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Pagina 1 - Introduzione Dal 1962 a oggi il personaggio nato dalla penna di Ian Fleming, tra i più longevi della storia del cinema, ha appassionato ed è stato amato da uno stuolo di generazioni che hanno contribuito ad alimentarne il mito. Volto e fisico si sono avvicendati nel tempo ma non lo 007 dell'immaginario collettivo, eroe con o senza licenza di uccidere, intelligente, classe e fascino da vendere, rude, impavido e spietato, amante perfetto. Un franchise multi miliardario che, dopo il poco convincente esordio nel 1954 col primo “Casino Royale”, ebbe non pochi problemi a investire nel ruolo il primo vero attore della saga, quel Sean Connery che nel 1962 fece partire col piede giusto “Licenza di uccidere” con notevole riscontro ai botteghini e tiepidi consensi della critica. Da allora l'agente segreto non si è più fermato, passando da Sean Connery a George Lazenby poi Roger Moore, Timothy Dalton, Pierce Brosnan e Daniel Craig. Escludendo l'opera del '54 e la (ridicola) parodia “James Bond 007 - Casino Royale” con un giovane Woody Allen, rimane fuori dal contesto delle produzioni della famiglia Broccoli e della EON Production unicamente “007 - Mai dire mai” del 1983, uscito quando la rivalità tra Connery e Moore faceva ancora notizia e si rincorrevano voci sulla tramontata prestanza fisica dei due, l'alopecia dello scozzese contrapposta alla pancetta del britannico. Attingendo il più possibile al patrimonio letterario di Fleming, prendendo sempre più 'licenza' di alterarne i contenuti aggiornando personaggio e avventure per rimanere al passo coi tempi, non tutte le sceneggiature hanno brillato. Certo una saga come quella di 007 la si ama o la si odia, ma c'è sicuramente chi ha particolarmente apprezzato il primo Connery, in special modo “Licenza di uccidere” e “Dalla Russia con amore”, come alcune delle pellicole interpretate da Moore tra cui “La spia che mi amava” o “Solo per i tuoi occhi”, testimoniandone i clamorosi tonfi di qualità delle ultime stanche interpretazioni nel ridicolo “Octopussy” e il successivo “Bersaglio mobile”. Dopo la breve parentesi con il gallese Timothy Dalton che (almeno) lasciò il segno in “Vendetta privata”, fu un nuovo rinascimento con Pierce Brosnan nel 1995 a partire da “GoldenEye”, giusto l'anno successivo in cui James Cameron aveva mietuto spettatori con la sua visione dell'agente segreto (americano), quello impersonato da Arnold Schwarzenegger in “True Lies”. Brosnan, con classe da vendere, ha infine salutato il personaggio dopo l'ottimo “La morte può attendere”, il maggiore successo al botteghino dei quattro film da lui interpretati. 007 passa quindi di mano nel 2006 con il duro Daniel Craig nell'esplosivo “Casino Royale” e il successivo, più confuso e meno convincente “Quantum of Solace”. Pagina 2 - Licenza di restauro Era il 2004 quando l'americana Lowry Digital, con sede a Burbank in California, vinse la gara d'appalto assicurandosi il restauro dell'intera saga di 007. Un'azienda, fondata nel 1988 da John D. Lowry, all'epoca già pronta per il 4k, dotata di software proprietario per il digital noise reduction dichiarato non invasivo/lesivo nei confronti dell'immagine. - click per ingrandire - Per molti dei film si è agito su preesistenti master HD ottimizzandoli ma per i più vecchi come “Licenza di uccidere”, “Dalla Russia con amore”, “Missione Goldfinger” o per esempio “Si vive solo due volte” si è partiti dai negativi originali con scan 4k operandone un lungo e completo ripristino. Le difficoltà si sono rincorse all'interno delle opere successive, con problemi da affrontare legati a luminosità, contrasto e croma, come nel prologo di “Al servizio segreto di Sua Maestà” o per preservare al meglio i numerosi effetti ottico-visivi di “Moonraker”. Produzioni con meno anni sulle spalle, come lo spietato e sorprendente “Vendetta privata” del 1989, hanno portato a un Blu-ray che deriva da master 2k senza ulteriore restauro o precedente lavorazione 4k, mantenendo al tempo stesso un'eccellente qualità d'insieme, elevato dettaglio, contrasto e luminosità, minimo edge enhancement più in vista su schermi di grandi dimensioni. Agli amanti del vintage segnaliamo, al capitolo 13, un paio di ciak in cui è osservabile da vicino un masterizzatore Laserdisc(!). - click per ingrandire - Tecnologia d'eccellenza al servizio della settima arte quindi, con significativo risultato per ogni singolo film, in special modo per i più datati, un enorme balzo rispetto agli speculari DVD, interessanti ma ancora sofferenti per la compressione video. Solo alcuni dei film della saga sono stati precedentemente distribuiti da 20th Century Fox HE ed ecco quindi la lista dei 9 inediti disponibili per la prima volta nel box da 23 dischi (22 + disco bonus) a tiratura limitata di 1.100 copie (con spazio aggiuntivo per aggiungervi “Skyfall”), in vendita anche singolarmente a partire da fine ottobre: “Si vive solo due volte”, “Bersaglio mobile”, “La spia che mi amava”, “Il domani non muore mai”, “Al servizio segreto di Sua Maestà”, “Octopussy”, “GoldenEye”, “Zona pericolo”, “Una cascata di diamanti”. Eccetto questi ultimi due, abbiamo avuto la possibilità di visionare i blu-ray assieme al bonus disc esclusivo per il cofanetto. Segnaliamo agli appassionati che alcune copie del box contengono due copie di “Dalla Russia con amore” mentre risulta mancante “La spia che mi amava”. 