AV Magazine - Logo
Stampa
Mad Max Collection
Mad Max Collection
CineMan - 30 Settembre 2013
“La serie che lanciò Mel Gibson ora in alta definizione. Distribuzione del cofanetto con i tre film a cura di Warner Home Video, in attesa del nuovo quarto capitolo”
Pagina 1 - La trilogia

È il 1979 quando George Miller, con poco più di mezzo milione di dollari, realizza un sorprendente iperviolento film sulle imprese del super poliziotto Max Rockatansky (M. Gibson), che alla guida del bolide 'Interceptor' caccia criminali e lestofanti, fino a sopravvivere all'incursione di una banda di motociclistici assassini che prima gli massacra la famiglia e poi ne subisce le mortali conseguenze.

Interessante la mutazione del titolo originale: “Mad Max” da noi divenne “Interceptor” e, certo non solo grazie a questo, ebbe notevole riscontro. Qualcuno forse ricorderà l'affollatissima sera della prima in una sala romana che già lasciava presagire l'imminente successo per una pellicola che raggiunse i cento milioni di dollari.

Oltremodo curioso che con lo stesso originale “Mad Max”, nonostante il doppiaggio ad hoc per evitare le cripticità dello slang australiano, non ebbe riscontro in America.

L'inevitabile sequel arrivò nel 1981 con budget quadruplicato, avvincente storia post-apocalittica in cui Max si ritrova in un mondo devastato da un immane conflitto in cui il bene più prezioso è la benzina. L'antieroe che inizialmente pensa solo a sopravvivere darà l'opportunità a un gruppo di civili di fuggire verso il mare, lontano da orrori e violenza.

Entrato negli annali il memorabile inseguimento e assalto finale all'autobotte guidata da Max. Grande successo al box-office per il film che da noi arrivò come “Interceptor – Il guerriero della strada” mentre negli USA, visto il disinteresse sul primo film, si pensò bene di non replicare il titolo originale “Mad Max 2” mutandolo nel più accattivante “The Road Warrior” con egregio risultato ai botteghini.

- click per ingrandire -

Arriviamo al 1985 col terzo e più debole capitolo in cui proseguono le (dis)avventure di Max presso Bartertown, polverosa città la cui energia è fornita dal metano e su cui vigila Aunty Entity (T. Turner): bella e potente, desidera sbarazzarsi del nano Master che ha in mano la centrale energetica. Max finisce per stringere un accordo con Aunty per eliminare Master e il suo colosso combattente Blaster, ma il risultato dello scontro all'interno di 'Thunderdome', sorta di emisferico Colosseo, sarà imprevedibile come il destino dell'ex-poliziotto.

Meno efficace dei due precedenti di cui ricopia malamente l'inseguimento finale, il terzo film venne presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia in presenza di uno schivo e giovane Mel Gibson (nella soirée al Palazzo del Cinema l'attore, letteralmente 'fuggito' da solo durante i titoli di coda evitando fan e autografi, sedeva vicino a George Miller e non distante da Enrica Bonaccorti).

Fu il più costoso per mezzi, scenografie e cast; in un'epoca lontana dalla computer grafica occorsero oltre dodici milioni di dollari per produrlo e il pubblico worldwide rispose comunque positivamente.

- click per ingrandire -

In attesa del quarto capitolo “Mad Max: Fury Road” in cui Max Rockatansky sarà impersonato da Tom Hardy (“Jack Reacher”, “Die Hard – Un buon giorno per morire”) e che vedrà comunque la presenza di Gibson, si può gustare l'edizione HD dei primi tre film. Uscita in versione da collezione anche da noi con custodia esterna in metallo, purtroppo la proposta almeno qui da noi vede le serigrafie dei dischi, come ormai uso da Warner da un po di tempo a questa parte, di nuovo in bianco e nero.

Pagina 2 - Qualità video

Contrariamente al BD-50 americano il capostipite della serie "Interceptor" è qui presentato su BD- 25, codifica AVC/MPEG-4. La sensazione è che l'encoding fa quello che può con passaggi in cui il contrasto cala anche pesantemente, forse per motivi legati anche all'originale cinematografia, mentre alcune manciate di fotogrammi appaiono consunti e guadagnerebbero da adeguato restauro.

