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Pagina 1 - Introduzione: la qualità di un TV
Quando si tratta di scegliere un TV da acquistare, una buona parte del processo decisionale è legato all'analisi delle specifiche dichiarate dal costruttore. Purtroppo, nella stragrande maggioranza dei casi, le specifiche si limitano soltanto ad alcuni parametri, come il livello di luminanza massimo e il rapporto di contrasto massimo, con valori ottenuti in condizioni difficilmente replicabili in ambiente domestico e che in alcuni casi sembrano tratti dalla letteratura di fantascienza. Peccato che nelle caratteristiche dichiarate "standard" mancano quasi sempre alcuni dati fondamentali, come quelli sulla qualità dei colori e sull'uniformità, quest'ultima sia legata alla luminanza che alla qualità del "bianco" su tutta la superficie del pannello. C'è anche da dire che non mi risulta si sia mai lamentano qualcuno se la luminanza del proprio TV non raggiunge i 500 NIT promessi dal costruttore oppure se il rapporto di contrasto non è di 1.000.000:1 (un milione). Al contrario, sempre più spesso sono i problemi di uniformità del pannello a scatenare la rabbia dei consumatori. E sono anche parametri che non vengono mai comunicati per i TV. Negli ultimi anni, le riviste e siti web specializzati nel settore dell'elettronica di consumo hanno iniziato a proporre misure anche per i prodotti video, con lo stesso livello di accuratezza rispetto a quelle che vengono effettuate da molti più anni per i prodotti audio. Inoltre, grazie anche alla disponibilità di colorimetri di qualità a prezzi sempre più accessibili, anche il consumatore è in grado di effettuare rilevazioni fotometriche che lo mettano in condizioni di analizzare la qualità del proprio TV. La possibilità effettuare rilievi fotometrici da parte dei consumatori , unita alla sempre crescente visibilità delle community legate a questo settore (come il nostro forum di discussione), hanno permesso un sano cortocircuito informativo, con disponibilità di dati sui TV rilevati non solo da parte delle riviste specializzate ma anche da un pubblico di appassionati sempre più numeroso che pubblica le misure sui forum di discussione. Resta ancora un "piccolo" divario tra i laboratori e il consumatore, ovvero la disponibilità di strumenti certificati con incertezza di misura ben definita e condizioni di misura che ne permettano la ripetibilità. Pagina 2 - Verifica delle caratteristiche
Resta però un problema. Le caratteristiche dichiarate dai costruttori sono appena sufficienti solo per i prodotti professionali e semi-professionali. Per fare un esempio, per alcuni monitor LCD IPS dedicati al settore consumer e prosumer (anche piuttosto economici), sono disponibili dal costruttore i dati di uniformità e bilanciamento del bianco, espressi come deviazione dal riferimento in "Delta E", uno dei parametri oggettivi per quantificare la differenza colore. Per i televisori e i proiettori "consumer", questi dati non sono disponibili, neanche per i prodotti di fascia più elevata. Nel settore professionale, la presenza di questi dati è diventata indispensabile. Al contrario, nel settore consumer, questa situazione limita fortemente il potere del consumatore che, nella stragrande maggioranza dei casi, non è in grado di poter contestare problemi di uniformità del pannello, con le aziende che si trincerano dietro le "tolleranze di produzione". Fortunatamente esistono delle eccezioni. Nel recente passato abbiamo seguito da vicino Panasonic Italia che ha avuto qualche problema sull'uniformità di alcuni display al plasma e che in alcuni casi è stata costretta alla sostituzione del TV.
I problemi di uniformità dei plasma Panasonic si riferiscono fortunatamente ad un numero piccolissimo di unità rispetto al volume totale di prodotti venduti. D'altra parte, l'elevato numero di iscritti al nostro forum di discussione e l'aspettativa di alta qualità da parte dei plasma Panasonic, hanno generato numerosi feed-back, con numerosi utenti che hanno usato segnali test che abbiamo messo a disposizione, creati per evidenziare alcuni dei problemi più comuni. D'altra parte, anche verificando strumentalmente alcuni problemi di uniformità di alcuni TV Panaasonic, torniamo allo stesso vicolo cieco: la mancanza di caratteristiche dichiarate dal produttore sull'uniformità del pannello.
