AV Magazine - Logo
Stampa
ACAB - All Cops Are Bastards
ACAB - All Cops Are Bastards
CineMan - 08 Agosto 2012
“Storie di ordinaria follia di poliziotti della Celere romana. Una produzione italiana coraggiosa firmata Rai Cinema e 01 distribution, disponibile in alta definizione”
Pagina 1 -

A Roma, presso il reparto mobile della Polizia di Stato, altrimenti noto come Celere, lavorano “Cobra” (P. Favino), “Negro” (F. Nigro) e “Mazinga” (M. Giallini), tre altisonanti soprannomi per tre amici di vecchia data con idee filo-destriste, un rapporto di fratellanza che li lega sia nelle dure giornate di servizio che nella vita privata. Quotidianamente in prima linea, segnati dagli eventi alla Diaz durante il G8 a Genova, chiamati a compiere un dovere difficile che troppo spesso richiede l'uso della forza bruta.

Mazinga è avanti con l'età, è sposato a una poliziotta e ha un figlio di sedici anni fuori controllo legato a una violenta comunità naziskin, Negro non è in grado di badare alla famiglia e finisce per separarsi dalla moglie cubana e dalla figlia piccola, che adora. Cobra è uno spirito libero, adora il suo lavoro di cui spesso abusa tra deliri di onnipotenza. Abituato a giustizia sommaria, il terzetto di bastardi accoglierà nella cerchia ristretta la recluta Adriano (D. Diele), che dopo avere assaggiato il sapore del sangue e l'odore dei lacrimogeni, prenderà una decisione che metterà tutti a confronto con le proprie responsabilità, quelle di uomini prima ancora che poliziotti.

Dopo tanta televisione in cui ha saputo distinguersi dietro la macchina da presa con serie come Romanzo Criminale, per debuttare sul grande schermo Stefano Sollima ha scelto il libro in cui il giornalista Carlo Bonini parla della Celere, raccontando attraverso gli occhi disincantati di quattro poliziotti l'Italia in cui lo Stato è sempre più debole, un Paese schiacciato da intolleranze, violenze fisiche e psicologiche, di ultrà negli stadi, esecuzioni di sfratti, di extracomunitari senza lavoro e permesso di soggiorno, del buio della ragione sopraffatto dalle barbarie del quotidiano, portando alla luce tutta la tensione e lo stress in cui troppo spesso affogano i tutori dell'ordine. Nel ruolo dei tre celerini veterani un terzetto strepitoso: Pierfrancesco Favino, Filippo Nigro e Marco Giallini ma il nostro plauso va anche alla giovane ‘guardia’ Domenico Diele.

Qualità video

Codifica video VC-1, BD-25, aspect ratio 2.35:1. Tecnicamente la visione riserva una buona qualità d'insieme nelle riprese a luce diurna con solidità e senso di profondità di campo. Meno bene il risultato nei passaggi notturni, con neri che alternano momenti dignitosi ad altri in cui il livello rimane più alto e quindi meno efficace.

Nel prologo in cui l'attore Pierfrancesco Favino di notte viaggia in moto affiora una minima compressione in background. In altri passaggi, come nelle riprese all'interno dello stadio, si rileva grana che lascia la sensazione di essere legata più a scelte fotografiche.

Qualità audio

Unica traccia presente è la lossy DTS-HD High Resolution, che con i suoi 3.8 Mbit/sec restituisce una scena sonora di ottima ampiezza, con notevole parlato dal centrale, dinamica per le musiche e sostegno dai due canali posteriori. La scelta del singolo strato ha reso impossibile, con tutta probabilità, l'inserimento di una codifica lossless che avrebbe ulteriormente migliorato l'ascolto.

Contenuti extra (SD)

Backstage di 16' in cui è possibile seguire al lavoro regista e direttore della fotografia con alcuni loro brevi interventi assieme a quelli di attori, costumista oltre a brevi approfondimenti sugli effetti digitali, 8 scene tagliate, 4' dedicati alla prova costumi, 7' sulle esercitazioni degli attori, 4' per le prove degli scontri, foto di scena, trailer.

La pagella secondo CineMan

Film 8
Authoring 6
Video 8
Audio ITA 8
Extra 7