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Pagina 1 - Introduzione
Dal 10 Novembre è disponibile in edizione Blu-ray Disc e DVD Video Medusa "The Hole in 3D": l'ultima fatica del regista Joe Dante in una versione stereoscopica prodotta da Medusa particolarmente ricca e interessante dal punto di vista tecnico. L'edizione in Blu-ray Disc contiene la versione stereo 3D "full color - full HD", compatibile con i lettori Blu-ray Disc 3D ready e con i display stereo 3D di nuova generazione. Nella stessa edizione Blu-ray è presente anche la versione codificata in "Trioscopic" e visualizzabile con qualsiasi lettore Blu-ray e display, per mezzo degli occhialini verde-magenta, presenti nella confezione. La versione "Trioscopic" è la sola disponibile per l'edizione in DVD Video. Nell'edizione Blu-ray Disc, è presente una nuova versione degli AV Magazine Tools che contiene vecchi e nuovi segnali test - stavolta in versione Blu-ray 3D - per consentire la taratura del sistema di visione stereoscopico sia in versione "Trioscopic" con occhialini colorati verde e magenta, sia in versione "full color & full HD", compatibile con i nuovi lettori Blu-ray 3D e display 3D ready. In questo articolo analizzeremo principalmente la versione "Blu-ray 3D". Per poter apprezzare un'immagine stereoscopica, è necessario che l'occhio destro e l'occhio sinistro osservino due immagini differenti, con le due rispettive prospettive. Nell'edizione "Trioscopic" i fotogrammi delle due prospettive vengono "colorati" per separazione cromatica e miscelati insieme in un unico fotogramma. Le immagini test incluse negli AV Magazine Tools in versione Trioscopic aiuteranno gli appassionati a tarare al meglio televisori e videoproiettori in modo che la visione stereoscopica sia la migliore possibile. Per l'analisi degli AV Magazine Tools in versione Trioscopic consigliamo la lettura dell'articolo sul Blu-ray Disc di San Valentino di Sangue, disponibile al seguente indirizzo: www.avmagazine.it/articoli/279 La grande novità dei nuovi AV Magazine Tools inseriti nel Blu-ray Disc di The Hole in 3D è nella codifica. Questa volta i segnali test sono in versione "full color & full HD": ciascuna delle due prospettive per l'occhio sinistro e quello destro è a piena risoluzione HD e conserva tutti i colori. Per poter utilizzare questa versione è necessario possedere un lettore Blu-ray 3D ed un display 3D ready di nuova generazione. È possibile utilizzare anche un personal computer con lettore BD-ROM, un software di lettura Blu-ray 3D compatibile ed un display o un proiettore adeguati. Pagina 2 - Geometria, sharpness e rumore
L'altra importante novità degli AV Magazine Tools è rappresentata dalla nuova carta test per la taratura del rapporto d'aspetto e dello sharpness, che contiene riferimenti utili anche per la taratura dell'interasse. Prima di arrivare al sodo, crediamo sia opportuno Zoom, overscan e rapporto d'aspetto Visualizzando l'immagine test in apertura, è necessario verificare le impostazioni del display per il rapporto d'aspetto e disinserire eventuali "zoom" oppure "overscan" che finirebbero per nascondere porzioni dell'immagine. Inoltre, come diretta conseguenza del ritaglio, l'immagine subirebbe anche un sensibile calo della difinizione poiché il fotogramma dovrebbe essere riscalato nuovamente alla risoluzione nativa del pannello, con immaginabili effetti sulla qualità finale. Per essere certi che l'immagine sia visualizzata in ogni sua parte, basta verificare che l'immagine riprodotta dal display sia identica a quella visualizzata in apertura (click sull'immagine per visualizzare il file a risoluzione nativa: 1920x1080).
Qui in alto invece c'è qualche esempio di quello che bisognerebbe evitare. Purtroppo in alcuni display (fortunatamente sono rimasti davvero in pochi) è impossibile visualizzare tutti i pixel dell'immagine originale e sarà sempre presente un piccolo "overscan". In questo malaugurato caso, l'unico consiglio che possiamo darvi è quello di fare più attenzione quando si tratterà di scegliere il vostro prossimo acquisto. La stessa immagine test è molto utile per la taratura dello sharpness (alias "dettaglio") e anche della riduzione del rumore. In questo caso, il consiglio è quello di eliminare qualsiasi tipo di riduzione di rumore ("noise reduction") e modulare il controllo di sharpness in modo che i dettagli più fini (le cinque linee di un solo pixel, sia in orizzontale che in verticale), sia riprodotte senza artefatti e doppie immagini.
