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- click per ingrandire - Nella provincia giapponese del 1918 Jirō Horikoshi è un brillante e meticoloso bambino che desidera diventare progettista di aeroplani dopo avere incontrato in sogno l'ingegnere italiano Giovanni Battista Caproni. Alcuni anni dopo, durante un terribile terremoto che devasta Tokyo incontra fugacemente la giovane Nahoko, cui presta aiuto senza dare il tempo di essere ringraziato. Col tempo Jirō entra a lavorare presso la fabbrica aeroplani Mitsubishi, partecipando a una serie di progetti tra cui quello di un velivolo licenziato dalla tedesca Junkers. Al giovane ingegnere la creatività non manca, spronato non solo dai sogni con Caproni e quelli in cui non ha ancora piena forma un aereo all'avanguardia ad ala di gabbiano invertita ma soprattutto dal nuovo incontro con Nahoko, che riempirà la vita di Jirō e contribuirà al suo percorso formativo. - click per ingrandire - click con pulsante dx e "apri in altra finestra" per l'immagine full HD - Ambasciatore di un destino di la dall'essere scritto il vento sostiene i sogni dei velivoli che ancora devono essere creati, il vento come ineluttabile testimone del cammino di vita di Jirō, vento che anche quando è foriero dei momenti più difficili spinge a rispondere con altrettanta enfasi “bisogna tentar di vivere” (citazione diretta dal poema “Le cimetière marin” di Paul Valéry). Nell'opera di commiato dal mondo dell'animazione cui tanto ha dato nel corso della sua lunga e fulgida carriera il maestro Hayao Miyazaki ha relegato la dimensione del sogno all'interno di quello umano, abbandonando l'approccio prettamente favolistico che circonda quasi tutte le sue opere, Porco Rosso e il suo biplano italiano compresi, per raccontare con mano leggera, profondità d'animo ed enfasi poetica l'epopea di un grande ingegnere giapponese. Quel Jirō Horikoshi progettista cui è riconosciuta la paternità tra gli altri dell'A5M, primo caccia monoplano impiegato dal Servizio Aeronautico della Marina Imperiale giapponese. Qualità video BD-50, aspect ratio originale 1.85:1, codifica video AVC/MPEG-4 (1080/24p). La qualità dell'opera è decisamente elevata e raggiunge spesso picchi reference con solidità, estensione gamma colore, precisione elementi anche in secondo piano e background (in questo senso un test su tutti l'immagine di Jirō che torna a cercare Nahoko dopo il terremoto e l'incendio che ne è seguito dove a dare il senso della distanza ci pensano i microscopici soggetti che si stagliano quasi all'orizzonte). Analisi del bitrate Alcuni passaggi risultano particolarmente contrastati mentre il limite maggiore è percepibile nella profondità dei neri e nell'uniformità degli stessi: dalle luci e ombre che si stagliano tra le arcate dei caseggiati sino alle sfumature sulla capigliatura di Jirō in alcuni primi piani. Nulla di particolarmente invasivo che potrebbe maggiormente affiorare in presenza di schermi di grandi dimensioni per un risultato gradevole e comunque degno di quest'ultima regia del maestro giapponese. L'ultima immagine a destra è uno dei frame incriminati - click per ingrandire - click con pulsante dx e "apri in altra finestra" per l'immagine full HD - Al capitolo 2, attorno a 16,33 minuti alcuni frame con l'immagine del fiore circondato da ciotoli vista qualche istante prima irrompono nel corso della panoramica della città, sarebbe curioso sapere se di tale 'difetto' soffre anche l'edizione americana e/o quella giapponese. Qualità audio Era lecito aspettarsi quantomeno una traccia multicanale ma precise direttive del regista hanno imposto la monofonica, nel nostro caso codificata in doppia lossless DTS-HD Master Audio 1.0 canali (core @ 754 kbps) italiano e giapponese. Sono entrambe tracce da ascoltare per saggiare il diverso mood creato dai due cartelli di doppiatori, buona dinamica ma si prova da subito il desiderio di rimanere ancor più coinvolti nel racconto con un missaggio a canali discreti che avrebbe maggiormente sostenuto la visione nei tanti passaggi chiave della vita di Jirō tra sogno e realtà. - click per ingrandire - click con pulsante dx e "apri in altra finestra" per l'immagine full HD - Extra (HD) Come da tradizione anche in questo caso la vera chicca per gli appassionati di disegno animato è l'opportunità di seguire il film attraverso lo storyboard e i relativi bozzetti, sempre con aspect ratio 1.85:1, codifica audio Dolby AC-3 1.0 canali (192 kbps). Di caratura anche la registrazione integrale della conferenza stampa indetta dalla produzione a fine lavorazione, della durata di 82', in giapponese con sottotitoli, che vede tra gli altri la viva partecipazione del regista. In aggiunta l'edizione americana offre in più un capitolo di approfondimento sul doppiaggio anglofono e un altro sulla campagna marketing giapponese. - click per ingrandire - click con pulsante dx e "apri in altra finestra" per l'immagine full HD - La pagella secondo CineMan
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