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Cinderella man
Cinderella man
Alessio Tambone - 17 Marzo 2006
“L'accoppiata da Oscar Ron Howard / Russell Crowe arriva in DVD con Cinderella man, storia reale del pugile Jim Braddock e delle terribili difficoltà della Grande Depressione americana. Un buon film, non c'è dubbio, arrivato però in un'edizione home video che non ci ha convinto fino in fondo.”
Pagina 1 - Introduzione

L'Ottobre 1929 e i difficili anni che ne seguirono segnarono per l'economia americana - e conseguentemente per quella mondiale - uno dei periodi più difficili dello scorso secolo. Il grande crollo della borsa di Wall Street a New York interessò tutto il Paese e diede il via a quella che venne denominata la Grande Depressione. Dati statistici affidabili affermano che in quel periodo il 25% della popolazione americana restò disoccupato per diversi anni, con un spaventoso incremento di due milioni di unità in soli sei mesi.


James J. Braddock, interpretato nel film da Russell Crowe

Come capita spesso, in situazioni di difficoltà il popolo è sempre alla ricerca di icone ed esempi da seguire, di personaggi ai quali affidare i propri sogni e le proprie speranze. Per una parte della popolazione americana uno di questi esempi fu James J. Braddock (vero nome James Walter Braddock) pugile americano di origini irlandesi nato il 7 Giugno 1905 a New York City. Avviato ad una buona carriera nella categoria dei pesi massimi, Braddock fu costretto al ritiro in seguito ad una serie di sconfitte, dovute probabilmente agli infortuni riportati durante i primi combattimenti.

La grave crisi economica degli anni Trenta colpì anche il pugile e la sua famiglia, ridotta al lastrico e costretta a vendere tutto. La situazione si fece così disperata che Braddock fu costretto, suo malgrado, a richiedere l'aiuto dei sussidi statali messi a disposizione dal governo. Ma la possibilità di un incontro di prova riportò il pugile sul ring e i guantoni, messi in moto dalla forza della disperazione, portarono Braddock allo storico incontro contro il campione dei pesi massimi Max Baer.


L'inizio della carriera di Braddock, con autografi e fan al termine del match

E' questa la storia che Ron Howard ha deciso di raccontare nel suo ritorno sul grande schermo. Il regista americano, vincitore dell'Oscar con A beautiful mind, ha affidato la parte del protagonista all'attore Russell Crowe, con il quale aveva già lavorato sul set del film ispirato alla vita di John Nash. Il film è stato candidato a tre premi Oscar nelle categorie Miglior attore non protagonista (Paul Giammatti), Miglior montaggio (Daniel P. Hanley e Mike Hill) e Miglior trucco. Non è riuscito tuttavia a portare a casa nessuna statuetta.

Pagina 2 - La sceneggiatura e gli attori

Buono il lavoro dello sceneggiatore Akiva Goldsman, che realizza uno script abbastanza completo. Pugilato, famiglia e crisi economica si susseguono molto efficacemente per tutta la durata del film e permettono una buona alternanza di linguaggi al regista Ron Howard. L'unico appunto che facciamo riguarda il personaggio di Max Baer, dipinto come un crudele assassino senza neanche rispetto per l'avversario. Ma, alla fine dell'incontro, vediamo che il novello Ivan Drago si complimenta con Braddock per la vittoria. Un'azione un po' in contrasto con la figura dipinta fino a quel momento. La verità è che Max Baer era si uno spaccone, ma meno cattivo e più corretto rispetto a quello portato sul grande schermo. I complimenti finali, realmente avvenuti, erano una naturale estensione di uno degli incontri di boxe più memorabili.


Buona la prova di Russell Crowe nei panni del protagonista

Uno sguardo agli attori. Molto convincente la prova di Russell Crowe (Master & Commander - Sfida ai confini del mare), che riesce a ben interpretare il disagio, la rabbia e la frustrazione del vero Jim Braddock. La sua performance è stata ancor di più valutata grazie al buon affiatamento che si è creato con Renée Zellweger, che nel film interpreta sua moglie Mae. Molto spesso gli attori hanno improvvisato sul set e, diverse volte, le scene improvvisate sono finite nel montaggio finale.

Questo affiatamento non ha trascinato eccessivamente la Zellweger. L'attrice americana aveva a disposizione un personaggi davvero ben delineato - per questo ancora più difficile - e molto interessante. La sua recitazione non ci è apparsa però all'altezza dello script e della prova della controparte maschile, risultando in alcuni casi addirittura odiosa. La continuiamo a preferire in personaggi divertenti e non così drammatici, ricordando i vari Bridget Jones o la buona prova offerta in Ritorno a Cold Mountain, che gli valse l'Oscar come Miglior attrice non protagonista.