Qui in alto tre di esempi di cosa dovreste evitare assolutamente. A sinistra abbiamo simulato un eccesso di sharpness che finisce per distruggere il dettaglio con artefatti e doppia immagine (edge enhancements). Al centro un classico artefatto di scaling e più a destra un filtro di riduzione del rumore che è stato lasciato attivato. Pagina 3 - Offset ed effetto stereoscopico
La stessa immagine utilizzata per la verifica della geometria, sharpness e riduzione del rumore è molto utile per la taratura dell'offset stereoscopico. Nei display 3D di ultima generazione è possibile traslare in senso orizzontale le due prospettive per l'occhio destro e l'occhio sinistro. Più semplicemente, si tratta di modificare la distanza tra le due immagini. Aumentando la distanza, l'immagine tridimensionali tenderà ad "entrare" all'interno dello schermo. Avvicinando le due immagini, si verificherà l'effetto contrario. Purtroppo alcune persone tentano di modificare questo parametro con l'obiettivo di ridurre l'effetto ghosting, ovvero l'immagine residua di una delle due prospettive che filtra nell'altro occhio. Questa strategia in realtà non è funzionale poiché il ghosting dipende soprattutto dalla bontà dei display e degli occhialini. Con la taratura dell'offset arebbe più utile perseguire un altro obiettivo: spingere più indietro (dentro allo schermo) la stereografia in modo da ridurre quelle che in gergo tecnico vengono definite "violazioni del fotogramma" (frame violation): quando parte dell'immagine dovrebbe uscire dallo schermo ma viene tagliata dai bordi dello schermo stesso. In realtà anche questa operazione è da affrontare con cautela poiché se si esagera, le due prospettive tridimensionali con elementi lontani (sullo sfondo) potrebbero essere troppo distanti. Così distanti che per schermi con diagonali importanti potrebbero portare gli occhio verso la divergenza e quindi verso una fatica piuttosto evidente. Il consiglio ultimo è quello di tarare l'offset seguendo l'immagine test contenuta negli AV Magazine Tools, in modo che il logo di AV Magazine al centro sia sul piano zero, a livello dello schermo. Per una verifica, toccate con un dito lo schermo, poggiando il polpastrello subito accanto al logo. In questo modo avrete un utile riferimento per controllare se il logo sia sul piano dello schermo, più avanti oppure indietro. Con lo stesso principio potrete verificare che il logo a sinistra sia più indietro e che quello a destra sia più avanti. Pagina 4 - Gamma, colori, bilanciamento e audio
Le altre immagini test permettono di verificare la corretta taratura dei parametri fondamentali come luminosità, contrasto, gamma, bilanciamento del bianco e correttezza cromatica. Questo tipo di tarature dovrebbe essere effettuato con l'ausilio di strumenti per la calibrazione come fotometri e colorimetri. D'altronde, le immagini test sono state studiate in modo da rendere possibile una taratura anche senza particolari conoscenze specifiche o strumenti di misura. In linea di principio, considerato che gli occhialini finiscono per tagliare in modo pesante la luminanza dei display, il consiglio più importante è quello di trovare il miglior compromesso possibile tra luminosità generale, visibilità del maggior numero di sfumature e correttezza dei colori. Iniziate dall'immagine test per il controllo del gamma, riprodotta qui in alto e fate qualche test indossando gli occhialini, in modo da riprodurre il maggior numero di rettangoli con le tonalità di grigio e in modo che non compaiano fastidiose dominanti cromatiche. Procedere quindi alternando l'altra immagine test con le barre colore per verificare la qualità d'immagine anche nella riproduzione dei colori più saturi.
Nelle'immagini qui in alto abbiamo riprodotto alcuni esempi da evitare categoricamente. Più a sinistra c'è un'immagine con gamma troppo elevato, con sfumature su basse e alte luci quasi indistinguibili. Al centro invece c'è un'immagine con gamma troppo basso, luminosità troppo elevata e bilanciamento del bianco che tende al verde. Più a destra, un'immagine con colori poco saturi e dominante piuttosto fredda, tendente al blu. L'ultimo segnale test inserito in quest'ultima versione degli AV Magazine Tools contiene rumore rosa che ruota sui vari canali. Il segnale test è stato codificato da DSDVD che ha effettuato l'authoring di questa edizione di The Hole in 3D allo stesso modo in cui è stata effettuata la codifica per le tracce in multicanale del film. In questo caso, con l'ausilio di un fonometro posizionato nel punto di ascolto, verificare che la pressione sonora dei vari canali sia la stessa. Con l'aiuto di strumenti per l'analisi della riposta in frequenza, sarà possibile anche verificare quest'ultimo aspetto. Chiudiamo questo articolo chiediendo a tutti voi un prezioso feedback sull'utilizzo di questa versione degli AV Magazine Tools e su consigli per nuovi segnali test da inserire in una prossima versione attualmente allo studio.
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