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Nymphomaniac Vol. 1-2
Nymphomaniac Vol. 1-2
CineMan - 06 Gennaio 2015
“Lars Von Trier di nuovo alle prese con il temuto universo femminile nella più lugubre e grafica delle declinazioni possibili. Distribuzione BD curata da CG Home Video”
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L'esile Joe (C. Gainsbourg) giace al suolo in un lurido vicolo, il volto emaciato e gli evidenti segni di una violenza convincono il maturo Seligman (S. Skarsgård) a offrirle riparo dall'incombente notte di un gelido inverno. Le ferite che la donna mostra all'esterno sono nulla a confronto di quanto reca dentro un'anima scarna e prosciugata alla vana ricerca della soddisfazione (sessuale).

L'orgasmo è un mito, la pentola d'oro alla fine di un arcobaleno fisico e mentale di cui Joe non ha mai conosciuto i colori. Persa la verginità con lo stesso piacere che si proverebbe sfregando le unghie su un foglio di carta vetrata prende forma un racconto-confronto con Seligman, dal primo ricordo (sessuale) dopo la nascita sino all'età matura, percorso composto (quasi) esclusivamente di dolore, abbandono, promiscuità assoluta, un'infernale quanto picaresca parabola (sessuale), macabra e conflittuale quanto la vita stessa di Joe, che sente di non avere raggiunto mai veramente nessuna persona e nessun luogo.

Lei parla, lui ascolta e stimola il ricordo, giustifica, comprende, apprende, violenta il proprio intelletto superiore mentre secrezioni biologiche si mescolano allo scibile umano (tra matematica, natura e religione) in una squilibrata rappresentazione di un buio, sterile, patologico e deprimente universo non solo femminile.

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Dopo la (fastidiosa) visione delle due parti che compongono quest'opera viene da chiedersi se questo sia davvero lo stesso regista di “Dancer in the dark”, “Europa”, “The Kingdom” o “Le onde del destino”.

“Nymphomaniac”, che chiude la trilogia della depressione assieme a “Melancholia” (di cui in Italia è disponibile solo il DVD) e “Antichrist”, è un delirante, morale/amorale, farraginoso racconto di un essere umano che ha condotto una miserabile vita senza meta, che nel mezzo del cammin dell'esistenza (sessuale) tira le somme ma comunque la si voglia leggere il risultato è sempre e solo il nulla.

Come spesso accade con un maestro della settima arte come Terrence Malick anche qui alla chiamata ha risposto un generoso stuolo di attori anche di grande caratura come Willem Dafoe, Uman Thurman e lo stesso Stellan Skarsgård (non si è risparmiato nemmeno Udo Kier), personaggi sprecati dentro una sceneggiatura che mescola bizzarrie senza senso (chiamato in causa persino Fibonacci, sicuramente più utile ed efficace nelle strategie di speculazione borsistica che incrociandolo con 'numero di amanti' e 'polifonia') da cui traspare, di nuovo, la paura del regista per la donna e tutto ciò che rappresenta.

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Quando l'agente comunica all'attore, anche di fama, che la prima e più importante immagine che occorre al regista è quella del proprio pene forse bisognerebbe porsi qualche domanda in più prima di sottoscrivere il contratto. Scelte personali degli artisti a parte qui lo scandalo non sta nell'aspetto meramente grafico e senza mezzi termini, il sovversivo regista danese da sempre lo si ama o lo si odia e quest'opera meriterebbe il massimo dei voti per il rivoluzionario approccio a un argomento così ostico ma allo stesso tempo non raggiunge il minimo grado di accettabilità per gli elementi che lo compongono, almeno per quanto ci è stato concesso vedere, frustrati dopo aver letto l'avviso, anteposto unicamente a inizio di entrambi i volumi (nulla è segnalato nella cover dei due prodotti), che trattasi della “versione ridotta e censurata del film[...]che Lars Von Trier ha autorizzato ma non ha partecipato alla sua realizzazione”.

Perché autorizzare un montaggio a cui non si è preso parte? Perché non andare sino in fondo e disconoscere la paternità del film se non nell'unica versione completa? Qui non si tratta dell'assenza di piccoli elementi di raccordo ma la castrazione della visione registica: 148 minuti integrali per il Vol. 1 contro i 117 censurati ma soprattutto i 178 minuti integrali per il Vol. 2 contro i 123 censurati.

Il risultato è il V.M. 14 per il Vol. 1 e V.M. 18 per il Vol. 2. Negli Stati Uniti i due volumi sono disponibili nella medesima versione censurata, venduti separatamente o in box unico, oppure nell'esclusiva extended director's cut (che sul retro riporta il logo “Not Rated”), che li racchiude entrambi (sempre BD-50).

Qualità video

Due BD-50 venduti separatamente, codifica AVC/MPEG-4 (1920x1080/24p) per un master che deriva da prodotto digitale (2K, Arri Alexa Plus / Canon EOS 5D Mark II, fonte IMDB, ndr).

Una sensibile grana affiora in secondo piano mescolando frame che lasciano un senso digitale e relativo senso di profondità di campo. Palette cromatica con diversa intensità all'interno del racconto e dei due volumi, con diverso livello di saturazione, neri convincenti e ampiezza sfumature grigio nei passaggi in bianco e nero.

Aspect rario tra 2.35:1 e 1.85:1 con alcuni inserti televisivi di inferiore resa. Le scelte artistiche hanno evidentemente condizionato il differente livello di contrasto, luminosità, precisione elementi anche in primo piano.

Analisi del bitrate volume 1 (sx) e volume 2 (dx)
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Qualità audio

Doppia traccia AC-3 5.1 canali italiano e inglese (448 kbps) di dignitosa resa ma sono da privilegiarsi le due DTS-HD Master Audio 5.1 sempre italiano e inglese (core @ 1509 kbps), in quest'ultimo caso si percepisce una maggiore presenza d'insieme anche per gli elementi in secondo piano.

La natura stessa dell'opera, eccetto i passaggi musicali, impegna quasi esclusivamente i tre anteriori, subwoofer nella media.

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Extra (SD/HD)

Nel Vol. 1 è presente un'intervista a Charlotte Gainsbourg mentre nel Vol. 2 altre interviste agli attori Stellan Skarsgard, Stacy Martin e Shia Labeouf. Trailer. L'edizione USA vanta ulteriori 20 minuti in più di approfondimenti.

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La pagella secondo CineMan

Film 5
Authoring 6
Video 8
Audio ITA 7
Audio V.O. 7
Extra 6