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A sinistra e al centro le due edizioni italiane. A destra l'extended uncut - click per ingrandire - Deciso a convivere col peso dell'immortalità il più possibile lontano dal mondo civilizzato, perseguitato da incubi in cui ricorre la presenza dell'amata X-Men Jean Grey (Famke Janssen), Logan (Hugh Jackman) esce dalla clandestinità per esaudire il desiderio dell'anziano magnate giapponese Yashida che salvò il giorno in cui gli americani lanciarono l'atomica su Nagasaki. Sul tecnologico letto di morte il potente industriale in realtà vorrebbe impossessarsi delle straordinarie doti di Wolverine per vivere in eterno ma la risposta negativa del vecchio amico non gli dà scampo. Con i poteri misteriosamente sempre più deboli, in corsa per salvare la nipote di Yashida nel mirino della Yakuza, Logan apprende della propria imminente morte da una mutante in grado di prevedere la fine dell'esistenza altrui. - click per ingrandire - Con alcune notevoli pellicole in passato come “Copland”, “Identity” e il remake di “Quel treno per Yuma”, dopo il modesto “Knight & Day” il regista James Mangold si cimenta con uno dei più amati supereroi Marvel su grande schermo, quel Wolverine degli X-Men qui alla seconda prova da solista. Più che la regia qui il problema è la storia, che soffre per una prima parte con ritmo altalenante e una risoluzione del racconto con battaglia finale che presenta situazioni poco coinvolgenti. Un vero peccato proprio perché era lecito aspettarsi di più da grandi penne di Hollywood che hanno collaborato alla sceneggiatura come Scott Frank (“Minority Report”, “Out of sight”, “Get Shorty”) lasciando l'opera un gradino sotto il primo spin-off “X-Men: le origini – Wolverine” diretto da Gavin Hood nel 2009. - click per ingrandire - Nota sulle versioni del film L'edizione italiana prevede la sola versione theatrical di 126 minuti circa mentre all'estero è disponibile anche la “Extended Uncut” che porta la durata a 138 minuti e include l'esclusivo commento al film del regista James Mangold. Qualità video L'edizione italiana più completa comprende un primo BD-50 di pregevole resa, codifica video AVC/MPEG-4, aspect ratio 2.40:1, precisione frame e solidità sono costanti con lieve inferiore percezione degli elementi in secondo piano e particolari nei passaggi più bui, neri convincenti. Di pari livello il secondo BD-50 con rielaborazione in post-produzione della versione stereoscopica, esclusiva per catene digitali 3D, con numerosi momenti in cui si beneficia di ampia profondità di campo e senso di elementi posti su piani differenti. Per contro in alcune occasioni la tridimensionalità risulta meno marcata rimanendo comunque significativa.
Analisi del bitrate del disco 2D (a sx) e del disco 3D (a dx) Qualità audio La traccia DTS 5.1 canali in italiano (assieme alla tedesca, entrambe 754 kbps) rimane nel complesso notevole, offre ampia dinamica e sostiene numerosi momenti adrenalinici con spinta anche sui canali posteriori, come per esempio nel confronto tra Wolverine e la Yakuza sul treno proiettile. Estensione ulteriore e notevole salto qualitativo in particolare per il fronte rear passando all'originale DTS-HD Master Audio 7.1 canali inglese (core @ 1509 kbps) con un risultato spesso da riferimento. Le tracce risultano identiche per entrambi i dischi. - click per ingrandire - Extra (HD) “Il sentiero di un Ronin” ovvero documentario di 53 minuti sulla lavorazione con interventi di cast e troupe, immagini dietro le quinte, set e location, computer grafica. Finale alternativo, trailer cinema e featurette dal set di “X-Men: Days Of Future Past” diretto da Bryan Singer. - click per ingrandire - La pagella secondo CineMan
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