Non convince la recitazione di Renée Zellweger, che nel film interpreta
il difficile ruolo della moglie di Braddock

E' la solita conferma Paul Giammatti, che ancora una volta restituisce una buona spalla. Peccato per l'Oscar sfumato il 5 Marzo, che non ha consentito all'attore americano di origini italiane di festeggiare degnamente la prima nomination. Un accenno merita anche Craig Bierko (Dickie Roberts), l'attore che ha interpretato il campione dei pesi massimi Max Baer sfidato alla fine del film da Jim Braddock. Bierko ha studiato diversi filmati per cercare un'attinenza nei movimenti sul ring con il vero campione dei pesi massimi. E il risultato ci ha convinto molto.

Pagina 3 - La regia e il montaggio


Scene violente: sulla sinistra il guantone che, in soggettiva, si abbatte sul volto dello spettatore, con la macchina da presa che vacilla dopo aver incassato il colpo
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Ci ha soddisfatto la precisa regia di Ron Howard, che ha dimostrato ancora ancora una volta la buona tecnica acquisita (lo aspettiamo con ansia al varco de Il codice da Vinci dal 19 Maggio). Il regista dà il meglio di se sul ring, dando sfogo alla sua fantasia e alla violenza trasmessa dalle scene. Varie riprese in soggettiva, con la macchina sballottata come se avesse incassato il colpo, danno allo spettatore il giusto coinvolgimento, mentre piani americani con una leggera inclinazione verso l'alto permettono la giusta prospettiva rispetto ai giganti della boxe.

Nel resto del film l'occhio del regista si mantiene sempre attento e vigile agli sviluppi della scena, restituendo una buona narrazione visiva per tutti i 144 minuti di durata. Qualche critica la facciamo per alcune sequenze campo / controcampo leggermente imprecise, con gli attori che a volte impallano l'interlocutore. E' stato però un effetto naturale, dovuto al fatto che molte di quelle scene sono state riprese direttamente con due macchine da presa per permettere agli attori di improvvisare.

 
Flash e radiografie inserite tra i frame: nella foto a destra il guantone di un avversario di
Braddock che fracassa le costole del pugile (a destra nella foto)
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Ottimo il montaggio di Daniel P. Hanley e Mike Hill, candidato per la statuetta nell'ultima edizione degli Oscar. I due tecnici, che in questi giorni stanno ultimando il lavoro con Il codice da Vinci e che hanno già vinto l'Oscar con il montaggio di Apollo 13, spesso hanno utilizzato la scusa dei flash delle macchine fotografiche per creare effetti "epici" che, anche se a volte un po' esagerati, consolidano il giudizio positivo del film. In un paio di sequenze di combattimento addirittura sono state inserite delle radiografie per visualizzare direttamente la violenza del colpo inferto. Un effetto senza dubbio positivo.

Pagina 4 - La scenografia e la colonna sonora


Una scenografia che non convince, troppo artificiale, povera anche
di comparse e figuranti

L'aspetto che forse ci ha maggiormente deluso del film è la scenografia curata da Wynn Thomas (A beautiful mind, A Huey P. Newton story). Forse perché abbiamo ancora negli occhi la stupenda New York ricostruita dalla troupe di Peter Jackson in King Kong, ma è evidente che siamo di fronte a budget estremamente differenti. Ed è un vero peccato, perché una buona scenografia avrebbe dato il giusto aspetto visivo alla crisi americana ben descritta nello script. Questa sensazione negativa è inoltre amplificata da un numero di comparse e figuranti a volte esiguo, che crea nella scena un senso di vuoto assolutamente negativo.

La creazione della colonna sonora è stata affidata a Thomas Newman (Jarhead), che prende il posto dello storico collaboratore di Ron Howard Jams Horner. Buone le composizioni realizzate che nel film sono state affiancate a celebri brani di qualche decennio fa. Citiamo il dixieland Shim-Me-Sha-Wobble interpretato da Miff Mole and his Molers, We’ve Got to Put That Sun Back in the Sky dei Roane’s Pennsylvanians, Tillie’s Downtown Now accompagnata dal sax di Lawrence Bud Freeman e Cheer Up! Smile! Nertz! di Eddie Cantor.

