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- click per ingrandire - È il 1908 quando a 3 anni Aisin-Gioro Pu-Yi riceve il passaggio di testimone dalla morente imperatrice vedova. Strappato agli affetti familiari il nuovo “Signore dei 10.000 anni” intraprende un percorso di vita all'interno della Città Proibita, in cui a nessun uomo che possa dirsi tale è vietato trattenersi dopo il tramonto, fatta eccezione per il sovrano. Sempre solo anche se circondato da una folta servitù, trova nello scozzese Reginald Johnston (Peter O'Toole) un tutore e un amico il quale fa ciò che gli è consentito per aprire gli occhi al monarca, la cui conoscenza del mondo e di ciò che vi accade è troppo spesso filtrata e distorta. Con un potere solo apparente e le redini della Cina mai veramente nelle sue mani, Pu-Yi è soggiogato alle menti altrui prima all'interno delle 9.999 stanze della dorata prigione, tra antiche faide di potere, poi nel mondo reale della Cina di Mao e della rivoluzione comunista che per 10 anni ne ricondizionò i pensieri. - click per ingrandire - click con pulsante dx e "apri in altra finestra" per l'immagine full HD - Monumentale, articolata e spesso lenta, l'opera di Bertolucci si dipana tra storia e racconto di un uomo, potente nella messa in scena grazie alla presenza di grandi maestri quali Ferdinando Scarfiotti per le scenografie, il cinematographer Vittorio Storaro, la collaborazione alle musiche di David Byrne, Cong Su e Ryuichi Sakamoto. Quest'ultimo ebbe anche un ruolo nel film, seconda prova dopo il difficile personaggio in “Furyo – Merry Christmas Mr. Lawrence”. Nei panni di Pu-Yi adulto uno straordinario John Lone, apprezzatissimo due anni prima in quelli del criminale Joey Tai all'interno del potente “L'anno del dragone” di Michael Cimino. Fu il primo film italiano a vincere ben 9 Oscar. - click per ingrandire - click con pulsante dx e "apri in altra finestra" per l'immagine full HD - Qualità video
Errata corrige: La nuova edizione in commercio corregge lo scandaloso aspect ratio della release precedente, sostituendo al formato 'Univisium' sposato da Vittorio Storaro il corretto 2.35:1. Almeno per questo aspetto quindi il Blu-ray restituisce il video nel miglior modo possibile, superando anche la più blasonata edizione Criterion Collection distribuita con aspect ratio errato e una conseguente e sensibile perdita di informazioni ai lati. Come per la Criterion, la versione proposta è quella cinematografica da 163'. Nonostante il nuovo telecinema 4K il risultato per le immagini è però spesso modesto e di contenuta resa, pesante grana avvertibile nelle sequenze più buie, già presente nella precedente edizione 2D, limitando la stereoscopia con guadagno a livello di profondità di campo che in alcuni passaggi raggiunge una significativa soglia di attenzione. Neri poco profondi, saturazione colori alterna che rende difficile discernere i limiti tecnici dalle scelte stilistiche. La (discutibile) decisione di presentare il film 3D su di un solo BD-50 ha probabilmente ingenerato limiti tecnici per il raddoppio dei frame (L+R), quasi come se sul BD doppio strato fosse stato registrato un film 1080p della durata doppia. L'indicazione “Blu-ray 3D + Blu-ray” sul retrocopertina non confonda: il disco all'interno è unico.
Analisi del bitrate del disco Qualità audio La lunga durata ha imposto un limite anche per le tracce audio che scendono in parte a compromessi tramite due lossy DTS-HD High Resolution 5.1 canali (3.8 Mbt/sec – 48 kHz) italiano e inglese. Con maggiori elementi di contorno l'originale guadagna ulteriormente anche nei passaggi musicali e nel complesso è quella da preferirsi, anche per la presenza scenica dei dialoghi dal centrale. - click per ingrandire - click con pulsante dx e "apri in altra finestra" per l'immagine full HD - Extra (SD) Nessuno mentre ricordiamo che l'edizione 2D HD Criterion Collection che contiene la versione da 165' è carica di supplementi tra cui il prezioso commento del regista in compagnia del produttore Jeremy Thomas, lo sceneggiatore Mark Peploe e del maestro Ryuichi Sakamoto. - click per ingrandire - click con pulsante dx e "apri in altra finestra" per l'immagine full HD - La pagella secondo CineMan
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