segreto assoluto sui componenti interni: anche in questo caso dovrete attendere la recensione completa. Possiamo soltanto anticipare che non vengono utilizzati DSP più "di moda" (Realta, QDEO, Pixelworks, Gennum) e che vengono preferite soluzioni con integrati prodotti dalla stessa Panasonic. Un nuovo integrato permette l'elaborazione delle immagini e del gamma con ben 16 bit di profondità: un vero record! Altra caratteristica interessante riguarda la frequenza di scansione, che con i nuovi driver che pilotano i pannelli LCD può spingersi fino a 120 Hz. L'interpolazione può essere impostata su tre modalità: spenta, "modo1" (quella più semplice e con buoni risultati) e "modo 2" (più complessa, con memoria degli ultimi 3 fotogrammi ma che introduce un sensibile ritardo tra audio e video). Analizzeremo queste modalità con più calma nel nostro laboratorio, quando sarà arrivato il campione per il test. Pagina 6 - Conclusioni Il primo, vero contatto con il nuovo PT-AE3000 è stato piuttosto convincente, ad iniziare dalle notevoli differenze rispetto al precedente modello PT-AE2000, percepibili anche ad occhi non particolarmente "allenati". In particolare
ho apprezzato soprattutto il generoso flusso luminoso che nel PT-AE3000 consente di illuminare superfici importanti,
mantenendo comunque un rapporto di contrasto molto interessante. Per maggiori informazioni sui prodotti Panasonic: www.panasonic.it |
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