20th Century Fox HE si è subito messa a disposizione per sostituire il doppione. Pagina 3 - Qualità video Si sarebbe potuto fare meglio di quanto Lowry ha ottenuto? Difficile a dirsi. Il risultato per ogni singolo film è ragguardevole, anche la grana rimane parte integrante dello spettacolo, come per “Si vive solo due volte”, in cui potrebbe affiorare un minimo edge ringing guadagnando in contrasto ed evidenza particolari in secondo piano. Difficile ravvisare difetti fisici della pellicola, minime le rimanenti spuntinature, solidità e livello di dettaglio sorprendono costantemente. - click per ingrandire - Anche i colori hanno un grado di saturazione eccellente, così come i neri che solo di rado convincono meno, lasciando peraltro la sensazione di avere rispettato il più possibile le scelte del cinematographer del momento. Sorprende la possibilità di acquisire particolari in background anche nelle riprese notturne delle opere più vecchie, meno immediato con i DVD. - click per ingrandire - Sempre a causa dell'originale cinematografia e, forse, anche per le condizioni non ottimali del materiale lavorato, si possono incontrare passaggi in cui a tratti è inferiore il senso di profondità di campo. Qualche perplessità è legata ad alcune delle produzioni più recenti, con lavorazione master 2k come per “Il domani non muore mai”, dove la grana ha una certa rilevanza, si possono individuare minimi crush di colore in background con inferiore senso di tridimensionalità. Codifica video per tutti AVC/MPEG-4 su BD-50. Aspect ratio dall'1.66:1 di “Licenza di uccidere” ai formati panoramici più spinti come il 2.35:1. Pagina 4 - Qualità audio La codifica che prevale per l'italiano è la DTS lossy, con flusso dati a 754 kbps, un (non) sempre accettabile compromesso per l'audio e traccia DTS lossless solo per l'originale (core @ 1509 kbps). - click per ingrandire - La differenza tra le due è sostanziale sin dal primo “Licenza di uccidere”, con rielaborazione multicanale spesso efficace per l'inglese, ampiezza e accompagnamento musicale, con maggiore marcatura per dialoghi, effetti ed elementi sonori di contorno. L'italiana rimane debole sulla dinamica con medio risalto dei dialoghi, troppo spesso incapace di dare il giusto 'respiro' alle immagini; una distanza tra le due codifiche che rimane ampia anche per le produzioni più recenti. Fa eccezione la pellicola di debutto di Daniel Craig “Casino Royale”, in cui è presente una terza codifica, la DTS half rate contro la solita DTS-HD Master Audio 5.1 inglese. Ricordiamo che le due precedenti edizioni distribuite da Sony Pictures HE erano così composte: LPCM 5.1 per quella disco singolo (uscita all'epoca della “guerra” dei formati) e successiva proposta Dolby TrueHD 5.1 nella special edition due dischi. - click per ingrandire - Per tutti i film, anche se la traccia lossless rimane la scelta tecnicamente obbligata, va dato merito di essere riusciti a proporre sempre e comunque il doppiaggio italiano originale dell'epoca, con minime differenze rispetto al passato, come nel caso di “Thunderball”, con frammenti di dialogo in inglese (sottotitolati), assenti nel precedente DVD. L'integrità delle tracce è elevata ma non totale, come si può rilevare al cap. 24 di “Si vive solo due volte”, al min 1:23:55 con lieve storpiatura della battuta “Una cosa solamente...” pronunciata dall'attrice giapponese. Pagina 5 - Extra e disco inedito 122 ore di extra rappresentano a oggi uno dei panorami dietro le quinte tra i più immensi mai realizzati, un record a tutti gli effetti anche se il box non include proprio tutti quelli già precedentemente distribuiti a causa della seconda edizione di “Casino Royale”, in cui il secondo blu-ray è ricco di contenuti con scene eliminate, sequenza di storyboard e notevoli approfondimenti sulla lavorazione non presenti nella versione disco singolo inclusa nel box. Nel box lo speciale BD-50 con (brevi) ma esclusivi supplementi (sottotitolati).
Eccetto i più recenti in HD, la stragrande maggioranza degli extra è disponibile in standard video (NTSC, 480i) e la qualità varia a seconda che si tratti di riprese amatoriali o speciali per cinema o tv. Pagina 6 - Extra per singolo disco Sunto dei contenuti speciali per singolo disco. Licenza di uccidere Dalla Russia con amore Missione Goldfinger Thunderball: Operazione tuono Si vive solo due volte Al servizio segreto di Sua Maestà Una cascata di diamanti Vivi e lascia morire L’uomo dalla pistola d’oro La spia che mi amava Moonraker - Operazione spazio Solo per i tuoi occhi Octopussy - Operazione piovra Bersaglio mobile Zona pericolo Vendetta privata GoldenEye Il domani non muore mai Il mondo non basta La morte può attendere Casino Royale Quantum of Solace |
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