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Pagina 1 - Dopo essere stato degradato il giovane Kirk (Chris Pine) si ritrova nuovamente al comando dell'Enterprise per compiere una missione suicida: inseguire ed eliminare John Harrison (Benedict Kumberbatch), pericoloso terrorista che dopo aver fatto strage di civili e militari sulla Terra si è rifugiato su Kronos, capitale dell'impero Klingon. Il viaggio sull'ostile pianeta rivelerà le reali intenzioni di Harrison e la sua vera natura portando al tempo stesso alla luce un diabolico piano ordito da un insospettabile al fine di scatenare una guerra contro i klingoniani.
Dopo undici opere cinematografiche e numerose serie televisive legate ai personaggi del compianto Gene Roddenberry questo è il secondo film della saga diretto da J.J. Abrams, impegnato su una trama alquanto articolata, ricca d'azione e omaggi al passato. L'entrata in scena della versione giovanile di uno degli acerrimi nemici di Kirk è legata al racconto cui hanno lavorato grandi creativi della scena hollywoodiana come Roberto Orci e Alex Kurtzman, entrambi meritevoli di sceneggiature come "Cowboys & Aliens", la serie tv "Fringe" ma anche 'colpevoli' per il pessimo "The Island", oltre a Damon Lindelof (serie tv Lost", "Prometheus") da tempo collaboratore del regista. - click per ingrandire - Le difficoltà nella stesura non devono essere state poche costruendo il sequel di un reboot, portando alla luce gli eventi all'origine del secondo film di Star Trek, "L'ira di Khan" (1982), col risultato di un film complesso ma entusiasmante. Nel cast il veterano Peter Weller, l'originale "Robocop", mentre torna il primo Spock – Leonard Nimoy in un intenso cameo. - click per ingrandire - Qualità video Due BD-50, aspect ratio 2.40:1, codifica AVC/MPEG-4. La decisione del regista di girare il film su pellicola 35mm e 65mm (alcune sequenze sono state realizzate per apposita proiezione nelle sale IMAX 1.90:1/1.44:1) unitamente al lavoro del cinematographer Daniel Mindel ("Star Trek" - 2009, "Mission Impossible III") ha evidentemente influenzato la pasta dell'immagine con leggera ma persistente grana per l'intera opera che tende a farsi notare, in particolare su schermi di grandi dimensioni nei passaggi con inferiore luminosità. Schema colore intenso, saturazione elevata, neri profondi e notevolmente solidi. Girato nativo 2D il film è stato ricreato 3D in post-produzione nonostante le iniziali perplessità dello stesso regista. Un risultato spesso pregevole, che aumenta il senso di profondità di campo e il livello di coinvolgimento complessivo. La visione stereoscopica lascia però la sensazione che si siano perse numerose occasioni per esaltare ulteriormente l'avventura. Analisi del bitrate del disco 3D (sinistra) e 2D (destra) Qualità audio Considerando la portata del racconto era lecito aspettarsi una traccia in italiano superiore alla solita AC-3 5.1 canali (640 kbps assieme a francese, spagnolo e inglese descrittivo non vedenti), di buona resa d'insieme ma incapace di sostenere ulteriormente lo spettacolo. In particolare si sente la necessità di maggiore presenza scenica per i due canali posteriori, con subwoofer poco profondo. Superiore la lossless Dolby TrueHD 7.1 canali (core @ 640 kbps), dinamica e aggressiva, panorama sonoro esaltante, passaggi panning e notevoli ingaggi del canale LFE, ulteriori elementi discreti efficaci ascoltando attraverso gli 8 canali. - click per ingrandire - Extra (HD) Tutti sul disco 2D, sei degli otto supplementi presenti nell'edizione americana. Un totale di circa quaranta minuti di immagini seguendo la troupe e il cast durante la lavorazione, la preparazione atletica degli attori, le sequenze di stunt, i set. Sottotitoli in italiano. - click per ingrandire - La pagella secondo CineMan
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