Le composizioni strumentali, tranne qualche brano utilizzato per le scene sul ring, sono molto intime, ben curate, con pianoforte e archi che accompagnano la lentezza e la dolcezza delle scene. Nello score c'è posto anche per qualche richiamo a brani irlandesi, che si legano al paese di origine del pugile Braddock. Segnaliamo The hope of the Irish e Londonderry Air, celebre melodia dell'isola nord-europea fischiettata in questo caso dallo stesso Paul Giammatti. Durante l'ascolto abbiamo notato in Change of fortune alcuni richiami all'incipit musicale de Alla ricerca di Nemo, realizzato dallo stesso compositore Newman.


 

01. The Inside Out
02. Shim-Me-Sha-Wobble
03. Mae
04. Change of Fortune
05. Weehawken Ferry
06. Cold Meat Party
07. All Prayed Out
08. Tillie's Downtown Now
09. Three Bucks Twenty
10. Corn Griffin
11. Shoe Polish
12. Londonderry Air
13. The Hope of the Irish
14. Hooverville Funeral
15. Fight Day
16. Good as Murder
17. We've Got to Put that Sun Back in the Sky
18. No Contest
19. Pugilism
20. Bulldog of Bergen
21. Big Right
22. 9, 4, 2 Even
23. Cinderella Man
24. Turtle
25. Cheer Up! Smile! Nertz!

Pagina 5 - L'edizione in DVD - Qualità audio e video


Il menù di apertura del DVD

Buena Vista ha distribuito un'unica versione del film. L'edizione contiene un solo DVD 9 e presenta il film in formato 2.35:1 e compressione in 16:9 anamorfico. Siamo molto scontenti di questa versione e siamo altrettanto gelosi della Collector's Edition che abbiamo visto oltreoceano, che contiene decine di contenuti extra, foto e libro da collezione. Ma torniamo al mercato italiano. La compressione video è stata messa a dura prova dalla grana voluta dal regista, dalla presenza di molte scene buie e dalla durata notevole del film.

Siamo sul filo del rasoio: la qualità è accettabile, ma presenta a volte delle incertezze sugli sfondi e sulle basse luci. Hanno pagato molto i 144 minuti di film i menù animati, che sono stati compressi all'inverosimile e risultano molti ricchi di rumore. Riportiamo il grafico del bitrate video, che si attesta mediamente sul basso valore di 4.66 Mb/s. Ricordiamo ai nostri lettori che il grafico del bitrate che segue identifica la sola porzione video del disco, dopo aver escluso dall'analisi tutto il resto.


Il grafico del bitrate video, con valore medio di 4.66 Mb/s
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Abbiamo analizzato alcuni frame del film con il programma Adobe Premiere. Gli screenshot che seguono mettono in evidenza una tavolozza dei colori dominata da tonalità calde, con il punto del bianco spostato verso il rosso e il giallo per quasi tutta la durata del film. Queste considerazioni sono sottolineate anche dai grafico del vettorscopio ricavato dal Premiere. Nella nostra fase di test abbiamo preso in considerazione due frame, rubati da una scena ambientata nella casa del protagonista e dall'ultimo incontro sul ring contro il campione Max Baer.

 

L'analisi al vettorscopio dei due frame selezionati mostra la predominanza di tonalità calde
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Dal punto di vista audio dobbiamo sottolineare la buona calibrazione dei canali frontali, che permette un'accettabile fruizione dei dialoghi senza troppo sforzo. Povero invece il fronte surround, relegato a pochi momenti, neanche troppo incisivi, durante gli incontri di boxe. Queste considerazioni riguardano la traccia italiana Dolby Digital 5.1 (@ 384 Kbps). Nell'ascolto della controparte inglese (@ 448 Kbps) abbiamo notato invece un canale LFE un po' più presente e un apporto audio migliore nelle scene più concitate e ricche di rumori. Per quanto riguarda i volumi di doppiaggio, preferiamo comunque la traccia italiana. 

Pagina 6 - L'edizione in DVD - Gli extra

Veramente povero il pacchetto degli extra. Assente il commento al film, assente una sezione di making of, assente addirittura un'eventuale (inutile) biografia o filmografia degli attori. I menù animati permettono l'accesso a due sole featurette. La prima è un filmato della durata di nove minuti nel quale Norman Mailer (scrittore statunitense che ha anche praticato pugilato), il regista Ron Howard, il produttore Brian Grazer e lo sceneggiatore Akiva Goldsman commentano il vero incontro tra Jimmy Braddock e Max Baer.