Aspect ratio 2.35:1. I colori sono piuttosto vivaci ma la resa dei neri nei momenti più bui alterna momenti esaltanti ad altri sotto la media.

Analisi del bitrate per Interceptor

BD-50 per “Interceptor – Il guerriero della strada”, formato immagine 2.35:1, codifica AVC/MPEG-4 (la prima su HD-DVD era VC-1) e risultato un gradino sopra il precedente, guadagnando nei passaggi più contrastati in cui la pellicola risulta più 'viva' con aumento del senso di profondità di campo.

La grana si fa sentire nei passaggi meno luminosi, con appiattimento degli elementi e inferiore risultato probabilmente legato all'originale cinematografia. Colori più ricchi e stabili, neri altalenanti.

Analisi del bitrate per Interceptor – Il guerriero della strada

BD-50 anche per “Oltre la sfera del tuono”, aspect ratio 2.35:1 e l'opera meno precaria dal punto di vista delle immagini, anche se le sequenze aeree di apertura e chiusura potrebbero lasciar pensare il contrario.

Il guadagno maggiore è legato alla sostanza dei neri e al livello di profondità di campo nei passaggi più bui, ne giova anche il livello di dettaglio, in particolare nei primi piani, mentre le inquadrature più distanti soffrono ancora per parziali sfocature e visibile grana. Schema colore ampio.

Analisi del bitrate per Mad Max - Oltre la sfera del tuono

Pagina 3 - Qualità audio

Interceptor” offre la medesima traccia del DVD, AC-3 1.0 (192 kbps), a malapena accettabile ma almeno con l'originale doppiaggio dell'epoca.

L'italiana è di fatto una delle 11 tracce monofoniche disponibili tra cui russo e giapponese. Da provare l'AC-3 5.1 canali (640 kbps) con dialoghi in australiano e la DTS-HD Master Audio 2.0 (core @1509 kbps) col successivo doppiaggio per il mercato americano. In particolare la versione in australiano palesa dialoghi più chiari e intellegibili nonostante le criptiche inflessioni locali.

- click per ingrandire -

Interceptor – Il guerriero della strada” offre AC-3 2.0 canali per l'italiano (192 kbps), la stessa del vecchio DVD, con resa piatta per sostenere l'epicità del racconto, in particolare nella seconda parte.

Unico modo per valorizzare le immagini è passare all'originale DTS- HD Master Audio 5.1 canali (core @1509 kbps) dove gli elementi discreti non abbondano ma dinamica e presenza scenica dai vari diffusori sostengono maggiormente la visione. Subwoofer relativamente profondo.

- click per ingrandire -

Mad Max Oltre la sfera del tuono” palesa la stessa resa qualitativa del precedente capitolo per l'italiano, sempre AC-3 2.0 canali (192 kbps), latente dinamica e scarso appeal. Tutta un'altra cosa l'originale lossless DTS 5.1 canali (core @1509 kbps) che mantiene elevato il grado di attenzione, con alcuni elementi discreti, ricchezza per l'accompagnamento musicale e sostegno anche in gamma medio bassa.

Pagina 4 - Extra (SD)

Nel primo disco con "Interceptor" è presente soltanto il trailer.

- click per ingrandire -

È in “Interceptor – Il guerriero della strada” che si trova la maggior parte dei supplementi con introduzione del critico Leonard Maltin e commento al film di George Miller assieme al grande direttore della fotografia Dean Semler, purtroppo non sottotitolato, oltre al trailer.

- click per ingrandire -

Anche per “Mad Max – Oltre la sfera del tuono” c'è solo il trailer. Rispetto alle edizioni americane sono andati perduti gli interessanti extra del primo film tra cui il commento e due capitoli su Mel Gibson e la saga.

Pagina 5 - La pagella secondo CineMan

Ecco le nostre pagelle per il cofanetto Mad Max, suddivise per film.

Interceptor

Film 7
Authoring 6
Video 6
Audio ITA 6
Audio V.O. 7
Extra 5

Interceptor – Il guerriero della strada

Film 8
Authoring 6
Video 7
Audio ITA 6
Audio V.O. 7
Extra 6

Mad Max – Oltre la sfera del tuono

Film 6
Authoring 6
Video 8
Audio ITA 6
Audio V.O. 7
Extra 5