Eppure, alcuni TV al plasma di Panasonic hanno ottenuto la certificazione THX Display: un marchio che non è solo sinonimo di qualità ma che è anche legato al rispetto di alcuni parametri fondamentali. Purtroppo in questi anni ho avuto parecchie difficoltà a reperire questi parametri. I documenti - seppure con poche informazioni - che una volta erano sul sito thx.com ormai non sono più disponibili e le richieste che ho effettuato in questi ultimi mesi non hanno ottenuto risposta. Fortunatamente, Audioholics e soprattutto HD Guru, nel recente passato hanno pubblicato informazioni interessanti che ci presentano le proprio le specifiche THX Display. Pagina 3 - Le specifiche THX Display
Le informazioni che seguono sono state estrapolate da due articoli, pubblicati il primo da Audioholics nel 2009 e l'altro nel 2010 da HD Guru. Quest'ultimo reca anche alcune delle specifiche più interessanti che si riferiscono proprio all'uniformità. Quelli che seguono sono i sette punti principali delle specifiche THX Display descritti da HD Guru. Link all'articolo su Audioholics: www.audioholics.com/education/display-formats-technology/thx-video Link all'articolo su HD Guru: http://hdguru.com/wtf-is-a-thx-certified-display/1523/ 1. Gamut dei colori. THX limita il gamut dei colori alle specifiche REC.709. Il display o il proiettore deve garantire il rispetto delle coordinate xy (spazio colore CIE 1931) entro ±0,005 per il bianco e per i colori primari rosso e blu. La tolleranza è estesa correttamente a ±0,010 per il verde. Approfitto per ricordare che lo spazio CIE 1931 non è percettualmente uniforme. In altre parole, identiche deviazioni delle coordinate nello spazio non si traducono nella stessa percezione alla visione. nello specifico, la regione del verde è molto espansa. Per questo motivo THX ha dato una tolleranza maggiore alle coordinate del verde rispetto a quelle per il rosso, blu e bianco. 2. Riflettanza del pannello. Nelle specifiche THX è richiesta una riflettanza del pannello inferiore al 2%, in modo da garantire un buon rapporto di contrasto anche in ambienti con poca illuminazione, in modo che il livello del nero rimanga contenuto anche in presenza di fonti di illuminazione. 3. Uniformità. THX misura anche l'uniformità del pannello nelle classiche 9 zone dello schermo. Come riferimento viene preso il punto centrale; il valore di luminanza e le coordinate cromatiche vengono comparate con le otto zone periferiche, in modo che l'uniformità di illuminazione sia superiore all'80% e che la deviazione delle coordinate cromatiche xy dello spazio CIE 1931 siano entro una deviazione di ±0,004 x e ±0,004 y. 4. Angolo di visione (LCD). Per i soli display con tecnologia LCD, THX verifica anche l'angolo di visione in quattro punti dello schermo. I valori di luminanza e le coordinate cromatiche acquisite con lo strumento perpendicolare al pannello, vengono comparate con quelle acquisite con un angolo di 45°. Per rimanere entro le specifiche THX, la luminanza deve rimanere entro il 75% e le coordinate xy entro ±0,004. 5. Ritenzione dell'immagine (PDP). Per i soli display al plasma, THX effettua anche un test sulla ritenzione a breve termine dell'immagine. La procedura è piuttosto semplice: un'immagine statica di una scaccchiera, con aree bianche e nere, viene riprodotta ininterrottamente per ben 2 ore. In seguito viene testata la capacità del display di eliminare gli effetti della ritenzione dell'immagine entro i pochi minuti. Allo scadere dei 10 minuti, il livello originale del nero deve rientrare entro il 98% del livello originale. 6. Overscan. Tra i test principali c'è anche la verifica dell'assenza di overscan, in modo che l'immagine venga riprodotta con precisione "al pixel", senza zoom e quindi senza artefatti di scaling. 7. DSP Video. THX utilizza inoltre alcuni patttern test per evidenziare le caratteristiche che riguardano le operazioni di de-interlacciamento, scaling, velocità di risposta e altri parametri legati più che altro al processamento video. 8. THX Mode. Dopo le verifiche, THX definisce anche alcuni parametri di riferimento (bilanciamento, gamma, colore etc.) che il costruttore dovrà rendere disponibili in uno i due banchi di memoria. Pagina 4 - Conclusioni Il laboratorio che si occupa del programma di certificazione THX Disply utilizza generatori video Quantum Data e strumenti di misura Photo Research e si tratta - manco a dirlo - di prodotti che sono tra i migliori disponibili per i laboratori di fotometria legati ai prodotti di elettronica di consumo. Al di là della qualità del laboratorio e della potenza del marketing di THX, la cosa più importante è che un TV certificato "THX Display" ha dei paletti entro i quali non può sconfinare. Paletti che in alcuni casi sono anche messi a distanza "di sicurezza" ma che costituiscono comunque un riferimento utilissimo per il consumatore. Nei prossimi mesi, continuerò la mia personale ricerca delle altre informazioni che riguardano il programma di certificazione THX Display, non solo per i TV (anche stereo 3D) ma anche per i videoproiettori. Nel frattempo, facendo tesoro delle richieste dei numerosi iscritti al nostro forum di discussione, torneremo a pubblicare test di prodotto ancora più approfonditi, con particolare attenzione proprio all'uniformità, iniziando questa volta dai display. Per maggiori informazioni: www.thx.com/consumer/home-entertainment/video/thx-certified-plasmas-lcd-tvs-projectors/ www.thx.com/consumer/home-entertainment/video/thx-3d-certified-displays/
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