Un frame del commento del vero incontro rea Jimmy Braddock e Max Baer

A chiudere gli extra ci pensano sette scene eliminate, visualizzabili anche con il commento audio del regista Ron Howard. La prima clip è un'introduzione dello stesso regista della durata di 1.19'' che prosegue con video comunque abbastanza interessanti che occupano complessivamente circa venti minuti. Ecco l'elenco completo e la descrizione dettagliata delle varie scene, con la durata singola riportata tra parentesi:

- Madison Square Garden e taxi (4.41) E' una versione estesa di una della scene iniziali del film, con l'uscita del pugile e del suo manager dal Madison Square Garden e il successivo tragitto in taxi. Anche se ben realizzata è stata scartata per rendere la prima parte della pellicola un po' più corta

- Ben impugna la pistola (1.31) Riguarda una delle attese di Braddock al cancello per la ricerca del lavoro. Il collega Ben impugna la pistola e minaccia il datore di lavoro alla ricerca dell'occupazione giornaliera. Anche questa è una buona realizzazione che riproduce una scena abbastanza consueta per l'epoca. In fase di montaggio si è deciso però di scartarla perché non c'è nessuna testimonianza reale che suggerisce la partecipazione del protagonista ad un episodio simile


Russell Crowe e Paul Giammatti nella toccante scena, poi eliminata, Medicazione di fortuna

- Medicazione di fortuna (2.43) Stralci di questa clip, molto amata dal regista, sono stati inseriti in alcuni spot e trailer realizzati per la TV. E' una scene molto drammatica che ha per protagonisti Braddock e il suo manager. E' la fine della prima parte della carriera del pugile, con la revoca della licenza e la fasciatura di fortuna della mano in seguito alla frattura. Il protagonista si rende conto, all'inizio della Grande Depressione, di essere rimasto senza lavoro. Durante la registrazione della scena successiva (il ritorno del protagonista a casa e il colloquio con la moglie) Russell Crowe e Renée Zellweger hanno ben improvvisato, rendendo questa scena ridondante e quindi eliminabile dal montaggio finale del film

- Il lustrascarpe (3.55) In questa clip si mette in evidenza il buon affiatamento tra il protagonista e la moglie, con Crowe e la Zellweger che improvvisano ancora in maniera considerevole. La scena è ambientata nella casa del pugile, con la colorazione del gesso del protagonista con il lucido da scarpe. E' forse la scena più bella tra quelle eliminate. Un vero peccato!


La famiglia Braddock in coda per la zuppa

- In coda per la zuppa (3.06) Un film ambientato durante la Grande Depressione non sarebbe tale senza una coda per i viveri. Hanno pensato la stessa cosa gli sceneggiatori, inserendo questa scena abbastanza standard per produzioni simili. E' interessante però notare che la scena è stata sfruttata per inserire un riferimento alla contrarietà del protagonista nel chiedere il sussidio dello Stato e alla necessità di vendere gli stivali da pugile. Una scena che alla fine è stata eliminata perché ricostruibile implicitamente mediante altre scene. Qualche fotogramma di questa clip è però rimasto nel flashback finale che Braddock ha sul ring

- Vendita di scarpe nel periodo di Roosvelt (4.49) Questa clip è il seguito di quella precedente. Inizia con Jim Braddock che (s)vende le sue scarpe nella palestra di Joe e prosegue con la lettura di alcuni passi del discorso di Roosvelt. Anche se ben fatta rischiava di rallentare troppo il ritmo del film e quindi è stata eliminata

Pagina 7 - La scheda

Titolo: Cinderella man - Una ragione per lottare
Titolo originale: Cinderella man
Data di uscita nelle sale italiane: 09/09/2005
Data di uscita DVD: 18/01/2006
Durata: 144'
Video: MPEG2, 4.66 Mbit/sec (2.35:1, 16/9 anamorfico)
Audio: DD 5.1 italiano @ 384 kbps, DD 5.1 inglese @ 448 kbps
Sottotitoli: Inglese, inglese per non udenti, italiano, greco, bulgaro, rumeno, croato, sloveno
Paese: USA
Genere: Drammatico, sentimentale
Produzione: Imagine Entertainment, Miramax Films, Parkway Productions, Universal Pictures
Distribuzione: Buena Vista International Italia
Regia: Ron Howard
Attori principali: Russell Crowe, Renée Zellweger, Connor Price, Paul Giammatti, Craig Bierko, Paddy Considine, Rosemarie Dewitt, Matthew G. Taylor
Soggetto: Clifford Hollingsworth
Sceneggiatura: Akiva Goldsman, Clifford Hollingsworth
Fotografia: Salvatore Totino
Musiche: Thomas Newman
Scenografia: Wynn Thomas
Costumi: Daniel Orlandi
Montaggio: Daniel P. Hanley, Mike Hill
Effetti: & Company, Digital Domain
Sito ufficiale: www.cinderellamanmovie.com
Sito italiano: www.cinderellaman-ilfilm.it